De Bonis e Lovecchio (M5S): “Commissione Unica Nazionale sul grano a Foggia contro un mercato dominato degli acquirenti. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“La Commissione Unica Nazionale sul grano va attivata immediatamente e la sua sede deve essere a Foggia”. Con queste parole i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Saverio De Bonis e Giorgio Lovecchio precisa il proprio pensiero relativamente al dibattito in corso sull’istituzione del nuovo strumento di trasparenza in attuazione dell’art. 6-bis, comma 1, del decreto legge 5 maggio 2015, n. 51 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91.
“Le resistenze che si registrano da parte di alcuni soggetti, la capofila dei quali è Italmopa – spiegano De Bonis e Lovecchio – sono la miglior prova che l’assetto attuale è sbilanciato nei confronti degli acquirenti del grano, rappresentati dall’associazione dell’Industria molitoria. Soltanto ieri il presidente di questo organismo ha ribadito la sua ritrosia di fronte ad una riforma: ovviamente il tentativo di mantenere una rendita di posizione non stupisce ma dev’essere compito dello Stato eliminare questo tipo di sbilanciamenti. Un mercato equilibrato e concorrenziale promuove il libero incontro tra domanda e offerta. Con il sistema dei listini i compratori fanno il prezzo e i venditori, gli agricoltori, lo subiscono. Si tratta di una struttura iniqua e sorpassata, risalente agli inizi del ‘900 in cui gli industriali avevano un potere sproporzionato sui contadini. Oggi, dopo più di 100 anni è giunto il momento di riequilibrare la situazione, applicando la legge. Ci auguriamo che tutto il mondo agricolo marci compatto in questa battaglia di equità a favore del primario italiano, senza pericolose strizzate d’occhio al mondo industriale che deve sedersi al tavolo con i produttori in un rapporto di parità. Ricordo che il decreto entrato in vigore il 20/06/17, prevede la possibilità di istituire le C.U.N al fine di formulare, in modo regolamentato e trasparente, la tendenza di mercato e i prezzi indicativi dei prodotti agricoli, agroalimentari e ittici delle filiere maggiormente rappresentative a livello nazionale e che i componenti dovranno essere individuati dalle associazioni di categoria dei produttori agricoli, della cooperazione agricola e agroalimentare, dell’industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione. Un sistema che quindi è equilibrato e trasparente e che non vede né vincitori né perdenti. Allo stesso modo ritengo che la sede naturale per la C.U.N. sul grano non possa che essere Foggia, visto che è il territorio in cui la produzione dello stesso è superiore.”
“Confido che questo tipo di approccio – concludono i parlamentari – sia ritenuto una priorità dal Ministero delle Politiche Agricole, dal Ministero dello Sviluppo Economico nonché da tutti gli attori coinvolti, nella speranza, anzi, che venga esteso ad altre categorie di produzioni, in modo da consentire al Primario di non essere più la Cenerentola dell’economia italiana.”