Si tratta, in sostanza, di un patto condiviso anche dai rappresentanti degli enti locali presenti ieri, per cambiare insieme le regole della progettazione delle opere pubbliche.
“Siamo convinti che il progetto sia elemento centrale e determinante – afferma il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Matera, Eustachio Vincenzo Olivieri- per perseguire una reale qualità degli interventi urbanistici ed architettonici. Un buon progetto è la condizione di base per realizzare un buon edificio, o uno spazio aperto, o una riqualificazione ambientale. Un buon progetto consente di ottenere vantaggiosi risultati economici, sociali, funzionali ed estetici. Siamo altrettanto convinti che la metodologia più conveniente per affidare un incarico di progettazione di un’opera pubblica sia il Concorso di progettazione, cioè la scelta tra progetti e non tra progettisti”.
Il confronto tra alternative di progetto è un formidabile strumento della collettività per perseguire la qualità e non è un istanza corporativa. Purtroppo la normativa italiana, ed in particolare il Codice dei contratti pubblici, non chiarisce quando è assolutamente necessario ricorrere ad un Concorso di progettazione sebbene, per lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, il codice prevede che le stazioni appaltanti in via prioritaria debbano applicare la procedura del Concorso di Progettazione o di idee.
In tal modo i margini di discrezionalità delle Amministrazioni Pubbiche restano eccessivamente ampi ricorrendo alla procedura della gara tra progettisti e non al concorso tra progetti.
Di qui la proposta che vuole, quantomeno, suscitare un dibattito sui temi della qualità e delle trasformazioni del territorio che tenda a costruire un tavolo di confronto allargato tra Regione, Provincia, Comuni e Ordini professionali per la definizione chiara di un elenco di tipologie di opere che sono sicuramente da ritenere di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico artistico, conservativo e tecnologico.
La proposta dell’Ordine degli Architetti prevede anche un impegno formale da parte degli Enti Pubblici a ricorrere sempre al Concorso di progettazione per le opere di propria competenza inserite nell’elenco oltre che la definizione di regole comuni e condivise per lo svolgimento dei concorsi di progettazione.
“Crediamo che un tale impegno –conclude Olivieri- da parte di Regione Provincia e Comuni rappresenterebbe un segnale importante per i cittadini, per i progettisti, per le imprese, nella direzione del cambiamento decisivo per il perseguimento della qualità architettonica ed ambientale dei nostri territori”.