Con l’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova stazione di Matera Centrale delle FAL l’INU-Basilicata ha inviato alla nostra redazione alcune riflessioni sul futuro di piazza della Visitazione a Matera. Di seguito la nota integrale sottoscritta dal presidente
Francesco Scorza.
Piazza della Visitazione: si torni alla buona urbanistica
Cresce lo stupore, misto a malcontento, sull’esito realizzativo cui sembra essere destinata la “piazza civica” della Matera del terzo millennio: una “Piazza della Stazione”, con annessi giardini pubblici, come era all’epoca della prima infrastrutturazione ferroviaria del nostro paese (XIX secolo).
E come si fece nel 1921, allorchè la linea ferroviaria a scartamento ridotto Bari – Matera – Montalbano (attuale FAL), realizzò appunto a Matera l’attuale Stazione: “un edificio moderno e piuttosto lussuoso”, lo definì Carlo Levi nel 1935, aggiungendo: “mi guardai attorno, cercai invano con gli occhi la città:…. la città non c’era”.
Paradossalmente oggi, 2018, si sta riproponendo la stessa soluzione urbanistica: un bell’edificio, moderno e piuttosto lussuoso, ma fuori scala e fuori luogo, perché non crea “città”, non si inserisce in una maglia, in un disegno urbanistico vivo e vitale. Ed anzi, per la sua “ingombrante” presenza, anche percettiva, rischia di soffocare qualsiasi conato “civico” volesse confluire nello spazio risultante: da cui la soluzione individuata di un “giardino pubblico”.
Il paradosso è ancora più evidente se si pensa che questa soluzione va a realizzazione proprio nel momento in cui, con una opportuna operazione giuridica, l’Amministrazione Comunale è riuscita a incamerare nel Demanio Comunale gran parte della proprietà dell’area; e si è quindi cancellata definitivamente ogni ombra di possibile “speculazione” edilizia sull’area medesima.
Ci sono ora tutte le condizioni giuridiche per mettere a punto una pianificazione urbanistica esecutiva dell’area, scevra da condizionamenti da rendita fondiaria urbana, come del resto prevede il vigente PRG/99 e l’appena adottato RU.
Una pianificazione esecutiva che deve dare alla città ECoC/2019 un “centro civico” strutturato come una piazza, o un sistema articolato di “spazi-piazza”, che ospiti, con volumetrie rigorosamente contenute, minimaliste:
– La sala consiliare comunale (il “Sedile” del terzo millennio);
– Una “city-hall”, centro culturale di riferimento dell’Associazionismo locale, a gestione unitaria (comunale), strutturato con sale per riunioni, mostre, biblio-mediateca, attività promozionali, librerie, ecc., integrato con gli spazi esterni della piazza.
– Strutture per l’accoglienza e la socializzazione urbana (punto informativo turistico, attività ristorative, commerciali, del tempo libero, ecc.).
– Uno spazio-piazza disponibile per eventi, in grado di supportare l’attuale Piazza Vittorio Veneto.
– Il tutto ampliamente ricucito in un sistema verde di filari alberati, che ne caratterizzino l’impatto ecologico urbano.
– In questo centro civico ovviamente, la Stazione FAL dovrà avere un ruolo opportunamenteunderground, possibilmente collegato alla riqualificazione della vecchia stazione (l’”edificio lussuoso” leviano), se si vuole dare vera qualità all’intervento, nel solco della ormai universalmente riconosciuta ed apprezzata, “cultura della città” materana.
Una piazza “moderna”, in buona sostanza, in grado di vivere per l’intero arco della giornata, che costituisca arricchimento della qualità della città contemporanea e futura.
La sezione di Basilicata dell’INU auspica pertanto che l’Amministrazione Comunale, al di là dell’emergenza dettata dalla necessità di correre rispetto all’avanzamento delle opere per il 2019 alle porte, ritrovi la capacità per far precedere al buon progetto di riqualificazione di quell’area una adeguata riflessione sulle funzioni urbane a cui quegli spazi potranno dar risposta. Dimensionando di conseguenza il progetto delle infrastrutture da realizzare, sulla base del budget finanziario disponibile, secondo una visione di lungo periodo che possa ripagare le attese di generazioni di cittadini materani e le esigenze di turisti e viaggiatori che nel 2019 non chiederanno soltanto una pensilina per attendere i mezzi FAL ma una nuova centralità urbana: “centro civico” e “porta della città”.
Nella fotogallery il cantiere aperto a Matera per piazza della Visitazione
Quante chiacchiere. Lì ci vuole un terminal bus ed una ferrovia a a scartamento ordinario.