Riportiamo il testo integrale della relazione inviata dal Direttore della U.O.C. Igiene e Nutrizione degli Alimenti Dott. Antonio Martemucci al Commissario della Asm Piero Quinto sui controlli di qualità dell’acqua potabile eseguiti nel triennio 2016/2018 nei comuni del Metapontino ed altri centri urbani del Materano.
In riferimento alla nota di pari oggetto del 15.05.2018 n. 20180028951, si rappresenta quanto segue:
la norma che regolamenta la materia è il D. Lgsl. 02.02.2001 n. 31 e ss. ii. e mm.
in particolare l’articolo 10 della norma regolamenta le modalità dell’adozione dei provvedimenti e limitazioni d’uso a seguito dell’accertamento di una non conformità l’ASL è obbligata a comunicare all’Ente Gestore (Acquedotto Lucano) il superamento di un limite stabilità dal decreto di cui sopra l’Ente Gestore individua le cause e attua i correttivi l’ASL, inoltre, effettuate le valutazioni del caso tenendo conto dei sotto elencati criteri, ha facoltà di proporre o meno al Sig. Sindaco l’adozione di eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica:
1. la tipologia di parametro i cui valori hanno superato il limite stabilito: microbiologico o chimico
2. l’entità del superamento del limite
3. se trattasi di caso isolato o che investe gran parte della rete
4. punto in cui il limite è superato (potabilizzatore, vasca di disconnessione, serbatoio, punto di consegna quale fontanino o attacco allo stabile) e se trattasi di un punto in uscita o in entrata ad esclusione del punto di consegna
5. eventuali azioni correttive già poste in essere dal Gestore in autocontrollo prima o in concomitanza della comunicazione dell’ARPA all’ASL
6. i valori di parametro relativi a sostanze chimiche volatili si riducono progressivamente a valle della rete fino al punto di consegna (fontanini e stabili).
Per quanto premesso, la proposta al Sig. Sindaco di adozione di provvedimenti non è automatica, ma è assoggettata alla valutazione dello specifico caso che il Dirigente dell’ASL Responsabile del Procedimento di volta in volta è tenuto ad effettuare.
Si allega la relazione dettagliata delle non conformità accadute nell’anno 2016 e 2017 a cui la testata giornalistica “11 Quotidiano” fa riferimento.-
Distinti saluti
Il Direttore Antonio Martemucci
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO ALLA PRESENZA Dl PSEUDOMONAS A.
In data 22.07.2016 prot. n. 0008353 1’ARPAB comunicava il superamento del limite del parametro Pseudomonas A. in uscita al serbatoio Demanio Campagnolo Alto pari a 8 UFC/IOO ml ed in ingresso ed in uscita al serbatoio Demanio Campagnolo Basso pari a 8 e 16 UFC/IOO ml a seguito di campionamenti eseguiti in data 19.07.2016;
in pari data con nota prot. n. 20160064249 questa U.O.C. comunicava il superamento all’Acquedotto Lucano (A.L.) chiedendo di conoscere le cause ed i provvedimenti adottati. Con la stessa nota proponeva al Sig. Sindaco di Montescaglioso e di Bernalda l’emanazione di una ordinanza contingibile ed urgente di divieto ad uso potabile e nel contempo chiedeva all’ARPAB l’estensione dei campionamenti. In pari data veniva trasmesso all’Ufficio competente dell’ASL l’avviso per la cittadinanza da pubblicare sul sito aziendale;
con nota del 22.07.2016 n. 20160064254 questa U.O.C. comunicava al SIAN di Taranto a all’Acquedotto Pugliese la non conformità;
in data del 22.07.2016 con fax l’A.L. comunicava l’istituzione di un servizio alternativo con autobotti;
in data 22.07.2016 i Sindaci di Montescaglioso e di Bernalda emanavano le rispettive ordinanze n. 38 e n. 18;
con nota del 25.07.2016 prot. n. 27209 1’A.L. comunicava l’esito favorevole delle proprie analisi;
con nota del 25.07.2016 1’A.L. comunicava l’avvenuta bonifica dei serbatoi in questione;
