Coordinamento Nazionale Docenti Gae in una nota dichiara che “Le docenti storiche delle Gae sono anche mamme e colonne portanti della scuola oltre che delle loro famiglie”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il Coordinamento Nazionale Docenti GaE vuole ricordare, in questo giorno in cui tutti festeggiano la giornata dedicata alla mamma, il sacrificio di migliaia di docenti-mamme che quel fatidico Agosto del 2015 decisero di anteporre la loro famiglia, figli ed alunni ad un ruolo certo ma che avrebbe rovinato quanto costruito fino ad allora.
Le docenti iscritte nelle Graduatorie ad Esaurimento, precarie da oltre 20 anni, urlano il loro diritto acquisito all’immediata assunzione come previsto dalla l. 107/15.
A dispetto della falsa propaganda e vantati digiuni di chi ha volontariamente accettato il ruolo pur sapendo che avrebbe dovuto sacrificare la famiglia e che ora versa lacrime di coccodrillo.
I precari storici delle GaE oggi sono gli unici a poter pretendere dal nuovo Governo un impegno serio ed immediato.
Le docenti precarie si sentono in parte “mamme” anche dei loro alunni facendo propri i loro problemi e soffrendo per essere in qualche modo “causa” indiretta delle loro incertezze causate dalla mancata continuità didattica.
Gli alunni con disabilitá sono i primi che ne stanno pagando le spese.
I docenti delle gae abilitati nel sostegno ci sono così come i posti su cui stabilizzarli.
Il centro-sud grida giustizia.
Preme ricordare che il Sostegno non deve essere un’ancora di salvezza per garantire a.p. a chi non è abilitato o una abilitazione da prendere per scopi personali.
Ci auguriamo che gli esponenti politici di tutti i partiti ed il Nuovo Governo, messe da parte le promesse propagandistiche, si concentrino e finalmente risolvano l’immane dramma dei docenti delle Gae.
Coordinamento Nazionale Docenti Gae