Dopo le date “sold out” registrate per il tour della scorsa primavera nei palasport, i live adrenalici previsti in estate e l’esperienza a stelle e strisce per Hit Week, il festival americano che fa tappa a New York, Los Angeles e Miami i Subsonica “spaccano” anche con con l‘acoustic tour, che rivela l’anima più intima e dell’alternative rock torinese anche nella penultima tappa in programma al teatro Duni di Matera. Vivere un concerto dei Subsonica comodamente seduti mentre il suono è prodotto solamente da un pianoforte e da un chitarra è già un evento e questa “notizia” è sottolineata proprio da Samuel Romano, che apre lo show suonando una versione acustica di “Dormi”. Il pubblico lo acclama e viene subito sorpreso dagli acquarelli versati sul telo che funge da scenografia in movimento dello spettacolo. A realizzare le immagini in diretta, seguendo il ritmo della musica, è il video-artista torinese Stefano Giorgi: un mix di tecnologia e talento artistico per regalare al pubblico emozioni in presa diretta con la musica e con l’arte pittorica. Per il secondo brano Samuel chiama il chitarrista Max Casacci, già in forza al gruppo reggae Africa Unite e la coppia di musicisti regala al pubblico “Ancora ad odiare”. Quindi è la volta di Boosta, all’anagrafe Davide Di Leo, di origini pugliesi. Il pubblico comincia a scaldarsi con “Tutti i miei sbagli”, brano eseguito nel2000 al Festival di Sanremo. Arrivano anche Vicio e Ninja e la band adesso è al completo. Il tour acustico dei Subsonica ripercorre la storia della band attraverso i pezzi storici e svela gli aneddoti che hanno segnato i primi quindici anni vissuti insieme dal gruppo torinese. La musica e le parole, svuotate degli effetti elettronici, creano la magia nel teatro e mandano in estasi in pubblico quando i Subsonica rispolverano la romantica “Incantevole”. Quindi arriva l’omaggio a Elliot Smith, cantautore americano scomparso negli anni 90 con la cover “Angeles”. La musica dei Subsonica può nascere anche da un loop in distorsione ed è quanto accaduto con “Alba scura”. Poi arriva un altro momento delicato, che Boosta definisce “strappamutande”: il brano, che fa parte dell’ultimo album Eden, è Quando. Ma le storie d’amore possono anche terminare, è accaduto così anche a Boosta e Samuel e i due musicisti hanno ritrovato la forza per reagire nella musica scrivendo “Lasciati”. Apprezzata anche la cover “Mellow Mood” di Bob Marley, omaggio al mondo reggae che ha visto protagonista Max Casacci per una decina d’anni con gli Africa Unite. Si susseguono Disco labirinto, Aurora sogna, Giungla nord (che rivela anche l’anima jungle della band), Istantanea, il primo brano secondo Samuel che ha dato un suono diverso ai Subsonica e Piccola Istrice. Dopo una pausa di dieci minuti il concerto riparte con Coriandoli a Natale, canzone scritta dall’amico e maestro scomparso Gigi Restagno e riproposta proprio dai Subsonica per ricordare una grande “testa matta” e vira verso la fine con Corpo celeste, Stagno, Preso blu. Il pubblico applaude e resta in piedi tributando una meritata standing ovation ai Subsonica, che ritornano sul palco per ripetere i brani più apprezzati dai fans nei live. Infine una curiosità. Subsonica è il frutto di una unione di due nomi proposti per la band: Samuel aveva pensato a Sonica, come una canzone dei Marlene Kuntz, mentre Max Casacci preferiva Subacqueo, titolo di una canzone che aveva scritto con gli Africa Unite. La ragazza di Max pensò di unire i due nomi e nacque così la band che quindici anni fa ha dato una nuova impronta alla musica italiana.
Michele Capolupo
la fotogallery del concerto dei Subsonica (foto www.sassilive.it)