Giovani rumeni si preparano a diventare chef della cucina mediterranea e lucana. E’ l’iniziativa della Federazione Italiana Cuochi – Delegazione Romania attraverso il corso di formazione “Cucina mediterranea, cucina tradizionale italiana; farina, pasta – metodo di produzione artigianale e preparazione “. Sono 25 gli studenti partecipanti a Cluj che al termine riceveranno certificati di frequenza. Questo corso è il primo di una serie che la Fic-delegazione Romania presieduta da Enza Barbaro sosterrà a favore degli studenti del RalucaRipan Technical College, una scuola di cucina e gastronomia.L’offerta formativa del Collegio tecnico “RalucaRipan” comprende le forme di educazione giornaliera, serale, post-secondaria e professionale (doppia educazione) e le specializzazioni che offrono sono: tecnico dell’industria alimentare, tecnico gastronomico, dietologo, pasticcere, pasta, carne e prodotti ittici, chef e pasticciere. Specie le giovanissime studentesse sono in grado già di preparare le orecchiette e di friggere i cruski.
Tra gli obiettivi del corso tenuto da Barbaro far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole lucane ed italiane, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; valorizzare il saper fare italiano; diffondere i valori unici della Dieta Mediterranea; presentare l’offerta formativa del nostro Paese nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza della cucina italiana all’estero anche attraverso le attività di specializzazione dei giovani cuochi e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; infine promuovere i “percorsi del gusto” in Italia per i turisti.
Per noi – commenta Enza Barbaro che si dice particolarmente soddisfatta per il livello di apprendimento dei ragazzi rumeni – la nuova offerta di gastronomia lucana ed italiana è motivo di orgoglio per intensificare l’attività di promo-commercializzazione delle produzioni tipiche e di qualità della nostra regione. I piatti tipici che presentiamo in Romania sono il migliore modo per far conoscere i nostri prodotti alimentari.
Tra i narratori della storia, della cultura, dell’arte della gastronomia lucana c’è anche Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia Bucarest. “Proseguiamo – commenta – l’attività di promo-commercializzazione delle produzioni tipiche e di qualità della nostra regione. Secondo l’Ice solo la Basilicata ha un giro di export di 1,2-1,4 milioni di euro l’anno con punte che hanno toccato la punta massima negli anni del boom di esportazionedi 4,5 milioni di euro con quote di mercato oggi da recuperare. Tutto ciò mentre – conclude Baldantoni – la ristorazione lucana e italiana a Bucarest è sempre più apprezzata”.