Dopo la presentazione del progetto della stazione di Matera Centrale delle FAL l’ex sindaco Saverio Acito esprime alcune perplessità sui ritardi accumulati per le scelte urbanistiche che riguardano l’intera di piazza della Visitazione. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Insomma, abbiamo finalmente saputo da cosa sarà, in futuro, ricordato l’evento di Matera 2019: dalla stazione di Matera centrale. Abbiamo finalmente saputo anche che tutto quanto sino ad ora proposto per Piazza della Visitazione ha visto come artefice le FAL ed il suo Amministratore con il coinvolgimento del nostro Sindaco, perfettamente a conoscenza, e non poteva essere diversamente, di tutto quello che si stava preparando.
Intanto va apprezzato il progetto dell’architetto Boeri ed il lavoro e l’impegno delle Fal che, in assenza di programmi e progetti da parte del Comune, si è adoperata per trarre il massimo vantaggio dalle risorse previste per l’evento 2019. Dimostrazione lampante dell’attivismo levantino rispetto al nostro perenne “ruminare”.
Abbiamo appreso che il Sindaco ha consapevolmente concorso alla individuazione del Progettista e che ha quindi condiviso la decisione di procedere alla progettazione della Stazione centrale delle FAL pur in assenza del disegno di piano sull’intera area. E’ venuto così meno all’impegno preso in Consiglio di coinvolgere la Città sul destino di quell’area ed a quelli contenuti nella sua nota del 13 marzo 2017 in risposta alla “sollecitazione diretta ad orientare il disegno ed il ruolo funzionale di piazza della Visitazione” sottoscritta da nove ex Sindaci preoccupati per alcune scelte che stavano per consumarsi in quell’area centrale. Tra gli altri impegni veniva assicuratala “imminente pubblicazione di un avviso pubblico, che attraverso i criteri di riconosciuti valori professionali e di significative esperienze compiute, selezioni il professionista cui affidare il progetto dell’area, in grado di esprimere i richiamati valori di assetto urbano, di architettura sostenibile e di innovativa funzione del luogo”.
Per la cronaca: del concorso non si sa niente o, meglio, non sono a conoscenza che sia stato mai bandito! Se fosse stato già bandito, ricordo che la nota è del 13 marzo 2017 ed oggi siamo al 22 maggio 2018. Ancora senza progetto dell’area!
Dopo aver corso il rischio, non so fino a che punto scongiurato, di dover subire il piano Ciurnelli, meglio identificabile come il piano della mobilità autostradale in centro, con un consistente numero di rondò, metafora forse del tentativo che qualcuno pensava di …”prenderci in giro”, dobbiamo ora subire la sottrazione,al consiglio Comunale e quindi all’intera Città, della competenza a programmare la destinazione e l’uso di piazza della Visitazione da parte di soggetti terzi …che pongono, sul futuro dell’area, un invadente cappello (pensilina)!
Abbiamo ancheappreso che il progetto esecutivo è già pronto e le procedure di gara sono in corso.
Ma le FAL oltre ad essere beneficiario di procedure speciali (sic!) per l’affidamento dell’incarico di progettazione sono esonerate dal dover chiedere le necessarie autorizzazioni, anche urbanistiche, per poter dare corso all’appalto?
Verosimilmente il Consiglio comunale dovrà esprimersi su un progetto che parrebbe in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico generale di Matera!
I nostri Consiglieri vorranno recuperare il ruolo di programmatori che gli appartiene e che, con un pericoloso e grave scippo, gli è stato sottratto?
Un sussulto di sano orgoglio, superata la confusione che potrebbe appannare le loro decisioni per effetto dello sballottamento dalla maggioranza alla opposizione e, soprattutto, dalla opposizione alla maggioranza, dovrebbe far rivivere quanto già saggiamente deciso, ritengo alla unanimità, in Consiglio sulle azioni da compiere su quell’area, convenendo sulla scelta di escludere qualsiasi nuovo volume.
Ovviamente, corro ora il rischio di essere additato come chi vuole intralciare la realizzazione di opere importanti per la Città, (nella fretta di presentare l’oggetto non sono stati forni i dati per apprezzarne la dimensione: per quanti utenti, provenienti dalla area barese o dal terminal di Serra Rifusa, è dimensionata? mentre i turisti provenienti dall’area potentina-napoletana che fine fanno? …).
Ho una storia vissuta che dovrebbe difendermi da simile accusa…
Intanto i ritardi nel programmare prima e nel garantire poi le risorse e quindi nel progettare non possono essere attribuiti a chi scrive o ai semplici cittadini che sono stati da anni storditi da roboanti e fascinose assicurazioni …
Mi tranquillizza comunque la convinzione che Matera è più forte (oggi si dice: resiliente) della condizione in cui è stata cacciata e, certamente, il futuro della nostra Città,potrà essere migliore …
Il risultato rivoluzionario delle recenti votazioni dovrebbe far riflettere, e non poco, tutti, ma soprattutto chi, ritiene che la politica partecipata non serve più!
Tornando alla stazione centrale, mi consento una “metafora”: normalmente succede che la cravatta viene scelta in base all’abito che si vuole indossare, oggi ci hanno offerto la cravatta, ora dobbiamo scegliere l’abitoo decidere di andare nudi alla meta del 2019, ma con una bella cravattaal collo…
Ritenevo che a consacrare, nel tempo, l’evento del 2019 dovesse essere il Museo-Demo-Etno-Antropologico, (sottratto anch’esso alle valutazioni di un dibattito pubblico prima che venissero attivate,da parte di Invitalia le procedure di gara per l’affidamento degli incarichi di progettazione), non posso pensare che dovremoinvece accontentarci, come da qualcuno questa mattina è stato detto, della stazione centrale FAL (in attesa della Ferrovia dello Stato che verosimilmente meriterebbe una bella stazione a La Martella e/o Venusio).
Non riesco ad immaginare che Matera possa essere visitata, dopo il 2019, da frotte di turisti spinti dal desiderio di passare attraverso la stazione centrale delle FAL mentre posso, senza fatica, immaginare che il desiderio di visitare il Museo dell’Uomo (come dicevamo una volta insieme al Sindaco) possa garantire presenze, attività e quindi occupazione con continuità, dando così al termine “spesa” il significato di “investimento”!
Saverio Acito