Nella sede di Zes Lucana 2017 Via Giardinelle 2 a Matera il Comitato Zes Lucana 2017 ha promosso un’agorà su “Zes e Cultura”, per dare la possibilità agli operatori culturali della città di Matera di confrontarsi con Patrizia Minardi, dirigente dell’ufficio sistemi culturali della Regione Basilicata.
Hanno partecipato all’incontro i presidenti di Rotary Club, La Scaletta e Centro Carlo Levi, tre realtà culturali particolarmente attive sul territorio materano, Pierluigi Diso e Gaetano Liantonio per la Zes Lucana 2018. Ha moderato il giornalista Franco Martina.
Il confronto di idee che si è sviluppato sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno sulla proposta di istituire una zona franca della cultura nella città di Napoli ha avuto il grande merito di mettere al centro del dibattito pubblico la cultura come motore di processi di sviluppo territoriale. Perché non aprire il dibattito anche a Matera? Il Comitato ZES LUCANA 2017 insieme all’Associazione Zona Franca Matera non hanno perso l’occasione ed hanno provocato l’incontro dal tema:” Cultura crea capitale”, moderato da Franco Martina. La relatrice è stata Patrizia Minardi, dirigente regionale del Dipartimento Cultura e Internazionalizzazione, che ha spiegato lo stato dell’arte in Basilicata, elencando numeri positivi per l’attività culturale in Regione e per le imprese culturali e creative che risultano iscritte negli elenchi regionali.Il governatore della Regione Campania ha già espresso apprezzamento e interesse per la proposta di una Zona Economica Speciale della cultura e il Coordinatore del Comitato ZES LUCANA ha auspicato che possa farlo anche il nostro Governatore Pittella e gli ha inviato un messaggio in tal senso, approfittando della presenza del dirigente Minardi. “Gli spunti sono nati dagli interventi che si sono susseguiti nei giorni scorsi sul tema della zona franca. Però una zona franca già ce l’abbiamo – ha detto Pierluigi Diso – e la Zes sarà il prossimo passo in avanti per questa regione e per Matera, anche dopo la Capitale europea della cultura 2019.La realizzazione di una zona economica speciale nella città di Matera potrà essere imperniata sui processi di produzione culturale e valorizzazione del patrimonio artistico come fattore strategico della crescita economica e civile della città. La prima necessità che ravvisiamo è quella di entrare nel merito della proposta consapevoli del fatto che gli strumenti giuridici di cui disponiamo oggi dovrebbero essere innovati per adeguarli alla realizzazione di una zona franca della cultura. Si tratterebbe infatti di proporre l’istituzione di una area fiscalmente agevolata nell’ambito di un territorio urbano i cui destinatari dei benefici siano i soggetti operanti in ambito culturale. In questo senso è di notevole aiuto la norma contenuta nella legge di Bilancio 2018 che introduce nel nostro ordinamento la qualifica di imprese culturali e creative” . Gaetano Liantonio, dell’Associazione Zona Franca Matera ha invece evidenziato la necessità di “riportare vita nella zona artigianale del Paip di Matera ove vi sono numerosi locali vuoti che potrebbero diventare incubatori di eventi culturali, a partire dal Centro di formazione creato nel 1994 e quasi pronto nel 2000, interamente costruito con i fondi sociali europei e che la ZFM l’aveva già individuato come contenitore per centro servizi per formazione e incubatore di nuove iniziative e che può diventare il cineporto per la film-commissione le iniziative culturali di Matera Capitale europea della cultura 2019. I materani sono stati riportati nei Sassi, così gli imprenditori vanno riportati nel Paip, oggi zona franca, affinchè torni ad essere un’area produttiva”. Dal dibattito è partito l’invito a costruire una nuova politica culturale che disegni una strategia fondata su una semplificazione amministrativa nell’affidamento di beni culturali a soggetti privati che coinvolga tutti gli attori del territorio regionale, magari avendo come modello la Shannon Development irlandese, che ha costituito un’agenzia culturale ove si concentrano gli sforzi per attrarre investimenti e coordinare l’applicazione degli interventi, insieme ad una serie di aiuti agli investimenti nel settore delle nuove tecnologie applicate alla cultura e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, così come ha riferito Patrizia Minardi. Dal dibattito poi sono nati spunti a collaborare, magari creando un open-space della cultura come ha riferito l’architetto Giuseppe Intini, mentre i due presidenti dei due più longevi circoli culturali di Matera, Franco Vizziello per “La Scaletta” e Lorenzo Rota per il “Carlo Levi” hanno evidenziato il tema di una maggiore coesione e inclusione sociale e culturale, anzi entrambi hanno ribadito la necessità di una maggiore collaborazione per creare eventi di rilievo specie in vista di Matera 2019. Il dibattito non si fermerà qui, ma sarà ancora alimentato e queste sono solo alcune delle idee alle quali l’Associazione ZFM e il Comitato ZESLUCANA 2017 pensa di dedicare un poco del suo tempo, per fornire ai decisori pubblici una proposta articolata e organica e che sia al tempo stesso sostenibile. D’altronde, nel piano finanziario presentato dalla Commissione Juncker per i prossimi anni (2021-27) vengono confermati i fondi destinati ad Europa Creativa, il programma europeo che ha come obiettivo il rafforzamento della competitività del settore culturale e creativo.