Saverio Vizziello in qualità di operatore musicale e Direttore del Conservatorio Duni di Matera segnaa il gravissimo ritardo dei lavori di restyling dell’auditorium Raffaele Gervasio di Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In qualità di operatore musicale e Direttore del Conservatorio Duni di Matera segnalo il gravissimo ritardo dei lavori di restyling dell’auditorium Raffaele Gervasio di Matera. La città Capitale Europea della Cultura ad oggi, ancora senza un Teatro, rischia di non poter avere a disposizione nel 2019 neanche l’unico contenitore per eventi culturali e musicali per il 2019! Da più di un anno sono stati effettuati da tecnici comunali sopralluoghi, anche in mia presenza, per individuare le pesanti criticità che presenta ad oggi l’auditorium a cominciare dai camerini impregnati d’umido, intonaci caduti, pannelli in legno erosi dai tarli, sollevatore palco puntellato da 5 anni, sedili oramai fatiscenti, impianto luci inadeguato e tanto altro. Da Direttore del Conservatorio da tempo ho consigliato ai responsabili dell’ufficio lavori pubblici di avviare i lavori nel periodo estivo per non intralciare sia le attività didattiche del Conservatorio, che iniziano in autunno e sia tutte le manifestazioni musicali, convegnistiche e teatrali che utilizzano da anni l’auditorium (Matera in Musica, Teatri Uniti di Basilicata, Onix Jazz, Arteria, Fondazione 2019, Lams) e tanti altri che grazie alla continua collaborazione, coordinamento e buon senso tra l’ufficio cultura del comune e il Conservatorio riescono a far svolgere le loro manifestazioni senza nessun problema in quasi tutti i giorni dell’anno.
Il ritardo è ancora più grave se si considera che ad oggi, risultano pervenuti tutti i pareri della Soprintendenza in presenza anche della copertura economica dei lavori, risorse provenienti dalla L.771 “Palazzi Storici” e tantomeno, ancora, risulta in ritardo la chiusura dei lavori in Piazza San Francesco per l’accesso principale dell’auditorium, accesso finalmente anche per i disabili e il puntellamento dei lucernari dell’ipogeo adiacente l’auditorium.
Mi sento, in questa mia esternazione, di rappresentare tutte le associazioni culturali e musicali della città che nell’anno del Patrimonio Culturale Europeo e della Capitale Europea della Cultura nel 2019 in considerazione della certezza che l’Industria della cultura e della creatività si colloca oramai al terzo posto in Italia per numero di occupati, soprattutto giovanili, possano perdere la grandissima occasione che si presenta per la mancanza di un contenitore a Matera per svolgere le loro attività!
Ritardi lavori di restyling dell’Auditorium Gervasio di Matera, intervento di Pio Abiusi
Quella dei lavori in P.zza S. Francesco/ Auditorium Gervasio è una bella storia di incapacità moltiplicata all’ennesima potenza della macchina amministrativa comunale. Era il 2010 quando ci si vantava che con soli 450 mila euro si era riusciti a valorizzare gli ipogei di Piazza San Francesco ed a collegarli all’auditorium. Ci si zittì qualche giorno dopo perchè l’opera non si sarebbe potuta collaudare in quanto mancava il superamento delle barriere architettoniche, solito! Si sarebbero potuti spendere 50 mila euro, grasso che cola, e le barriere sarebbero state superate. Scherziamo solo 50 mila euro! Si stanziarono, invece, nei PISUS 600 mila euro e siamo al 2011; nel 2012 i Pisus furono decurati e le 600 mila euro furono riassegnate con gli FSC nel 2013. I lavori partirono nel 2015/2016 e mo per superare queste barriere architettoniche 600 mila euro non bastano più. Il guaio è che quanto si è acculturati non ci sono soldi che bastano!
Saverio, un po’ di pazienza ne parliamo il 2020! sono stato esaustivo o debbo dettagliare ulteriormente?
La fotogallery dello stato in cui versa l’Auditorium Gervasio di Matera (foto www.SassiLive.it)