Circa 250 soggetti selezionati tra operatori e portatori di interesse di tutto il territorio lucano; oltre 100 giovani; 25 tavoli di lavoro; una quindicina di esperti internazionali: sono, in sintesi, i numeri più significativi di Agorà 2018 – Le economie locali per la promozione della comunità turistica. Un evento unico del suo genere in Basilicata che è stato realizzato dal Distretto di Turismo rurale “Terre di Aristeo”, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione “Amphora”, Regione Basilicata e con Laborplay (spin-off dell’Università degli Studi di Firenze). Intanto il metodo innovativo ed efficace della “piazza” e non quello del solito convegno con l’evidente obiettivo di avviare un processo partecipativo di coinvolgimento dei principali attori del territorio, che porterà all’individuazione di nuove strategie per la promozione e lo sviluppo del territorio stesso.
L’Agorà 2018 – sottolinea Rosa Gentile (Confartigianato) che con Saverio Lamiranda ha coordinato la regia dell’evento – ha rappresentato l’apertura di un processo partecipativo perché l’amore per la Basilicata da “molla” di impegno passionale si traduca in progettualità. Ed i risultati dei 25 tavoli del confronto saranno oggetto delle linee guida, che il Distretto fornirà all’amministrazione regionale come base per le future linee di azione.
Ma cos’è di preciso la proposta progettuale “Le Terre di Aristeo”? L’idea (pioniere Saverio Lamiranda) nasce dalle Comunità di Acerenza, Atella, Banzi, Barile, Cancellara, Forenza,Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, OppidoLucano, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Rapolla, Rionero in Vulture,Ripacandida, San Chirico Nuovo, San Fele, Tolve e Venosa per estendersi ad oltre tre quarti della regione intorno ad un unico brand de “Le Terre di Aristeo” che potrebbe costituire un unico,straordinario e riconoscibile “grande attrattore” per lo sviluppo turisticodell’intera area.
L’attrattore turistico di un “territorio” – è la strategia che si intende perseguire – non è solo un “oggetto” specifico, mapuò essere lo stesso territorio che, organizzato nei servizi e con tutto il propriopatrimonio storico, architettonico,culturale, ambientale, gastronomico,ecc., costituisce esso stesso un “grande,unico e riconoscibile attrattoreturistico”. E’ questo il caso della proposta de “Le Terre di Aristeo”.
L’obiettivo della proposta è quello di contribuire a determinare lo sviluppoduraturo di un’area interna della Basilicata, attraverso la promozione ed ilsostegno alle “economie ed autonomie locali” capace, quindi, di stimolareprocessi virtuosi in grado di bloccare l’emorragia umana in corso, specialmentedei giovani, determinare, un nuovo processo di “immigrazione”e procedere, anche attraverso un’efficace e mirata attività di formazione,alla collocazione dell’area in un contesto internazionale e mediterraneo inparticolare.
L’area individuata è la sola, dopo il Pollino, a disporre – organicamenteintegrato con le realtà urbane – di uno straordinario e immenso polmoneverde di bosco di querce, oltre tutte le emergenze storiche, ambientali,culturali, artistiche e gastronomiche note. Si tratta di un progetto chepotrebbe riuscire a rendere l’area “identificabile e specializzata nel “turismorurale”, unica nel genere proposto e riconoscibile dal brand “Le Terre di Aristeo”.
Il progetto punta a trasformare l’attuale turismo “mordi efuggi” ed attrarne altro e qualificato dal mercato nazionale ed internazionale,in grado di sostenere lo sviluppo integrato delle Comunità e quellodell’occupazione, specialmente giovanile. Quest’ultimo aspetto, a maggiorragione, è di attualità: specie dopo i risultati dei due studi della SVIMEZ edell’AIRE sui “flussi migratori che stanno svuotando il Mezzogiorno”.
E’ scontato che quanto proposto – sottolineano Gentile e Lamiranda – richiede una forte, condivisa, convinta e tempestiva “scelta politica”, necessaria per coinvolgere e mobilitare il protagonismo delle Amministrazioni e delle Popolazioni locali e dei Comuni omogenei dell’area. La realizzazione del Progetto presuppone che le Istituzioni Pubbliche ai vari livelli, Locali, Nazionali e Internazionali, riconoscano come efficace “attrattore turistico” il territorio così rappresentato e organizzato a sistema funzionale per il raggiungimento dell’obiettivo proposto.L’area rappresentata si riconosce nei contenuti rappresentati nel documento trasmesso dalla Regione Basilicata (Dipartimento Programmazione Finanze) alle Amministrazioni Comunali per la rilevazione delle idee progettualiin relazione alla programmazione 2014-2020.