Quel rendering dello studio Boeri per piazza Visitazione non convince la comunità materana ed in particolare otto ex sindaci di Matera che in mattinata hanno convocato i giornalisti per denunciare problemi di “metodo” e di “merito” sulla questione che vede le FAL decidere in maniera autonoma sulla trasformazione dell’area destinata alla nuova stazione di Matera Centrale. Al tavolo Saverio Acito, Nicola Buccico, Francesco Di Caro e Franco Gallo, che hanno sottoscritto il documento insieme ad Angelo Minieri, Michele Porcari, Alfonso Pontrandolfi e Mario Manfredi. In realtà i sindaci lo scorso anno erano nove perchè anche Salvatore Adduce nel marzo 2017 aveva condiviso una lettera inviata al sindaco di Matera con cui i nove ex primi cittadini chiedevano di annullare il piano particolareggiato per la viabilità legata a piazza Visitazione affidato a Stefano Ciurnelli e di avviare le procedure per un bando di concorso per scegliere la soluzione più adatta per riqualificare un’area strategica dal punto di vista culturale e sociale della città di Matera. Adduce ovviamente questa volta si è tirato indietro visto che fa parte del Governissimo che guida il Comune di Matera. Rispetto a quelle sollecitazioni che arrivavano lo scorso anno il sindaco De Ruggieri rispondeva agli ex sindaci con toni rassicuranti, dichiarando di essere disponibile ad avviare in tempi rapidi un bando di concorso ma a distanza di oltre un anno con un progetto in variante al piano urbanistico le FAL decidono di avviare un bando sul progetto dell’architetto Stefano Boeri che prevede la realizzazione della nuova Stazione Centrale. L’investimento è di 7 milioni di euro in attesa di poter trasformare poi l’idea progettuale di Stefano Boeri per piazza della Visitazione dal 2020 in poi. La “risposta preventiva” inviata dal sindaco De Ruggieri nella serata di sabato 26 maggio non ha convinto gli ex sindaci di Matera e così in mattinata Saverio Acito a nome degli altri sottoscrittori del documento hanno ribadito la propria contrarietà ad un progetto che sviluppa 17 mila metri cubi di volumi percepiti. “L’Amministrazione Comunale ha deciso di affidare alle FAL una scelta che è nelle sue prerogative – ha dichiarato Saverio Acito – peraltro senza passare dal Consiglio Comunale. Con 11 milioni di euro, i 4 milioni di euro a disposizione sommati ai 7 milioni di euro consegnati alle FAL per la stazione di Matera Centrale si poteva realizzare la nuova piazza della Visitazione. Invece De Ruggieri ha smentito se stesso e siamo tornati ad una soluzione che non ci piace affatto. Non è vero che questa soluzione prevede volumi trasparenti e mi auguro che il consiglio comunale possa fermare questo progetto per piazza Visitazione, anche se in questo momento c’è molta confusione visto che chi era in maggioranza è andato all’opposizione e chi era in minoranza sta governando la città”.
A rincarare la dose è l’ex sindaco di Matera Nicola Buccico: “A Casa Cava abbiamo assistito a un rito autocelebratorio. Dopo l’intervento dell’architetto Boeri nessuno ha avuto la possibilità di intervenire. Peraltro nemmeno noi eravamo stati invitati e solo il giorno prima grazie alla disponibilità del segretario comunale abbiamo ricevuto l’invito. Purtroppo ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto. Oggi denunciamo un problema di metodo perchè non c’è stata la partecipazione democratica sulle scelte che riguardano piazza della Visitazione e un problema di merito. De Ruggieri aveva promesso che non ci sarebbero stati volumi edilizi inutili ma anche per l’area ex Barilla ho appreso che il Consorzio Stabile Il Cavallino ha presentato in Commissione Urbanistica un progetto per una palazzina di 6 piani con giustificazioni di carattere pubblicistico. Staremo a vedere. Intanto credo che non possiamo essere espropriati anche per piazza della Visitazione. Ricordo i bandi di concorso al quale ha partecipato l’ingegnere Corazza (presente in sala – ndr) e quello che abbiamo promosso con la mia Amministrazione con la partecipazione di archistar di fama almeno pari a quella di Boeri. Per piazza della Visitazione serve il coinvolgimento della città, invece sta decidendo tutto le FAL”.
Alla conferenza stampa ha partecipato tra gli altri anche l’ingegnere Franco Luceri che ha annunciato l’adesione di Confapi Matera al documento sottoscritto dagli otto ex sindaci e lo storico Giovanni Caserta, che ha ripercorso le tappe che hanno segnato l’espansione di Matera dai Sassi alla città nuova con particolare riferimento al ruolo che assume per una comunità una piazza, da quella di Vittorio Veneto, inizialmente solo uno slargo e oggi piazza della Visitazione e ha invitatoil Comune a riprendere le proprie competenze e funzioni rispetto al progetto di Piazza della Visitazione.
Michele Capolupo
Di seguito il testo integrale della lettera aperta sottoscritta da otto ex sindaci di Matera e inviata al sindaco De Ruggieri
Dopo l’affollato confronto pubblico organizzato dall’Associazione Culturale “A.Olivetti” di Matera, sul destino di Piazza della Visitazione, la lettera-appello dei sottoscritti, già Sindaci della città, e la Sua apprezzabile risposta che annunciava l’intenzione dell’Amministrazione di ricercare, attraverso avviso pubblico, “un professionista di riconosciuto valore cui affidare il progetto dell’area, in grado di esprimere i valori di assetto urbano, di architettura sostenibile, e di innovativa pubblica fruizione del luogo”, abbiamo potuto assistere nei giorni scorsi ad una elitaria ed “aziendale” presentazione di una proposta architettonica (della quale non intendiamo discutere la qualità), che semplicemente prevede la realizzazione di una seconda stazione delle FAL, inserita nel telaio “autostradale” del precedente “Piano Ciurnelli”, vivamente e pubblicamente contestato nel citato confronto pubblico.