con nota del 26.07.2016 n. 20160064734, effettuata la valutazione del caso, questa U.O.C. proponeva al Sindaco di Bernalda e di Montescaglioso la revoca delle rispettive ordinanze e l’emanazione di un a nuova ordinanza che vietasse l’utilizzo dell’acqua nei specifici territori di competenza ad uso potabile solo per soggetti defedati e/o con ferite cutanee importanti. Tale proposta scaturiva dalla considerazione che non si conosceva ancora l’esito delle analisi relative ai campioni effettuati il giorno 22.07.2016, mentre era già noto l’avvenuta bonifica da parte dell’A.L.;
Con nota fax del 26.07.2016 n. 0008672 1’ARPAB comunicava l’esito non conforme dei campionamenti effettuati in data 22 e 23.07.2016 presso il fontanino di P.zza S. Giovanni in Nova Siri (6 UFC/250 ml) e di via degli Artigiani di Policoro (10 UFC/250 ml), serbatoio San Basilio in ingresso (1 UFC/250 ml), fontanino Stazione Metaponto (1 UFC/250 ml), p.zza Lido Metaponto (30 UFC/250 ml), area pic-nic Metaponto (26 UFC/250 ml), serbatoio Demanio Campagnolo Alto (2 UFC/250 ml) in ingresso, serbatoio Demanio Campagnolo Alto in uscita (2 UFC/250 ml); serbatoio Demanio Campagnolo Basso (3 UFC/250 ml) in ingresso, serbatoio Demanio Campagnolo Basso in uscita (5 UFC/250 ml). Con la stessa nota si indicavano quali favorevoli il fontanino di P.zza Nenni in Scanzano J., l’uscita del potabilizzatore di Montalbano J., il fontanino P.zza S. Giovanni XXIII Borgo Metaponto, l’uscita del serbatoio San Basilio di Pisticci;
con nota del 26.07.2016 n. 20160064982 questa U.O.C. invitava l’A.L. a fornire notizie e I’ARPAB ad eseguire ulteriori campionamenti;
con nota del 26.07.2016 n. 20160065001 questa U.O.C. invitava il Sig. Sindaco di Nova Siri e di Policoro ad emanare una ordinanza contingibile ed urgente che vietasse l’utilizzo dell’acqua di quei comuni ad uso potabile per soggetti defedati e/o con ferite cutanee importanti. Tale limitazione scaturiva dalla valutazione del caso consistente nel fatto che le analisi erano riferite ad un prelievo effettuato in data 22.07.2016 e che l’A.L. ce]. aveva già comunicato in precedenza che la bonifica era già terminata nella tarda serata del 24.07.2017; con nota del 26.07.2016 questa U.O.C. chiedeva notizie al SIAN di Taranto e all’Acquedotto Pugliese;
nella stessa data del 26.07.2016 questa U.O.C. trasmetteva all’Ufficio competente dell’ASL l’avviso per la cittadinanza da pubblicare sul sito aziendale; con nota del 28.07.2016 questa U.O.C. invitava I’ARPAB ad eseguire ulteriori campionamenti;
con e-mail del 29.07.2016 1’ARPAB comunicava l’esito non conforme dei campionamenti effettuati in data 26.07.2016 presso il serbatoio San Basilio in ingresso (2 UFC/250 ml), fontanino Stazione Metaponto (1 UFC/250 ml), p.zza Lido Metaponto (48 UFC/250 ml), area pic-nic Metaponto (30 UFC/250 ml), serbatoio Demanio Campagnolo Alto (1 UFC/250 ml) in ingressot Con la stessa e-mail comunicava l’esito favorevole presso il fontanino di via Artigiani in Policoro e di P.zza Papa Giovanni XXII in Nova Siri, in uscita al serbatoio Demanio Campagnolo Alto, in ingresso al serbatoio Demanio Campagnolo Basso, in uscita al serbatoio Demanio Campagnolo Basso;
con nota del 29.07.2016 questa U.O.C., a seguito di una ulteriore valutazione del caso, proponeva al Sig. Sindaco di Bernalda una nuova ordinanza che vietasse l’uso potabile per ingestione anche indiretta e lavaggio di ferite cutanee importanti in quanto i valori persistevano ed in aumento solo per Metaponto Lido; in data 30.07.2016 il Sindaco di Bernalda ha emanato la relativa ordinanza n. 20;
con nota del 01.08.2016 n. 01.08.2016 n. 0008859 1’ARPAB comunicava gli esiti dei campionamenti effettuati in data 29 di cui sono risultati ancora non conformi quelli prelevati presso p.zza Lido Metaponto (10 UFC/250 ml) e area pic-nic Metaponto (20 UFC/250 ml);
con nota del 02.08.2016 n. 20160067116, anticipata verbalmente in data 01.08.2016, questa U.O.C. invitava I’ARPAB ad eseguire altri campionamenti;
