Il mini test elettorale delle comunali del 10 giugno, sia pure coinvolgendo complessivamente solo 50 mila lucani, è un test significativo per rafforzare la proposta di civismo attivo che è l’unica possibilità di uscire dalle “secche” delle coalizioni tradizionali superate dal voto del 4 marzo e dall’evoluzione politica di queste ore verso un nuovo Governo del Paese. E’ questo il pensiero di Angelo Rosella, segretario regionale Italia dei Valori.
E’ evidente che per decidere il sindaco e il consiglio comunale di un paese, tanto più se di poche centinaia di abitanti – aggiunge – è quasi del tutto naturale far ricorso a liste con candidati che esprimono diverse esperienze e sensibilità civiche, sociali, culturali e politiche e che di conseguenza i simboli dei partiti sono solo strumenti di divisione e non di inclusione. Del resto, quella delle liste civiche per le elezioni comunali anche in Basilicata è da qualche tempo una strada che è stata seguita in quasi tutti i 131 Municipi ed ha prodotto una nuova classe di sindaci ed amministratori locali meno ideologizzata delle precedenti e di conseguenza decisamente più rappresentativa.
E’ proprio su questa esperienza, su questo nuovo gruppo di amministratori comunali – dice Rosella – che si può partire per definire e realizzare un progetto più complessivo in vista delle regionali che faccia tesoro di tante positive esperienze maturate sui territori all’insegna della buona amministrazione di comuni. Se il bene del proprio paese è l’autentico interesse della partecipazione politica alla consultazione elettorale lo stesso deve avvenire per l’elezione del nuovo Governatore Regionale e il rinnovo del Consiglio facendo scattare quell’ “orgoglio lucano” che è uno degli ingredienti principali di sano civismo e di rinnovata partecipazione popolare.
Mag 11