Mercoledì 30 maggio 2018 alle ore 15,30 a Matera presso i locali dell’ex Ospedale S. Rocco è in programma la seconda edizione del Festival della sostenibilità, evento che intende mettere al centro della riflessione esempi di pratiche virtuose per lo sviluppo sostenibile.
La manifestazione si svolge su tutto il territorio nazionale comprendendo, tavoli di lavoro, eventi per discutere, riflettere, sensibilizzare e diffondere la cultura della sostenibilità e far conoscere l’Agenda 2030 dell’ONU.
Nel settembre 2015 l’Assemblea Generale dell’ONU si è posta 17 obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs), contenuti appunto nell’Agenda 2030, da raggiungere nei prossimi 13 anni. Povertà, lavoro, educazione, disuguaglianze, cooperazione internazionale, ambiente sono solo alcuni dei Goals; obiettivi che muovono da un sentire comune: l’attuale sistema in cui viviamo non è più sostenibile, è necessario ripensarlo non solo in prospettiva economica, ma anche ambientale, sociale e culturale.
Il Festival, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) e realizzato con l’ausilio di oltre 160 partner, nasce per sensibilizzare su questi argomenti.
All’evento prenderanno parte rappresentai delle istituzioni, del mondo dell’Università, dell’associazionismo dell’impresa.
A Matera sarà presente Rev. Mons. Antoine Camilleri Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, Segreteria di Stato della Santa Sede, Città del Vaticano, per una Lectio magistralis intitolata “La ricerca della pace nei rapporti diplomatici”.
Presente al tavolo la Regione Basilicata con la dirigente Ufficio Euromediterraneo e Cooperazione internazionale Patrizia Minardi, che ha voluto ricordare il valore di simili eventi, in considerazione delle sfide che attendono la nostra società: “Il dialogo, sempre più costante, con l’ istituto Maritain, ha consentito di avviare programmi annuali, solidi, formativi, teorici e di confronto reale sul territorio regionale, con l’obiettivo di confermare politiche pubbliche e private di responsabilità condivisa e di riconoscimento delle diversità. Lavorando insieme sui sistemi filosofici e culturali condivisi, si delinea l’ esigenza di nuova etica condivisa, che sia proiettata a costruire azioni socio-politiche inclusive, nel campo del lavoro, della cultura, dei sistemi produttivi. Il luogo deputato alla costruzione di una nuova coscienza collettiva è l’Europa, uno spazio letto con il pensiero di Maritain, Olivetti, del nuovo umanesimo della persona. Uno spazio privilegiato della libertà, nei cui valori è possibile riconoscersi. Resta fondamentale conferire sostanza al principio di sussidiarietà, dando un volto nuovo alla parola futuro, affiancandole a quella dei giovani e di coloro che non ci sono ancora, degli anziani, dei soggetti deboli, della natura, del paesaggio.
Il dialogo con il diverso che nel Mediterraneo è’ stato sempre, fonte di arricchimento e crescita cultura, sociale, umana”.
’Istituto Internazionale Jacques Maritain ha aderito all’iniziativa con il Festival della sostenibilità, confermando il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile per coinvolgere ancora di più ogni persona in quanto cittadino del mondo. La condivisione di pratiche virtuose può cambiare il modello di sviluppo, le politiche, le strategie aziendali e i comportamenti individuali per dare così un futuro alla vita e valore al futuro.