“La legalità presuppone il rispetto ma anche la conoscenza e l’approfondimento di leggi e regole che devono guidare il nostro vivere quotidiano, non solo nelle giornate di commemorazione”.
Lo ha affermato il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, intervenendo questa mattina a Potenza, nell’aula magna della sede dell’Università degli Studi di Basilicata del rione Francioso, alla “Giornata della Legalità in ricordo della strage di Capaci”, promossa da Regione, Commissione Antiracket ed ufficio scolastico regionale, in collaborazione con la testata del Tgr Basilicata.
“La globalizzazione – ha continuato il governatore lucano – in pochi anni ha radicalmente trasformato la fisionomia della nostra società, consentendo da un lato, di migliorare le performance economiche e finanziarie, ma determinando d’altro canto una disarmonia di valori difficile da contenere. Anche per effetto di una tecnologia particolarmente invasiva, viviamo un contesto di relazioni, di impegno istituzionale e di responsabilità non adeguato alle importanti sfide del momento. Ciò ha determinato la perdita di riferimenti certi ed ha creato un corto circuito nel rapporto tra cittadino e Stato, terreno fertile, al pari dell’indifferenza, per la crescita di devianze, malaffare e malavita. La perdita di funzione della scuola quale luogo di crescita e di formazione e la perdita di funzione delle istituzioni hanno favorito la disgregazione di valori, a discapito dell’etica della responsabilità”. “Mi chiedo – ha aggiunto – su quali riferimenti costruiremo le possibili certezze del futuro, non solo quelle economiche, finanziarie e lavorative? A quali esempi ci rifaremo per ricreare un contesto di maggior fiducia tra istituzioni e cittadini? Anche la nostra regione è attraversata in lungo e in largo da sfide che riguardano l’Italia, l’Europa, il mondo: eppure spesso affidiamo le nostre conclusioni ad una sorta di comunicazione leggera, che tradisce l’essenza del nostro vivere civile, democratico. Considerazioni queste che, nella resilienza propria di un popolo come il nostro, devono portarci – ha concluso il Presidente – a recuperare un tema su tutti: quello della cultura, del sapere, della conoscenza, valorizzando il ruolo prezioso ed indispensabile che il mondo della scuola, in ogni ordine e grado, deve svolgere, affinché i giovani possano essere artefici del proprio e del nostro futuro”.
“La morte dei giudici Falcone e Borsellino, come quella di tanti altri uomini che hanno perso la vita per affermare la giustizia – ha sottolineato il commissario regionale Antiracket e Antiusura, Luigi Gay – ha determinato una ribellione civile che deve continuare, non solo attraverso il ricordo di quelle stragi, ma anche e soprattutto mediante lo studio e la conoscenza del contesto storico in cui quei tragici fatti sono avvenuti”.
Non a caso la Commissione regionale Antiracket, in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale, ha coinvolto 4 istituti scolastici superiori del territorio in un progetto sul tema della lotta all’illegalità e alla criminalità organizzata, trovando ampia collaborazione nei dirigenti scolastici, dei docenti e negli studenti che hanno offerto spunti e chiavi di lettura stimolanti. “Più i giovani – ha concluso Gay- mostrano passione per il presente più saranno in grado di costruire un futuro migliore”.
Presenti all’incontro, coordinato dal giornalista Oreste Lopomo , la rettrice dell’Università, Aurelia Sole, il Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, la dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, la referente per la legalità dell’Ufficio Scolastico regionale Barbara Coviello ed il vicepresidente del Coordinamento delle Consulte di Basilicata Rocco Vaccaro.