“La provincia di Matera è ricca di eccellenze, storia e talenti. Possono esserci anni buoni e anni meno buoni ma l’importante è restare, combattere fino alla fine per arrivare a uscirne da questa recessione che sta’ ingoiando il territorio: non basta aver proclamato Matera Capitale Europea della Cultura 2019, serve ben altro”.
Così Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera per il quale, “molte imprese si stanno sacrificando affinché tutto il territorio per avere successo si risollevi da questa piaga sociale. Le piccole e medie aziende che forniscono lavoro in un territorio in via di desertificazione sono in affanno e ciò viene radiografato e confermato dai dati forniti oggi dall’Istat che consegna numeri inquietanti sul lato produttivo e occupazionale. Questo è il vero tema che il nuovo Governo politico doveva prioritariamente affrontare ossia, su come aiutare e supportare chi crea lavoro e sviluppo economico e sociale. Il sistema politico doveva mostrare responsabilità verso gli Italiani e verso tutto il tessuto sociale dando supporto e capacità di produrre ossigeno per l’occupazione con un piano di ampio respiro tutto incentrato sulla competitività. Nel nostro territorio una famiglia su quattro stenta a vivere, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta insieme alla disperazione, nulla si è fatto e nulla si intravede per il futuro. Ci sono padri di famiglia disperati che non riescono a sfamare i propri figli. Non c’è tempo da perdere, e’ sempre più urgente dare un segnale di concretezza e di stabilità alla parte più sofferente del territorio, il malcontento sociale potrebbe diventare elevato. Non a caso anche il Santo Padre, Papa Francesco, più volte è intervenuto in merito con forti richiami sulla crisi economica mondiale e sulla possibilità per i giovani di trovarsi senza lavoro. L’Ugl ritiene farne tesoro dell’invito del Papa – prosegue il segretario Giordano – a meditare su il rischio di avere una generazione che non ha avuto lavoro mentre, è dal lavoro che viene ‘la dignità della persona’, ‘dal guadagnarsi il pane’. Incombe su di noi, come una spada di Damocle, l’attuazione delle clausole di salvaguardia che porterebbero a un aumento dell’Iva, che costerebbe più di 30 miliardi e che sarebbe disastroso da ogni punto di vista. Serve un Governo al Paese, un Governo responsabile che indichi la via giusta per uscirne dalla crisi. I politici facciano tutti un passo indietro, responsabilmente, occupandosi non di posti e ruoli ma di programmi su temi come la riforma delle pensioni, il lavoro e la riforma fiscale. Continuino a confrontarsi incontrandosi tutti a partire dal centrodestra, prima forza in parlamento: Facciano di tutto per dare un governo che duri 5 anni ovviamente partendo dal centrodestra coinvolgendo il m5s: solo così – conclude Giordano – per l’Ugl sarebbe possibile trovare una quadra e iniziare a dare risposte ai cittadini, al sud, alle famiglie ed alle imprese che stanno scomparendo”.