Gianni Leggieri interroga la Regione Basilicata sulla selezione illegittima del direttore dell’Ente Parco dell’Appennino Lucano. In Basilicata la trasparenza è un optional. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Con Delibera n. 1 del 29 gennaio 2018 il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese “approvava la proposta della terna dei possibili Direttori formulata dalla Giunta Esecutiva relativa ai candidati partecipanti alla selezione per il conferimento dell’incarico di Direttore” del parco.
Le tre candidature venivano quindi proposte all’attenzione del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare ai sensi dell’art. 9 comma 11 Legge 06.12.1991 n. 394 e smi in data 23 febbraio 2018, senza però allegare la rispettiva delibera.
Il Ministero in data 26.03.2018 richiedeva all’Ente parco la trasmissione della Deliberazione n. 1 del 2018 con le proprie considerazioni rispetto all’iter seguito per la individuazione dei candidati.
In data 16 aprile 2018, il Ministero in una nota inviata all’Ente Parco faceva rilevare tutta una serie di profili di illegittimità della procedura amministrativa seguita per la selezione della terna dei possibili Direttori.
In particolare, il Ministero lamentava scarsa collaborazione istituzionale e poca trasparenza amministrativa ed evidenzia alcune gravi anomalie. Tra i profili di illegittimità fatti rilevare vi era anche il mancato inserimento nell’elenco degli abilitati allo svolgimento dell’incarico di direttore di parco proprio dei soggetti selezionati.
A seguito dei rilievi mossi dal Ministero si è proceduto all’annullamento della delibera n. 1 del gennaio 2018.
Tale situazione è stata ampiamente denunciata dagli organi di stampa ed in particolare dal giornale on line Basilicata24 in un articolo a firma del giornalista Michele Finizio.
Per tali ragioni ho deciso interrogare il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore all’Ambiente per sapere se la ricostruzione dei fatti riportata in premessa sia corretta e se, nelle more, da parte dell’Ente Parco siano state inviate giustificazioni al Ministero competente.
In che modo si intende procedere per aumentare la trasparenza e la collaborazione istituzionale.
Se si ritiene doveroso intervenire formalmente per stigmatizzare quanto accaduto e per richiamare i soggetti che gestiscono la cosa pubblica a comportamenti più rispettosi della legge e delle procedure amministrative.
In Basilicata la trasparenza è ancora un optional.