Il consigliere comunale di Matera Si Muove, Daniele Fragasso, esprime alcune valutazioni rispetto alla notizia che riguarda le assunzioni negli Enti Locali e nei Comuni da parte della Regione Basilicata.
Si cominci a destinare, a costo zero, i dipendenti regionali pendolari che ne facciano richiesta nei loro comuni di residenza.
L’annuncio di procedere ad un bando unico regionale per un piano di assunzioni da farsi negli enti locali e nei comuni con risorse regionali fatto da un governo regionale a fine corsa e nell’imminenza di una campagna elettorale ha tutto il sapore di un modo antico di fare politica.
Non comprendiamo con chiarezza le risorse da cui attingere, né l entità ed eventualmente le modalità delle selezioni di queste assunzioni che indubbiamente serviranno per mesi a focalizzare la raccolta clientelare di consensi elettorali e sviare il dibattito serio su un governo di una Regione allo sbando e piena di problemi irrisolti.
E tra questi problemi irrisolti, tra cui la disoccupazione di cui vorremmo che se ne occupasse oramai il nuovo governo regionale che uscirà vincitore dalle urne d’autunno, c‘è la difficoltà per i 100 e passa piccoli comuni lucani di poter sopravvivere e svolgere quelle funzioni amministrative per i propri abitanti così come accade nei pochi comuni più grandi della Regione.
Matera si muove da sempre propone e ripropone con forza che i tanti dipendenti regionali e di enti sub regionali pendolari che si accalcano, spesso inutilizzati, negli affollati uffici pubblici nei due capoluoghi possano chiedere volontariamente di essere distaccati presso il Comuni di residenza. Una proposta a costo zero ed immediatamente realizzabile dopo una rapida ricognizione di fabbisogni e profili necessari e che eliminerebbe il disagio ed i costi per i tanti pendolari che ogni giorno debbono raggiungere Potenza e Matera e che invece potrebbero rivitalizzare gli uffici comunali dei propri Paesi di residenza e le loro piccole comunità.
Per le nuove assunzioni necessarie per i giovani cerchiamo invece di farle dopo la campagna elettorale regionale che evidentemente è già iniziata nel peggiore dei modi.