Una due giorni in Basilicata, giovedì 24 e venerdì 25 maggio, per il presidente di Federcasa, Luca Talluri, e per il direttore generale, Antonio Cavaleri, per visionare alcune location in vista dell’assemblea nazionale della Federazione, in programma il 27 e il 28 giugno, e che quest’anno si svolgerà per la prima volta in Basilicata. Parteciperanno ospiti internazionali, provenienti da ogni parte del mondo, che porteranno le loro esperienze e alcuni esempi di come sono riusciti, ad esempio, ad intraprendere avanti processi abitativi che hanno portato a rivitalizzare le periferie. Un ruolo fondamentale nella scelta di far svolgere l’assemblea in Basilicata, e con molta probabilità a Matera, lo hanno avuto gli amministratori delle Aziende territoriali di edilizia territoriale di Potenza, Domenico Esposito, riconfermato nei mesi scorsi nella giunta esecutiva dell’organismo, e di Matera, Vito Lupo. La Federcasa associa 114 enti che, in tutta Italia, da quasi un secolo costruiscono e gestiscono abitazioni sociali realizzate con fondi pubblici, ma anche con fondi propri e con prestiti agevolati. Si tratta di Istituti autonomi per le case popolari, enti in via di trasformazione e aziende che gestiscono un patrimonio di oltre 850 mila alloggi destinato ad una utenza con reddito basso o medio. Al centro dell’assemblea annuale, che sarà preceduta da incontri e seminari, ci saranno diversi temi, a cominciare dall’impellenza di affrontare una aumentata domanda di alloggi a basso costo, in risposta ad una emergenza abitativa crescente, delle abitazioni destinate agli stranieri, del diritto all’abitazione degli stranieri, ma anche della necessità costruire dove serve di più, l’edilizia residenziale pubblica continua infatti ad essere punto di riferimento per tutti coloro che non possono comprare un’abitazione o che non riescono a permettersi un affitto nel libero mercato, quindi anche le cosiddette fasce grigie e i nuovi poveri. Costruire, ma soprattutto riqualificare l’esistente, le decine di migliaia di unità abitative che grazie ad interventi di media o bassa entità potrebbero tornare a disposizione dei comuni, dei cittadini. Intervenire sugli alloggi ad oggi inutilizzati con una manutenzione straordinaria consentirebbe altresì di dare una risposta in tempi più rapidi.