con nota del 02.08.2016 n. 20160067150 si invitava una attività commerciale “omissis” ad utilizzare l’acqua della rete pubblica dell’ A. L. solo se bollita;
in data 04.08.2016 il Sindaco di Bernalda emanava l’ordinanza n. 22 con cui revocava l’ordinanza n. 18 del 22.07.2016;
con nota fax del 0009033 del 05.08.2016 1’ARPAB comunicava i rapporti di prova dei campionamenti del 02.08.2016 in cui persisteva il valore di 1 UFC presso l’area pic-nic di Metaponto Lido e i rapporti di prova dei campionamenti del 03.08.2016 in cui anche quest’ultimo valore era rientrato nei limiti ( la nota di trasmissione dell’ARPAB pone in evidenza il valore sfavorevole dell’area pic-nic relativo al campionamento del giorno 2 e non mette in evidenza quello del giorno 3 che è favorevole);
in data 05.08.2016 questa U.O.C. proponeva al Sindaco di Bernalda la revoca dell’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua a d uso potabile a Metaponto Lido; in data 05.08.2016 il Sindaco di Bernalda emanava relativa ordinanza n. 23.
con nota del 25.07.2016 1’Acquedotto Pugliese comunicava la conformità delle analisi relativi ai campioni effettuati nell’abitato di Ginosa il 22.07.2016.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO
ALLA PRESENZA Dl TRIALOMETANI (THM)
In data 23.09.2016 1’ARPAB segnalava il superamento del limite del parametro Trialometani (THM) in uscita ai fontanini di via D. L. Sturzo in Matera (39mcgr/l), via Mazzitelli in Policoro (39mcgr/l) e P.zza Nenni in Scanzano J. (33mcgr/l) relativi ai campioni effettuati il 20.09.2016;
in data 23.09.2016 con nota fax prot. n. 24072 1’Acquedotto Lucano (A.L.) formalizzava il precedente colloquio telefonico con cui comunicava che già in data 22.09.2016 erano state adottate azioni correttive;
in data 23.09.2016 questa U.O.C. comunicava formalmente all’A.L. il superamento del limite dei THM e, effettuata la valutazione del caso anche alla luce delle azioni correttive già adottate dallo stesso A.L. in data 22.09.2016, ha invitato I’ARPAB ad eseguire un urgente campionamento nei punti sopra indicati, al fine di verificare l’efficacia dei provvedimenti adottati dallo stesso A.L.;
con nota del 28.09.2016 n. 0010768 1’ARPAB comunicava l’esito relativo al parametro THM presso il fontanino di via Mazzitelli in Policoro (34 mcgr/l) e P.zza Nenni in Scanzano J. (33 mcgr/l) relativi ai campioni effettuati il 26.09.2016;
con fax trasmesso in data 29.09.2016 1’A.L. comunicava ulteriori azioni correttive adottate presso il serbatoio Demanio campagnolo Basso;
con nota del 30.09.2016 questa U.O.C. formalizzava all’A.L. gli esiti analitici dell’ARPAB di cui alla nota del 28.09.2016 e, effettuata la valutazione del caso anche alla luce delle ulteriori azioni correttive adottate dall’A.L. e alla entità del superamento del parametro THM molto vicino al limite, chiedeva contestualmente all’ARPAB di effettuare ulteriori campionamenti ed analisi;
con e-mail del 14.10.2016 1’ARPAB comunicava l’esito conforme delle analisi relativi ai campioni effettuati in data 06.10.2016 sia al fontanino di via Mazzitelli in Policoro (30 mcgr/l) che al fontanino di P.zza Nenni in Scanzano J. (30 mcgr/l)
successivamente con nota del 25.10.2016 n. 20160088518 questa U.O.c. formalizzava l’esito delle analisi di cui sopra all’A.L.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO
ALLA PRESENZA Dl TRIALOMETANI (THM)
Con nota del 14.04.2017 n. 0004253 1’ARPAB segnalava il superamento del limite del parametro Trialometani (THM) in ingresso dal serbatoio Demanio Campagnolo Alto (33 mcgr/l), in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Alto (35 mcgr/l), in entrata dal serbatoio Demanio Campagnolo Basso (34 mcgr/l) ed in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Basso (37 mcgr/l)
