Sono i dipendenti comunali di Scanzano Jonico a pagare le conseguenze della disattenta gestione finanziaria dell’attuale Amministrazione rimanendo per l’ennesima volta senza stipendio, così come è avvenuto in precedenza e come già denunciato dai Consiglieri Comunali del Gruppo Scanzano Libera (Maria Giovanna Merlo e Sabino Rocco Giacco) sia attraverso un comunicato stampa che con apposita interrogazione scritta al Sindaco.
“Avevo già preannunciato la catastrofe quando ero Assessore al Bilancio e Vicesindaco – dichiara la Merlo – facendo presente, in più di un’occasione, al Sindaco ed alla sua Giunta, lo stato in cui versava la situazione finanziaria dell’Ente. Ma il mio grido d’allarme e la mia ferma volontà di voler attivare le procedure del cosiddettoPredisse sto, ossia il piano di rientro finanziario stabilito dal Decreto di legge 174 del 2012, che prevede un prestito da parte dello Stato per ripianare i debiti a patto di subire uno strettissimo controllo da parte del Governo sulla gestione di tutte le risorse economiche del Comune, rimaneva inascoltato e spesso deriso sia dal Sindaco che da altri membri della Giunta, tanto da costarmi addirittura la revoca delle mie deleghe e la defenestrazione da parte del Sindaco con l’unica colpa di aver voluto cercare soluzioni e collaborare attivamente nella gestione del bilancio per tentare di risanare la situazione finanziaria delle casse comunali.
Il Sindaco, che ha deciso, allora, di tenere per se la delega al bilancio, dovrebbe concentrarsi per tenere sotto controllo i flussi di cassa, una delle tante materie su cui credo che finora sia stato poco attento, e fare una seria riflessione sul suo operato “ribadisce la Merlo.
“Nella situazione in cui ci troviamo, avremmo bisogno di una Giunta di guerra: invece noi vediamo solo scarsa programmazione e molta superficialità” continuano i due Consiglieri, denunciando per l’ennesima volta le disattenzioni ed il pressapochismo che contraddistingue l’operato di questa Amministrazione elencate ormai così tante volte tanto da diventare un rosario infinito.
Ci chiediamo cosa ha raccontato ai dipendenti, ormai delusi e sfiduciati, per la mancata corresponsione degli stipendi dopo che, anche in occasione del Natale, ad alcuni dipendenti, che non avevano il conto presso l’istituto bancario tesoriere, non veniva accreditato lo stipendio nei tempi previsti.
Cosa ha raccontato agli stessi dipendenti, infuriati, perché’ non ha ancora provveduto al pagamento delle ore di straordinario prestato in occasione delle elezioni del 4 marzo scorso? Eppure i trasferimenti statali che sono circa 20.000,00 euro, sono arrivati nelle casse comunali già dal mese scorso. Che fine hanno fatto?
Ci domandiamo di cosa si occupa l’Assessore al Bilancio (il Sindaco)?
“Doveva già aver dato disposizioni ai vari responsabili di settore affinché’ effettuassero una analisi seria e coscienziosa della situazione! Non doveva perdere tempo cercando di autoconvincersi, dato che a me non mi aveva convinta con i suoi proclami, tentando di farmicredere che il Comune di Scanzano era un Comune virtuoso e che la situazione finanziaria dello stesso non era cosìdisastrosa come invece io la preannunciavo.
Oggi stiamo constatando che già ad aprile abbiamo utilizzato tutta l’anticipazione di cassa concessa dalla banca al Comune continua la Merlo e che il Sindaco anziché preoccuparsi per il grido d’allarme lanciato più volte dalla stessa in occasione dei vari Consigli Comunali aventi ad oggetto il Bilancio ha preferito fare gesti scaramantici accompagnati da sorrisi ironici piuttosto che prendere coscienza di quanto sta accadendo.
Ad oggi non vi è alcuna certezza circa il pagamento degli stipendi, anzi ad essere sinceri, la data non è ancora stata scritta sul calendario, lasciando i lavoratori nella totale incertezza.
Nonostante questa situazione e la totale mancanza di rispetto da parte del Sindaco verso i dipendenti che neppure si è preoccupato di dare opportuna, adeguata e preventiva informazione su quanto si sarebbe verificato, al fine che gli stessi avrebbero al meglio potuto organizzare le finanze familiari e non incorrere in ritardi nei pagamenti, il livello dei dipendenti è stato incomiabile e tutti i servizi sono tutt’ora comunque assicurati.
Purtroppo, e nostro malgrado, constatiamo, che a tutto ciò non ha corrisposto un pari senso di responsabilità dell’Amministrazione che continua a millantare trasferimenti nelle casse comunali da non si sa’ dove!
Eppure il pagamento degli stipendi non dovrebbe assolutamente essere qualcosa di imprevedibile essendo disciplinato dal D.lgs. 118/2011, ed essendo una voce di bilancio certa ed imprescindibile.
