Continua l’esame in prima Commissione consiliare (Affari istituzionali), presieduta da Piero Lacorazza (Pd) della proposta di legge sul “Sistema di elezione del presidente della Giunta e dei consiglieri regionali” presentata dallo stesso Lacorazza. L’organismo ha audito ieri la presidente della Commissione regionale pari opportunità Angela Blasi ed ha continuato la discussione su alcuni emendamenti presentati dai consiglieri Gianni Rosa (Lb-Fdi) e Gianni Leggieri (M5s).
“La Crpo –ha detto Angela Blasi – ha intrapreso già da tempo un percorso finalizzato alla realizzazione dei principi di democrazia paritaria affiancata da numerose associazioni e da molte amministratrici lucane. Dopo la battaglia condotta in occasione della stesura dello Statuto regionale sentiamo il dovere ed il diritto di richiedere che vengano rispettati i diritti di cittadinanza delle donne attraverso la piena partecipazione femminile alla vita sociale, culturale, economica e politica. Siamo consapevoli – ha aggiunto – della scarsa presenza delle donne nei luoghi in cui si prendono importanti decisioni per la vita della comunità ma anche che in Basilicata le donne sono il 51 per cento della popolazione. Consapevoli che la sottorappresentanza dipenda da un modello culturale dominante che assegna ruoli stereotipati a donne e uomini, siamo da sempre impegnate nel voler modificare tale modello culturale e nel riconoscimento del valore della differenza.
È necessario -ha concluso Blasi – compiere tutte e tutti insieme un atto politico importante, segno di una grande responsabilità fondato sul rispetto reciproco e sugli articoli della Costituzione 51 e 117.
È necessario introdurre nella legge elettorale regionale la doppia preferenza di genere nel rispetto della legge n 20 del 15 febbraio 2016. Con l’autorevolezza e la competenza che caratterizza le donne chiediamo che tale richiesta venga accolta, accompagnate da una petizione (le antigoni lucane) online che ha già raccolto 800 firme”.
La Commissione ha quindi continuato la discussione sulla proposta di legge esaminando alcuni emendamenti presentati dai consiglieri Gianni Rosa (Lb-Fdi) e Gianni Leggieri (M5s). All’art.2 (Elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale), il consigliere Rosa propone di aggiungere che “non può essere immediatamente ricandidato alla carica di Presidente della Regione chi ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi”.
All’art. 6 (Presentazione delle candidature a Presidente della Giunta regionale), sempre il consigliere Rosa propone che per la candidatura di ciascun candidato Presidente non si richieda la sottoscrizione da parte degli elettori mentre il consigliere Leggieri propone che le candidature a Presidente della Giunta regionale siano presentate presso l’ufficio centrale Circoscrizionale. Per quanto riguarda l’art. 7 (Presentazione delle liste elettorali) il consigliere Rosa propone che le liste circoscrizionali siano presentate da almeno 400 e da non più di 600 elettori iscritti nelle liste elettorali dei Comuni compresi nelle circoscrizioni.
Leggieri, poi, propone che l’art. 8 (Organi elettorali) venga completamente sostituito prevedendo che l’Ufficio centrale circoscrizionale sia costituito entro 72 ore (e non tre giorni) presso il Tribunale di ciascuna Provincia (e non presso il Comune capoluogo della Provincia) e sia composto da tre magistrati, dei quali uno con funzioni di presidente, nominati dal Presidente del Tribunale stesso (e non da tre funzionari regionali). Leggieri propone, inoltre, che le funzioni di segreteria dell’Ufficio Centrale Circoscrizionale siano assicurate dal personale della cancelleria del Tribunale e che i ricorsi contro l’eliminazione di liste o di candidati nonché per l’attribuzione dei seggi in sede di collegio unico regionale e per la distribuzione tra le diverse coalizioni e liste del premio di maggioranza siano decisi dall’Ufficio centrale Regionale, composto da tre magistrati, dei quali uno con funzioni di Presidente, nominati dal Presidente della Corte d’Appello (e non dalla Consulta di garanzia statutaria) e che le funzioni di segreteria dell’Ufficio centrale sono assicurate dal personale della cancelleria della Corte d’Appello. Al fine di assicurare l’ottimale gestione del procedimento elettorale, Leggieri propone che il Presidente della Regione assuma le necessarie iniziative, anche mediante intese con i competenti organi dell’amministrazione statale, centrale e periferica.
All’art.10 (Candidature e liste dei candidati), il consigliere Rosa propone che il modulo recante il contrassegno di lista presenti il nome e cognome, il luogo e la data di nascita dei candidati mentre il consigliere Leggieri propone che le liste dei candidati siano inviate all’Ufficio centrale regionale (anziché alla Consulta di garanzia statutaria).
All’art.19 (Clausola di sbarramento) ancora Leggieri propone che possano accedere al riparto dei seggi: A) Le coalizioni di liste che hanno ottenuto una cifra elettorale regionale superiore al 10% del totale dei voti validamente espressi in favore delle liste e che contengono almeno un gruppo di liste collegate che abbia conseguito una cifra elettorale regionale superiore al 3% del suddetto totale dei voti; B) I gruppi di liste non uniti in coalizione che hanno ottenuto una cifra elettorale regionale superiore al 5% del totale dei voti validamente espressi in favore delle liste; C) I gruppi di liste facenti parte di coalizioni che non hanno superato le soglie di cui alla lettera A) ma che abbiano conseguito individualmente una cifra elettorale regionale superiore al 5% del totale dei voti validamente espressi in favore delle liste; D) I gruppi di liste facenti parte di coalizioni che hanno superato le soglie di cui alla lettera A) e che abbiano conseguito individualmente una cifra elettorale superiore al 3% del totale dei voti validamente espressi.
Il consigliere Rosa propone di abrogare l’art. 24 (Surroga dei Consiglieri Assessori) e di modificare l’art. 25 (Cause di ineleggibilità ed incompatibilità) prevedendo di aggiungere numerose ulteriori cause di ineleggibilità e incompatibilità.
Leggieri, sempre all’art.25, propone che vengano considerati “ineleggibili, incompatibili ed incandidabili tutti quei soggetti ai sensi della Legge 154/1981, della Legge 165/2004, del D.lgs 39/2013 Capo VI – Incompatibilità tra incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico e cariche di componenti di organi di indirizzo politico, della Legge 267/2000 Art. 65 – Incompatibilità per consigliere regionale, comunale e circoscrizionale – del D.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190 – Capo III Incandidabilità alle cariche elettive regionali”.
Oltre al presidente dell’organismo, Piero Lacorazza, hanno partecipato alla riunione i consiglieri Vincenzo Robortella (Pd), Antonio Bochicchio (Psi), Paolo Galante (Ri), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Giuseppe Soranno (Pp), Gianni Leggieri (M5s), Giannino Romaniello ed Aurelio Pace (Gm), Francesco Mollica (Udc), Nicola Benedetto e Michele Napoli.