Frode in materia di finanziamenti pubblici
Sequestrato opificio industriale del valore
di 11 milioni di euro – 10 denunciati
Dopo il consorzio “La Felandina”, gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di matera hanno portato a termine un’altra indagine nel settore dei contributi in favore delle imprese operanti sul territorio della provincia.
Questa volta si tratta di una frode consumata ai danni del bilancio nazionale e comunitario nell’ambito dei contributi pubblici concessi ad una società materana, operante nel settore della produzione delle paste alimentari.
Le indagini coordinate dalla procura della repubblica di matera, durate oltre due anni, hanno permesso di accertare che la società materana, dopo aver ottenuto un finanziamento con fondi nazionali a valere sul “patto territoriale della provincia di Matera” di euro 3.851.405 per la costruzione, in deroga alla normativa comunitaria, di un mulino, nonché un ulteriore finanziamento regionale per la realizzazione di un pastificio, dell’importo di euro 2.467.010, concesso nell’ambito del “pop/fesr basilicata 1994/1999 – misura 2.3”, a seguito del subentro nella compagine sociale, con una quota di maggioranza e, conseguentemente di controllo della società, da parte di una azienda pugliese, ha stravolto completamente “programmi, obblighi, impegni ed obiettivi originari” (uso di risorse locali; utilizzo della semola derivante dalla molitura esclusivamente nell’annesso pastificio; produzione di pasta di semola di alta qualità; divieto quinquennale di alienazioni / cessione e/o distrazione dei beni oggetto del contributo; ed altro).
Gli esiti della complessa attività investigativa hanno consentito alla a.g. ordinaria di Matera di contestare, a vario titolo, responsabilità penali per malversazione, abuso di ufficio e falso nei confronti degli amministratori delle società implicate e di funzionari pubblici ed alla procura regionale presso la corte dei conti della basilicata di notificare un atto di citazione per danno erariale per circa 3,5 milioni di euro.
Sono state notificate informazioni di garanzia nei confronti di 10 soggetti e di 1 società per responsabilità amministrativa (d.lgs 231/2001) ed è stato sottoposto a sequestro il complesso industriale ubicato nella Zona Industriale di La Martella del valore, al costo di realizzazione, di circa 11 milioni di euro, suscettibile di confisca obbligatoria.
Lo stabilimento è stato lasciato in giudiziale custodia ai responsabili della società pugliese, con obbligo di rendiconto, al fine di evitare la cessazione dell’attività produttiva fino alla definizione del procedimento.
Sono state avviate le procedure per il recupero delle somme già erogate, pari a circa 6 milioni di euro.
L’operazione di servizio, oltre alle province di Matera e Potenza, ha interessato le province di Napoli, Ascoli Piceno e Bari ed ha visto impegnati circa 50 finanzieri.
Grazie a Dio alcuni corpi di polizia nella provincia di Matera sono ancora efficienti e di effettiva utilità pubblica, a dispetto di altri (corpo forestale, ndr) che finora hanno dato prova di inerzia e inefficienza. Io ne so qualcosa.
e I PASTAI DI MATERA sono in regola???
Io vedo sempre chiuso ed anche lì finanziamenti pubblici!!!
Adesso vediamo di toccare altri settori!!!
Fossero sempre cosi efficienti…purtroppo nn lo sono sempre,a volte basta dar loro un contentino per evitare i controlli. molti ne sanno qualcosa 🙂
pero in ogni caso sono da elogiare quando svolgono egregiamente il loro lavoro
Tutto anonimo. Chi sono gli inquisiti??
Perchè non si fanno i nomi??
QUELLO CHE HA FATTO LA TANDOI E NIENTE IN CONFRONTO A QUELLO CHE HA FATTO CALIA SALOTTI, LI C’è LA VERA TRUFFA AI DANNI DELLO STATO SVEGLIA…………..