Auspichiamo per il bene di tutta la comunità e per chi è coinvolto in prima persona, come i dipendenti in questo caso, che questa Amministrazione inizi a governare con la consapevolezza delle proprie azioni e non si limiti a galleggiare aspettando soltanto il maturare delle proprie indennità”.
Nota del Consigliere comunale Sabino Rocco Giacco, già presidente del Consiglio Comunale di Scanzano.
Nel Consiglio Comunale di venerdì 4 maggio è stata approvata con i voti della maggioranza (Movimento Civico Scanzanese) la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio sulla base di motivazioni prettamente politiche, peraltro vacui, infondati e davvero puerili.
Il Sindaco Ripoli e la sua maggioranza hanno messo in atto l’ennesimo teatrino di cattiva politica per liberare una poltrona pur di tenere in piedi una pseudo-coesa maggioranza che da tempo vacilla. Dica pure ai Cittadiniche questo attacco politico nascondeva la necessità improcrastinabile di assegnare la poltrona ad uno dei suoi consiglieri rimasti peraltro senza ruolo.
Atto ostile da parte del Sindaco e della sua maggioranza che da quando si è costituito il gruppo consiliare “Scanzano Libera” di cui mi onoro di far parte è sistematicamente nel mirino di costoro.
Il classico tipo di separazione “non consensuale” in cui chi lascia è costretto a patire la persecuzione dell’ex.
Probabilmente pensano di “decapitare” tutti coloro che non si allineano ai loro voleri con la speranza di mettere ordine nel loro abituale disordine?!
Tutto politicamente ragionevole, comprensibile, ma non altrettanto legittimo, almeno dal nostro punto di vista non in linea con i dettati normativi e giurisprudenziali. Tanto è vero che il Consiglio di Stato e il TAR più volte si sono espressi in merito stabilendo il principio sul quale“è nulla la votazione consigliare quando le motivazioni a sostegno non riguardano il merito.”
Mi sorprende come il Sindaco, ma più in generale la maggioranza, non abbiano ben chiara la funzione del Presidente del Consiglio, non riuscendo a distinguere il grado di rappresentatività del Presidente del Consiglio Comunale da quello politico.
Egli non è, in alcun modo, destinatario di un mandato rappresentativo della maggioranza consiliare, tantomeno vincolante, tale da presupporre un rapporto di fiducia, poiché egli assolve a compiti di rappresentatività istituzionale, che è piena nei rapporti interni in seno all’intero Consiglio. Altro è il ruolo politico che ognuno di noi svolge, che sia di maggioranza o di minoranza, a sostegno o contro determinate scelte.
Voglio ricordare al Sindaco Ripoli e la sua pseudo maggioranza che, correttezza e moralità politica, ove loro abbiano, così come hanno, una sfrenata voglia di protagonismo che il ruolo di Presidente del Consiglio mi è stato assegnato poiché risultato tra i più suffragati all’ora competizione elettorale, dunque destinatario di delega alla rappresentanza per volontà popolare e non per grazia ricevuta dal primo cittadino.
Ho svolto il mio incarico con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio e rispetto, garantendo una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza, alla ricerca costante dell’equilibrio che il Presidente del Consiglio ha il dovere di esercitare.
Credo che nessuno di noi debba dimenticare la distinzione fra passione politica e senso delle Istituzioni. Pertanto, il mio impegno è stato improntato sulla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri componenti il Consiglio, garantendo l’esercizio effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti. Mai una diffida dal Prefetto.
Ho tentato nel breve tempo del mio mandato di rilanciare il ruolo del Consiglio comunale, adoperandomi al massimo per riavvicinare la gente alla politica e far comprendere che la politicadipende dal comportamento di coloro che la esercitano.
Ma ancora una volta all’opinione pubblica e alle sue domande di cambiamento viene fornita l’immagine di una politica lontana dai bisogni e dalle aspettative popolari, asserragliata nei propri egoismi ed incline esclusivamente ai propri personalismi.
Chissà se la stessa istituzione sarà capace di ergersi al di sopra delle beghe quotidiane della politica per guardare agli interessi generali della comunità che rappresentiamo e che ci guarda con attenzione e ci chiede di essere amministrata.
Farebbe bene il Sindaco e la suaGiunta, anziché di giudicare, a rispettare il ruolo del Presidente e di evitare di assumere loro atteggiamenti irriguardosi nei confronti del Consiglio (luogo di dialogo e confronto), che spesso si concludono nella totale “bagarre”.Come farebbero bene “tutti” ad affrontare con serietà e senso di responsabilità i problemi del territorio che sempre più aumentano e che non trovano più risposta.
In ultimo colgo l’occasione di ringraziare i cittadini di Scanzano, e non solo, attestandomi vicinanza personale e sentimento di gratitudine per l’attività resa alla Comunità.
A questo punto non posso che augurare al mio successore, Silvio De Marco, di svolgere il suo compito con spirito di abnegazione e correttezza istituzionale.
Il consigliere comunale Sabino Rocco Giacco