con nota del 14.04.2017 n. 20170029374 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso anche alla luca del basso scostamento dei valori rispetto ai limiti di legge, comunicava il superamento del limite dei THM all’Acquedotto Lucano (A.L.) chiedendo di conoscere le cause, i provvedimenti adottati e la rete di distribuzione. Con la stessa nota invitava contestualmente l’ARPAB ad eseguire ulteriori campionamenti ed analisi. La stessa nota è stata inviata anche al SIAN di Taranto e all’Acquedotto Pugliese;
con nota del 19.04.2017 n. 0004381 1’ARPAB comunicava l’esito analitico dei campioni effettuati in data 15.04.2017 il cui valore del parametro THM era 17 mcgr/l presso il fontanino di P.zza Lido di Metaponto, 30 mcgr/l in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Alto e 33 mcgr/l in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Basso;
con nota del 19.04.2017 n. 20170029837 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso anche alla luce della considerazione che l’unico valore non conforme era sostanzialmente molto vicino al limite, comunicava all’A.L. l’esito delle analisi di cui alla nota ARPAB del 19.04.2017 invitandolo all’adozione di ulteriori azioni correttive;
con nota del 27.04.2017 n. 17988 1’A.L. trasmettevale notizie richieste da questa U.O.C.;
con nota del 10.05.2017 n. 0005247 1’ARPAB trasmetteva l’esito conforme delle analisi relativo al campione effettuato in data 20.04.2017 solo sul serbatoio Demanio Campagnolo Basso (27 mcgr/l);
con nota del 10.05.2017 n. 20170035036 questa U.O.C. ha comunicato all’A.L. l’esito di cui sopra.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO
ALLA PRESENZA Dl TRIALOMETANI (THM)
Con e-mail del 24.07.2017 1’ARPAB segnalava il superamento del limite del parametro Trialometani (THM) in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Alto (33 mcgr/l) ed in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Basso (35 mcgr/l) relativi ai campionamenti eseguiti in data 18.07.2017;
con nota del 24.07.2017 n. 20170053579 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso anche alla luca del basso scostamento dei valori rispetto ai limiti di legge, comunicava il superamento del limite dei THM all’Acquedotto Lucano (A.L.) chiedendo di conoscere le cause, i provvedimenti adottati e la rete di distribuzione avvertendo che in data 25.07.2017 sarebbero stati effettuati ulteriori campionamenti;
con e-mail del 27.07.2017 1’ARPAB comunicava l’esito analitico conforme dei campioni effettuati in data 25.04.2017 il cui valore del parametro THM era in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Alto (19 mcgr/l) ed in uscita dal serbatoio Demanio Campagnolo Basso (25 mcgr/l); con nota del 27.07.2017 n. 20170054517 questa U.O.C. ha comunicato all’A.L. l’esito di cui sopra.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO
ALLA PRESENZA Dl COLIFORMI A 370
Con e-mail del 19.10.2017 ore 20.50 1’ARPAB segnalava il superamento del limite del parametro Coliformi a 370 in uscita dal serbatoio di Craco Vecchia ( 15 UFC/100ml);
con nota del 20.10.2017 n. 20170053579 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso, comunicava il superamento del limite dei Coliformi all’Acquedotto Lucano (A.L.) chiedendo di conoscere le cause, i provvedimenti adottati e la data in cui effettuare il nuovo campionamento. Contestualmente proponeva al Sig. Sindaco di Craco l’emanazione di ordinanza contingibile ed urgente per il divieto dell’utilizzo dell’acqua ad uso potabile; in data 20.10.2017 il Sig. Sindaco di Craco emanava la relativa ordinanza n. 10; con nota del 27.10.2017 n. 42483 1’A.L. evadeva le richieste di questa U.O.C. di cui alla nota del 20.10.2017;
con pec del 03.11.2017 1’ARPAB comunicava l’esito analitico conforme del campione effettuato in data 30.10.2017 il cui valore del parametro era in uscita dal serbatoio 0 UFC/100ml); con pec del 04.11.2017 questa U.O.C. proponeva al Sig. Sindaco di Craco la revoca dell’ordinanza n. 10.