A questo punto, ove questa ipotesi progettuale giunga a realizzazione, il risultato visibile sarà quello della trasformazione dell’area centrale oggi più importante della città, cerniera tra il Centro Storico-Sassi e la città contemporanea (della quale dovrebbe costituire il nuovo centro civico), nella Piazza delle Stazione, con annessi giardinetti pubblici, destinata a vivere solo in funzione della frequentazione di passeggeri di un trenino metropolitano di là da venire.
Esito che tradisce almeno 50 anni di pianificazioni, Concorsi, progettazioni sull’area, e che va in contrasto con lo stesso PRG vigente.
L’errore sta nell’aver lasciato ad un soggetto esterno quale le FAL (dal ruolo meramente “strumentale”), il compito della progettazione di quest’area nevralgica, rinunciando alla prerogativa istituzionale di definire la cornice, il contesto progettuale urbano nel quale si sarebbe dovuta inserire la pur necessaria rinnovata stazione FAL.
Ne è venuta un’architettura-simbolo, di grandi dimensioni, che pretende di definirsi “land-mark urbano”, in una città che ha il suo “land-mark”(che il mondo invidia), nel riscatto della sua millenaria storia: un edificio, una pensilina che con la loro inutile invasività (le stazioni metropolitane sono generalmente underground), compromettono la realizzazione del nuovo centro civico (prima fra tutte la nuova sala consiliare), che deve vivere di funzioni e servizi urbani nell’intero arco della giornata.
E ne è venuta la tuttora invadente presenza di svincoli, rotatorie, che stravolgono la fruibilità pedonale dell’area.
I sottoscritti, nel marzo 2017, in linea con quanto le Amministrazioni dagli stessi guidate avevano negli anni perseguito, hanno ritenuto di assumersi la responsabilità di dare un contributo alla soluzione del progetto urbano della Piazza della Visitazione; piazza che anche nell’intitolazione, ricorda un grande evento di “incontro” pubblico determinato dalla visita del Pontefice Giovanni Paolo II.
A fronte della nostra, Le chiediamo la analoga assunzione di responsabilità, e quindi di adoperarsi perchè l’esito realizzativo dei progetti in atto, non tradisca le aspirazioni della comunità urbana sulla sua piazza centrale: il 2019 è ormai dietro l’angolo, ma la qualità della città che vi si vuole frettolosamente confezionare, è destinata a durare negli anni futuri; e non può essere condizionata e/o compromessa da scelte prese in emergenza.
Giovanni Caserta: “Sul Progetto di Piazza della Visitazione dal Comune affidato alle FAL il Comune si riprenda le proprie competenze e funzioni”
La piazza è la città, la città è la piazza. La piazza sorse sempre a ridosso del Sedile o Municipio, quasi a significare una identità tra il popolo amministrato e i suoi amministratori. Alla progettazione delle piazze fu sempre dedicata, nei secoli, la massima attenzione, avendo sempre e solo, come obiettivo, quello di farne il cuore palpitante della vita cittadina. Ciò dal tempo della agorà greca e del foro romano. Matera ebbe la sua piazza, così concepita, prima in Piazza Duomo, poi in Piazza Sedile. Nel secondo dopoguerra, la chiusura del Sedile significò il trasferimento della piazza sotto il nuovo Municipio o Sedile, in Piazza Vittorio Veneto, che piazza non è, ma piuttosto uno slargo.
La successiva espansione della città, a seguito sia del risanamento dei Sassi sia per investimenti di edilizia privata, ha portato la città lontano da Piazza Vittorio Veneto. Non è stata una scelta casuale il nuovo trasferimento del Municipio-Sedile sulla collina di Macamarda, individuata come nuovo Centro Direzionale, baricentro della nuova città.
Considerata la terza svolta storica che si intendeva realizzare, più amministrazioni si sono preoccupate, nel tempo, di garantire alla città una nuova, grande piazza, agorà o foro. Quasi a voler anticipare il progetto, si battezzò il largo spazio che si era creato davanti al nuovo Municipio-Sedile come Piazza della Visitazione, in ricordo della vasta, solenne partecipazione della città alla visita storica di papa Giovanni Paolo II.
Più volte,nel tempo, si sono preparati studi di idee, mai rinunziando ad una decisione che fosse corale e collettiva, sanzionata da democratico voto. Luogo deputato a ciò è stato sempre ritenuto ed è il Comune, attraverso il Consiglio Comunale.Purtroppo, conoperazione assolutamente incomprensibile,disconoscendoprerogative e competenze proprie del Consiglio Comunale, è stato permessoe concesso ad un ente privato – le FA L /Ferrovie Apulo Lucane –di sostituirsi al Comune e al Consiglio Comunale, e di progettare, in tutta autonomia, una sua vasta stazioneper ferrovia, peraltro, a scartamento ridotto, più tramvia che ferrovia.
Il progetto, presentato il 22 maggio scorso ad una cerchia ristretta di Autorità, attentamente scelte e selezionateper invito, sottratto ad ogni discussione, lo si èvoluto immediatamente esecutivo, con immediato arrivo di ruspe ed escavatori.
La città non può restare insensibile di fronte a taleatto di spoliazione. Si chiede, pertanto, l’immediato ritiro del progetto e suo passaggio all’esame del Consiglio Comunale e alla città nelle sue varie articolazioni, per una definizione che, facendo a conto di altre idee in precedenza emerse, anche attraverso concorsi, faccia di Piazza della Visitazione una vera, grande, solenne piazza del presente e del futuro, che sia piazza del popolo.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)