Ad aprire i lavori è stato l’Assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti, che ha sottolineato come “la nuova figura professionale del ‘Tecnico Superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche’ definisce una serie di possibili risposte alle domande che pone il territorio. È un esperto che conosce gli strumenti del mestiere: i prodotti, l’agricoltura locale, le filiere. Questo consente di avere sul mercato una figura appetibile in termini di competenze e servizi che è in grado di offrire”.
La calibrazione della figura professionale al territorio di riferimento è stata una delle caratteristiche salienti dell’azione formativa messa in campo dal Liceo Scientifico materano. “Il legame con il territorio –sostiene il dirigente scolastico, Osvaldo Carnovale- caratterizza anche questa quarta esperienza formativa superiore dopo quelle inerenti turismo, multimedialità e ambiente. Il corso su produzioni tipiche e territorio si distingue anche per l’alta componente di ricerca: siamo convinti che la scuola può fare molto per la diffusione della cultura scientifica legata ai settori più diversi ma comunque legati alle nostre specificità produttive ed economiche”. Durante il convegno i ragazzi partecipanti al corso hanno illustrato l’esperienza che li ha formati come “agenti dello sviluppo territoriale” in grado di avere diversi livelli di operatività da consulente in proprio a esperto in azienda.
“Il prodotto tipico è un fattore di successo del territorio –ha ribadito nel suo intervento Mariafara Favia docente dell’Università della Basilicata- perché attira attenzione su di esso favorendo lo sviluppo di dinamiche locali virtuose in settori come turismo e produzioni di nicchia sebbene richieda grande spirito di cooperazione per far si che questo avvenga”. Lo chef lucano Federico Valicenti ha portato la sua testimonianza come ambasciatore del prodotto lucano nel mondo. “Una figura come quella formata da questo corso –sostiene il noto Chef-può fare solo bene alla cucina lucana. La cucina seria è quella fatta da chef che vivono accanto agli imprenditori, agli agricoltori, ai contadini, ai pastori. Questi nuovi tecnici, come mediatori, hanno il compito di guidare la cultura che il mondo rurale esprime sui prodotti da difendere e da diffondere. Oggi il cibo deve essere topico e non tipico. Topico che deriva da topos, luogo. Quindi deve rivendicare l’area di appartenenza del prodotto”.