Con ordinanza n. 15 del 04.11.2017 il Sig. Sindaco di Craco revocava quella n. 10 del 20.10.2017.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO ALLA PRESENZA Dl TRIALOMETANI (THM)
Con pec del 30.10.2017 1’ARPAB comunicava a questa U.O.C. il superamento del limite del parametro Trialometani (THM) (48,4 mcgr/l) prelevato da personale di questa U.O.C. in data 02.10.2017 presso il serbatoio cittadino del Comune di Irsina ed il cui esito analitico risulta essere del 02.10.2017;
con nota del 31.10.2017 n. 20170074157 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso, segnalava l’inconveniente all’Acquedotto Lucano, all’ARPAB ed al Sig. Sindaco di Irsina,
nel citata nota si chiedeva all’A.L. le possibili cause che avrebbero provocato il superamento del limite previsto dal D. Lgsl. 31/2001 e ss. ii. e mm. e gli eventuali accertamenti effettuati dallo stesso ente dalla data del 02 ottobre 2017. Nella stessa nota si poneva in evidenza che ai fini dell’emanazione di un provvedimento la comunicazione era pervenuta in ritardo rispetto alla data del campionamento, per cui si rendeva necessario effettuare un ulteriore ed urgente campionamento;
il suddetto campionamento è stato immediatamente eseguito in data 31.10.2017 da personale di questa U.O.C..
con pec del 31.10.2017 ore 20,50 1’ARPAB comunicava l’esito non conforme (46,8 mcgr/l) delle analisi riferite al campionamento del 31.10.2017;
con nota del 01.11.2017 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso di cui al punto 1 art. 10 del D. Lgsl. 31/2001, proponeva al Sig. Sindaco di Irsina l’emanazione di una ordinanza contingibile ed urgente di divieto ad uso potabile dell’acqua erogata dall’A.L. per l’abitato di Irsina, atteso che il serbatoio presso cui è stato effettuato il campione del 31.110.2017 serve solo lo stesso abitato;
nel contempo questa U.O.C. invitava l’Ufficio preposto Aziendale ad apporre il relativo avviso per la popolazione sul portale dell’Azienda Sanitaria;
in data 01.11.2017 il Sig. Sindaco di Irsina emanava l’ordinanza n. 1412.
