Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc e Pp e 5 voti contrari di M5s, Lb-Fdi, Romaniello del Gm e Napoli) il Piano triennale 2018/2020 delle attività dell’Arpab, uno strumento di programmazione che tiene conto dei dati ambientali e dell’evoluzione normativa, prevedendo le azioni da realizzare nel corso del triennio. “Il Piano triennale – si legge nella relazione – è stato elaborato considerando il 2018 come anno propulsivo per l’affermazione dell’Agenzia, il 2019 come periodo di assestamento e il 2020 come anno di chiusura e stabilizzazione delle azioni avviate e da implementare”. Il Piano definisce le linee strategiche e di indirizzo, sviluppate sulla basedel bilancio pluriennale di previsione edel Piano industriale (Masterplan),“vera e propria linea guida operativa peril potenziamento e la valorizzazione dell’Agenzia nonché strumento persoddisfare leesigenze del territoriolucano, sia in termini di attività di controllo e monitoraggio ordinarie sia in termini di emergenze”.
Sei gli obiettivi strategici previsti dal Piano: consolidare il ruolo istituzionale in ambito regionale e nazionale; dare piena attuazione al Masterplan; incrementare momenti di confronto fra istituzioni; proseguire le collaborazioni con Ispra, Assoarpa, Iss, istituti di ricerca e università; innovare le tecnologie con nuovi investimenti, innovare e semplificare i processi e attuare il nuovo regolamento di organizzazione; implementare e aggiornare il piano di formazione sui nuovi ruoli e le nuove funzioni.
Per attuare la strategia complessiva del Masterplan previsto uno stanziamento di circa 35 milioni di euro, di cui circa 19,3 milioni di euro per il potenziamento dell’Agenzia (potenziamento sedi di Potenza, Matera e Metaponto; adeguamento strutturale e impiantistico; laboratorio determinazione odorigene; attuazione legge n.68/2015 – ecoreati; presidio fisso Val d’Agri/Sauro), circa 15 milioni di euro per obiettivi e progetti disposti dal Dipartimento Ambiente (Piano di monitoraggio delle acque della Regione Basilicata; progetto Valori di fondo; supporto ai Piani regionali ispezioni delle installazioni Aia e ispezioni aziende a rischio di incidente rilevante; determinazioni analitiche per caratterizzazioni idrogeologiche; monitoraggio degli ecosistemi della Val d’Agri; pianificazione della qualità dell’aria; centro di monitoraggio ambientale) e 500 mila euro per il tavolo tecnico (Regione Basilicata, Arpab, Istituto Superiore di Sanità, dipartimenti prevenzione Asl, Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, Fondazione Basilicata ricerca biomedica).
Successivamente, il presidente dell’Assemblea Santarsiero ha riassegnato alle competenti Commissioni consiliari, assegnando un tempo di 30 giorni per l’esame, alcune proposte di legge di iniziativa del consigliere Leggieri (“Istituzione dell’anagrafe pubblica regionale relativa alla gestione dei rifiuti solidi urbani”, le “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio della regione Basilicata sulle emissioni industriali inquinanti per le aree ad elevato rischio ambientale”, le “Misure per la tutela dall’inquinamento dei territori ai quali siano stati riconosciuti marchi di tipicità Dop e Igp al fine di garantire i prodotti agricoli e alimentari”, le “Disposizioni per la riduzione del consumo del suolo agricolo e sua valorizzazione”, gli “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”, le “Nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere e dei responsabili delle strutture complesse” e la “Norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”) del consigliere Romaniello (“Nuove norme per l’istituzione del difensore civico regionale e garante dei diritti della persona”) e del consigliere Lacorazza (“Servizio di cittadinanza attiva per la cultura e la coesione sociale”) già richiamate in Aula ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del regolamento interno del Consiglio regionale (che prevede la possibilità di iscrivere all’ordine del giorno dell’Assemblea le proposte di legge che non vengono esaminate nei tempi previsti dalle Commissioni).