Le aggregazioni come strumenti per rafforzare la capacità di piccole e piccolissime imprese di accedere alle opportunità di business, in un territorio come quello lucano che ha grandi potenzialità di sviluppo.
E’ stato il tema trattato nel corso del seminario tecnico che si è svolto questa mattina a Viggiano, presso la sede di Villa del Marchese di Sanfelice, alla presenza di imprenditori e artigiani, organizzato da Confindustria Basilicata. Il direttore di Reti d’Impresa di Confindustria, Carlo La Rotonda, ha illustrato, nel dettaglio, le varie forme e le modalità di aggregazione che le aziende hanno a disposizione, con un focus sui contratti di rete.
Sono 69 quelli esistenti in Basilicata, per un totale di 260 imprese coinvolte. Nel 65 per cento dei casi si tratta di reti multiregionali.
“In regione esiste già un mondo che si aggrega – ha detto il vicepresidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, in apertura dei lavori – I fattori che ne determinano le possibilità di successo sono svariati, ma resta il dato che le aggregazioni di imprese consentono di superare i vincoli determinati dalle ridotte dimensioni che caratterizzano la gran parte delle nostre realtà produttive e superare la distanza rispetto a ciò che le grandi committenze richiedono, in termini di organizzazione, Know how e requisiti finanziari. Confindustria con la sua struttura e il suo patrimonio di valori ed esperienze si pone come facilitatore nell’utilizzo di tali forme aggregative”.
Un’iniziativa fortemente voluta anche dall’amministrazione comunale di Viggiano, come ha sottolineato il sindaco Amedeo Cicala, in apertura dei lavori: “I nostri sforzi sono puntati a far crescere ancora di più il territorio, dando impulso a quel tessuto economico fatto non solo di big players, ma anche di piccole realtà imprenditoriali e artigianali con le conseguenti ricadute occupazionali”.
Ad arricchire il seminario, la testimonianza di Francesco Paolicelli, referente di una rete di imprese lucana di successo qual è quella di “Casa Matera” che ha messo insieme aziende artigianali e industriali, dando vita a un brand che ha guadagnato attenzione in tutto il mondo “non per la presenza della singola impresa ma per la validità del progetto complessivo di rete”.