in data 02.11.2017 questa U.O.C. effettuava altri due campioni presso il serbatoio di cui in parola i cui esiti analitici, trasmessi in data 02.11.2017, confermavano ancora il superamento dei limiti previsti dal D. Lgsl. 31/2001 e ss. ii. e mm.. in ingresso (35,4 mcgr/l) ed in uscita (49,3 mcgr/l);
con pec del 03.11.2017 questa U.O.C. trasmetteva l’esito non conforme dei campioni del 02.11.2017 all’A.L. ed al Sig. Sindaco di Irsina, avvisando nel contempo che in data 04.11.2017 sarebbe stato effettuato un ulteriore campionamento;
nella stessa data del 03.11.2017 con nota n. 20170075171 questa U.O.C. metteva al corrente dei fatti l’Ufficio Veterinario, Igiene degli Alimenti, Tutela dei Consumatori del Dipartimento Politiche della Persona della regione Basilicata;
come stabilito in data 04.11.2017 è stato effettuato un ulteriore campione sempre al serbatoio di cui in parola, previo svuotamento e lavaggio ad opera dell’A.L.;
in data 04.11.2017 1’ARPAB ha trasmesso a questa U.O.C. l’esito conforme delle analisi (19,6 mcgr/l);
con nota del 04.11.2017 questa U.O.C. proponeva al Sig. Sindaco di Irsina la revoca dell’ordinanza n. 1412;
il Sig. Sindaco di Irsina in data 04.11.2017 ha emanato l’ordinanza n. 145 con cui revocava il precedente provvedimento;
con nota del 03.11.2017 n. 43287, del 17.11.2017 n. 45275 e con pec integrativa del 21.11.2017 1’A.L. nel trasmettere gli esiti analitici effettuati nel periodo interessato metteva in evidenza la difformità degli esiti analitici relativi ai propri controlli interni rispetto a quelli esterni effettuati, così come previsto al punto 7 dell’art. 8 del D. Lgsl. 31/2001 e ss. ii. e mm., dall’ARPAB.
SUPERAMENTO DEI LIMITI Dl CUI AL D. LGSL. 02.02.2001 n. 31 E SS. 11. E MM. RELATIVO
ALLA PRESENZA Dl TRIALOMETANI (THM)
Con e-mail del 21.02.2018 1’ARPAB segnalava il superamento del limite del parametro Trialometani (THM) in uscita dal serbatoio cittadino di Nova Siri Scalo (32 mcgr/l) relativo al campionamento eseguito in data 12.02.2018;
con nota del 22.02.2018 n. 20180011794 questa U.O.C., effettuata la valutazione del caso anche alla luca del basso scostamento dei valori rispetto ai limiti di legge, comunicava il superamento del limite dei THM all’Acquedotto Lucano (A.L.) chiedendo di conoscere le cause, i provvedimenti adottati e gli accertamenti analitici già effettuati sulla rete in questione. Contestualmente avvisava I’ARPAB che sarebbero stati effettuati con urgenza altri campionamenti;
con nota del 23.02.2018 n. 8764 1’A.L. comunicava che tutte le analisi effettuate sul serbatoio erano conformi alla norma;
con e-mail del 26.02.2018 1’ARPAB comunicava l’esito analitico conforme il cui valore del parametro THM era in entrata all’impianto di potabilizzazione di Montalbano J. che riceve acqua grezza proveniente dalla diga di Montecotugno (inferiore a 1 mcgr/l), in uscita dallo stesso impianto di potabilizzazione (14 mcgr/l), in uscita dal serbatoio cittadino di Policoro (29 mcgr/l), in uscita dal serbatoio cittadino di Scanzano J. (20 mcgr/l), in uscita dal serbatoio cittadino di Nova Siri Scalo (29 mcgr/l); con nota del 27.02.2018 n. 20180012622 questa U.O.C. ha comunicato all’A.L. l’esito di cui sopra;
con nota del 07.03.2018 n. 10473 1’A.L. nel trasmettere i rapporti di prova dei propri controlli interni mette in evidenza le discrepanza fra gli esiti analitici dell’ARPAB.
Alla luce delle frequenti non conformità del parametro Trialometani (THM) accertate sulla rete dell’acqua potabile gestita da Acquedotto Lucano, per motivazioni di carattere prettamente sanitario già con nota n. 20180008438 del 08.02.2018 questa U.O.C. comunicava all’Ufficio Veterinario e Igiene degli Alimenti della regione Basilicata il parere che ricorrevano tutti gli estremi per inoltrare al Ministero Competente la richiesta di deroga ai sensi dell’art. 13 del D. Lgsl. 02.02.2001 n. 31, parere ribadito con nota del 22.04.2018 n.
