A pochi giorni dalla riapertura degli stabilimenti balneari di Metaponto i titolari intensificano l’impegno ad accrescere e qualificare i servizi all’utenza. Ma – evidenzia il Centro Studi Turistici Thalia – ci sono impegni ai quali non possono assolutamente far fronte. E’ la “storica” questione della strada di collegamento con l’area dei lidi alla foce del fiume Bradano. La strada Turistica Archeologica C.P. 38, così come troppo generosamente è classificata, è in condizioni di assoluta precarietà. Più che una strada è la solita pista in terra battuta che scoraggia i bagnanti a raggiungere i lidi a bordo delle proprie auto. Come sanno bene gli utenti di quest’area di Metaponto, autentico oasi-paradiso marino e naturalistico, a ridosso della riserva naturale, al rientro a casa è indispensabile rivolgersi all’autolavaggio perché la vettura è sommersa di polvere. Per non parlare dei casi di pioggia. Anche in questi giorni i titolari dei lidi stanno sollecitando l’amministrazione comunale di Bernalda a provvedere alla sistemazione della strada sterrata. Specie per la stagione 2018 dopo la bandiera blu, gli eventi Metapontion, i nuovi programmi Matera-Metaponto 2019, si sta puntando molto su Metaponto ma – è lo sfogo dei balneari raccolto dal Thalia – non si capisce perché continuano a snobbare la nostra zona come esistesseroMetaponto lido di serie A e di serie B. Servono lavori urgenti di sistemazione della strada con l’impiego di “stabilizzato” utilizzando anche personale del Consorzio di Bonifica e superando l’ostacolo burocratico delle competenze tra enti. Non va inoltre sottovalutata la rilevanza strategica di questa strada che è l’unica di collegamento e quindi, come è accaduto con il devastante incendio di metà luglio dello scorso anno, l’unica via di sicurezza per i bagnanti e gli operatori turistici. Dovrebbero servire da monito le immagini della riserva in fiamme e del traffico rimasto bloccato per diverse ore anche perchè Metaponto conta su una sola via di fuga e questo rende ancora più problematica la situazione in caso di fiamme alla vegetazione che a bordo strada restringe ulteriormente il senso di marcia, oltre ad essere un bel rischio per incendi nella pineta. In proposito è indispensabile provvedere ai lavori per la vegetazione e il sotto bosco programmando già adesso i servizi di prevenzione e avvistamento incendi. Nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione la strada così come è ridotta non è certo un bel biglietto da visita per il turismo che si intende attrarre.
Mag 19
è da rifare con un bel nastro di asfalto e bisogna allargarla. si chieda consigli al Parco Nazionale dell’appennino lucano