Il rifinanziamento del Programma Speciale Senisese è una buona idea purchè non si risolva in una riedizione di quello precedente che ha registrato una spesa di 35 milioni di euro di cui nessun cittadino dell’area ha una percezione concreta. A sostenerlo è il segretario regionale di Italia dei Valori Angelo Rosella che aggiunge: non è un caso che a Senise l’anfiteatro a ridosso di Monte Cotugno dedicato allo sbarco dei Greci in Occidente, dopo appena 16 spettacoli effettuati nell’estate 2017, per questa estate non abbia ancora alcuna programmazione e né si sa se la società a cui è stata affidata la gestione dell’Attrattore sarà in grado quest’estate di fare spettacoli. E’ evidente che prima di pensare al nuovo Programma diventa indispensabile un monitoraggio rigoroso di quanto è stato speso sinora a partire proprio dagli Attrattori: oltre quello di Senise, Viggianello dedicato al ciclo dell’acqua; Terranova del Pollino con un percorso tra gli alberi; San Costantino Albanese il Volo dell’Aquila.
Il percorso da seguire è quello – dice Rosella – di tornare allo spirito originario del Programma così come è stato voluto e concepito: rafforzare il tessuto economico incentivando nuove microimprese e conseguentemente nuova occupazione nei 15 Comuni che fanno parte del comprensorio Senisese. Un percorso che richiede al tempo stesso una svolta nella concertazione sociale, per non ripetere gli errori di questi giorni con i Programmi comunitari che hanno visto “emarginati” i sindacati confederali, chiamando quindi le organizzazioni del mondo del lavoro, delle imprese, i 15 Comuni interessati, gli enti regionali e sub-regionali a condividere e decidere come spendere i soldi che arriveranno dalle cosiddette royalties dell’acqua. Quanto al metodo: evitare – ammonisce il segretario di IdV – di ripetere quanto accade con le condotte di Monte Cotugno che disperdono acqua, vale a dire evitare la dispersione delle risorse finanziarie in mille rivoli di micro-progetti che non danno benefici, puntando a progetti intercomunali.
Alla base di questa nuova strategia d’intervento per il Senisese – conclude Rosella – ci deve essere la governance della risorsa idrica che abbandoni il linguaggio poitichese e burocratese per diventare gestione dal basso con il protagonismo dei soggetti sociali delle comunità locali, altrimenti anche la bella risoluzione approvata qualche giorno fa in Consiglio – che impegna il presidente e la Giunta regionale “a compiere ogni atto di propria competenza affinché Acquedotto Lucano avvii un programma di ammodernamento del potabilizzatore di Montalbano” e sostanzialmente a tutela del bene acqua – finirà per essere solo un buon proposito tra i tanti di questa legislatura regionale che volge al capolinea.
Giu 07