Matera 15.05.2018
Dottor Antonio Martemucci
Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata dal Comitato “mamme libere per la tutela dei figli” di Policoro dopo la proposta inviata dalla ASM alla Regione Basilicata della deroga per la soglia dei trialometani.
Egregio dott. Martemucci
A scrivere queste poche righe sono delle mamme… semplici mamme policoresi che hanno dovuto lasciare per qualche
giorno il grembiule e le faccende domestiche per riunirsi in un comitato, che pensi un po’ abbiamo scelto di chiamare “Mamme Libere”, si libere, perché non ci riconosciamo sotto nessuna bandiera politica, nessun movimento.
Mamme preoccupate per i nostri infanti. Genitori umili, che pur non essendo biologi, medici, ne chimici o ambientalisti, abbiamo dovuto rispolverare qualche libro e fare ricerche, studiare le norme che regolano la qualità dell’acqua potabile ed imparare cosa fossero i “trialometani”.
Quando pensavamo tutto fosse finito, quando stavamo per rindossare il nostro grembiule casalingo ecco una nuova tegola, di nuovo sui libri, questa volta tocca studiare ingegneria idraulica per capire cosa possa significare sovradimensionamento di una rete idrica.
Abbiamo tanti timori, tanti interrogativi che vagano nella nostra mente e non si “volatilizzano”, nessuno risponde ai nostri quesiti. Cosa sta succedendo?
Prima i serbatoi erano sporchi, poi la diversità di provette ora il sovradimensionamento delle rete idrica. Quale la verità?
Cosa ci state nascondendo? Da quanto tempo va avanti questa storia? Che tipo di acqua abbiamo bevuto in questi anni? Quando finirà questo disagio?
Vogliamo tornare alla nostra vita, vogliamo tornare ad indossare il nostro comodo grembiule casalingo, ma allo stesso tempo essere rassicurate, serene che l’acqua che scorre dai nostri rubinetti non è in deroga ne tantomeno superiore alla soglia consentita senza saperlo!
Ognuna di Noi ha una storia a sé. In tante di noi conclusi gli studi universitari, in città lontane, abbiamo scelto di rientrare nella nostra Basilicata perché terra più bella di casa propria non esiste. Altre hanno investito i loro risparmi, competenze e fatiche nell’agricoltura, altre ancora in attività commerciali, ma tutte portiamo sulla nostra pelle il fardello e i
segni di un territorio che forse ci vuole marchiare a fuoco, vederci spettatrici inermi della disfatta di una delle regioni più belle e ricche di risorse dell’intero stivale.
Molto ancora avremmo ancora da chiedere, tante le nostre domande a cui nessuno sa dare risposte, ma per il momento e solo per il momento, le accantoniamo, vogliamo concentrare le nostre energie ed attenzioni sulla salute della nostra prole, sui rischi di questa brutta faccenda che ormai ci ha tolto il sonno e la serenità.
Abbiamo atteso con grande serenità d’animo che AQL e ARPA facessero il loro lavoro, si mettessero d’accordo sui risultati delle analisi fatte sui campioni prelevati. Siamo state brave e remissive, ma iniziamo a perdere la fiducia e la pazienza. Si Dottore, stiamo perdendo la pazienza perché stamane abbiamo avuto il colpo di grazia proprio da chi ha il compito di tutelare la nostra salute ….Asm richiede la DEROGA ai limiti normativamente imposti dal Ministero della salute …E rieccoci sui libri ad ergerci a giurisperite, a studiare il D.Lgs. 31/2001 n. 31, la direttiva 98/83/CE, le appendici ed i decreti attuativi.
Ma è uno scherzo? Anche se lo fosse sarebbe di pessimo gusto…
Ciò che oggi non è buono domani vorreste darcelo a bere sotto mentite spoglie?
Si ravveda Dottore! Lei come Noi immagino essere genitore. Abbiamo l’obbligo morale e giuridico di prenderci cura dei nostri bambini.
Non subiremo passivamente quanto si proverà a propinarci. Siamo pronte alla mobilitazione di massa. Siamo stufe
Siamo stufe, siamo “mamme libere”.