Con una lettera inviata al l’assessore alle politiche agricole e forestali Luca Braia, il presidente dell’Ente Parco Michele Lamacchia chiede un intervento urgente per adottare tutte le possibili iniziative al fine di ricostituire un patrimonio zootecnico, presente sul territorio murgiano, ormai decimato per gli abbattimenti obbligatori necessari per debellare la brucellosi. Purtroppo sì sta determinando la perdita di un patrimonio genetico di altissimo livello ottenuto con un lavoro espletato da generazioni di allevatori in un area che da sempre è stata culla di allevamento di ovicaprini e della vacca podolica, simbolo e presenza indiscussa della Murgia Materana.
Una perdita di un patrimonio genetico che interessa l’intera Comunità e non solo gli allevatori interessati. L’abbattimento di interi allevamenti e per ultima di una intera mandria di oltre centosettanta podoliche di alta genealogia rappresenta la perdita di una genetica difficilmente recuperabile che deve vedere le Istituzioni stringersi intorno a questi allevatori per ricostituire un patrimonio che difficilmente senza un adeguato supporto si potrebbe ripristinare.
Questa problematica è una vera emergenza e come tale deve essere affrontata mettendo in campo azioni permesse dagli strumenti comunitari e dal PSR Basilicata che prevede interventi sia di prevenzione che di sostegno contro le calamità.