Parere favorevole a maggioranza in quarta Commissione consiliare (Politica sociale) convocata da Vito Giuzio sulla proposta di legge d’iniziativa del consigliere Mollica (Udc) in merito a “Disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici”.
Con la proposta di legge – è spiegato nella relazione di accompagnamento – la Regione Basilicata affronta per prima, e finora del tutto isolata nel panorama nazionale, le complesse tematiche relative all’istituzione ed alla fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici di ambito regionale. Un’esigenza questa che, per quanto attinente ad una realtà dall’altissimo potenziale in termini di conservazione ambientale, paesaggistica, culturale, identitaria e di sviluppo turistico, non ha allo stato attuale conosciuto un’adeguata attenzione da parte degli Organi legislativi. Il parco archeologico – continua la relazione – costituisce l’alternativa territoriale al museo. Non luogo chiuso dove fruire di beni archeologici per lo più mobili e rimossi dall’originario contesto di rinvenimento, bensì un luogo all’aperto in cui il bene archeologico è conservato e fruito nella sua collocazione originaria e mantiene il valore storico del quale è portatore, in simbiosi con il paesaggio e con l’ambiente nel quale è inserito.
La proposta di legge ha avuto il consenso dei consiglieri Giuzio e Lacorazza(Pd), Bochicchio (Psi), Soranno (Pp), Galante (Ri), Mollica (Udc), Romaniello (Gm) e Napoli; astenuto il consigliere Perrino (M5s). Ora continua l’esame di merito della norma in terza Commissione consiliare.
La quarta Commissione ha, altresì, licenziato, sempre a maggioranza, la delibera di Giunta riguardante la “Legge regionale n.2/2017 – Art. 3, comma 1 – Approvazione della proposta di ‘Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2018-2020” e la delibera di Giunta concernente l’ “Approvazione del Piano triennale ai sensi dell’art.8 delle legge regionale n.30 del 13 maggio 2015 – Sistema integrato per l’apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni della vita attiva (Siap)”.
Hanno espresso il loro parere i consiglieri presenti all’atto delle votazioni. Sì da Giuzio, Soranno e Galante, astensione di Perrino.
L’organismo consiliare all’unanimità dei presenti, Giuzio, Soranno, Galante e Perrino, ha preso atto del provvedimento circa il “PO Fse Basilicata 2014-2020 Decisione di esecuzione della Commissione n. C (2018) 2456 final del 18 aprile 2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9882 del 17 dicembre 2014”.
Respinta, infine, all’unanimità (Giuzio, Soranno, Galante e Perrino) la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Mollica su “Modifiche alla legge regionale n.16 del 3 maggio 2002 – Disciplina generale degli interventi in favore dei Lucani nel Mondo”.
“Politica sociale”, audizioni in quarta Commissione.
Ascoltati i responsabili delle associazioni dei diabetici, disabili, e la coordinatrice del Tribunale dei diritti del malato sulle problematiche delle persone con disturbo spettro autistico.
Auditi in quarta Commissione consiliare convocata da Vito Giuzio, la presidente dell’A.DI.M. (Associazione Diabetici Matera), Stefania Cafaro, il presidente regionale dell’Alad/Fand, Antonio Papaleo, ed il rappresentante per la Basilicata in ambito nazionale per le problematiche del diabete, Roberto Monea.
La presidente Cafaro ha illustrato la difficile situazione del presidio ospedaliero per i diabetici di Matera, illustrando “una serie di difficoltà in merito alla logistica senza contare l’assoluta insufficienza di forze diagnostiche e terapeutiche adeguate. La pianta organica degli operatori è in fase di forte criticità ed alla carenza di personale si accompagna l’inadeguatezza delle apparecchiature. Solo tre medici in diabetologia – ha sostenuto – pur con tutta la loro abnegazione, non possono sostenere quello che chiediamo, vale a dire la possibilità di avere una qualità delle prestazioni che segua ledirettive delle leggi vigenti”.
Il presidente Papaleoha chiesto di “implementare la rete diabetologica con l’obiettivo della preparazione terapeutica per l’autogestione della malattia. Il Centro di diabetologia – ha detto – necessita di un team dedicato con i medici, gli infermieri ed i nutrizionisti al fine di garantire un’educazione terapeutica specifica. Il diabete è sempre più legato alla obesità, tant’è che, ormai, si parla di ‘diabetisi’. Un bambino su tre è obeso o in sovrappeso e ciò significa che, molto verosimilmente, a quarant’anni diventerà diabetico. E’ più che mai necessario – ha continuato – che il sensore sottopelle sia inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), tutto questo consentirebbe, tra l’altro, alla Regione Basilicata, la prima ad aver recepito il Manifesto dei diritti e dei doveri delle persone con diabete, un sostanziale abbattimento dei costi. Occorre attuare la rete diabetologica sul territorio, pensando al diabetico di oggi, ma anche a quello di domani. Utile l’indizione della Conferenza regionale sul diabete per una disamina completa delle varie problematiche”.
Il dottor Monea ha specificato che “il servizio di assistenza ai diabetici necessita di operatività continuativa, rispettando i Livelli essenziali di assistenza nell’ambito di un Piano sanitario che tenga nel debito conto e rispetti i dati delle statistiche. Mettere in campo una vera medicina del territorio, intervenendo nei vari paesi con la figura dello specialista territoriale, evitando gli aggregati ospedalieri. Meno ospedali – ha concluso – e più territorio”.
Il presidente della Commissione Giuzio ha garantito l’impegno per un tavolo dedicato alle problematiche del diabete con il Dipartimento “Politiche della persona” e le Asl.
Audito, in seguito, il presidente dell’Associazione Anffasonlus Policoro, Giuseppe Tataranno, in merito al progetto “Disabilmentestate”.
Tataranno, nel ricordare che la finalità dell’associazione è quella di dare la possibilità ai ragazzi disabili di usufruire del mare, ha sottolineato l’importanza del contributo della Regione quest’anno, purtroppo, ancora in forse. “Il progetto Disabilmentestate – ha spiegato – ha l’obiettivo di ampliare il periodo di permanenza al mare. Per questo è stata chiesta al Demanio marittimo la concessione di un’area per la creazione di un lido dove ragazzi disabili ed operatori possano lavorare per almeno cinque mesi a fronte delle poche settimane attuali. Per ottenere la concessione di cui allo stato non si ha notizia – ha sottolineato Tataranno – chiediamo l’impegno ed il sostegno della Regione alla quale facciamo riferimento anche per l’attuazione di un corso di formazione specifico per gli operatori che siano in grado, anche fisicamente, di assistere i ragazzi. Finora – ha concluso – gli operatori hanno usufruito di un rimborso spese, in futuro si spera di poterli retribuire con modalità più consone al loro impegno”.
Il consigliere Lacorazza ha fatto riferimento ad un altro progetto “Matera Mare” che prevede lo studio sull’abbattimento delle barriere architettoniche su tutti i lidi, promuovendo il valore inclusivo della partecipazione attiva dei disabili. Il consigliereSoranno ha fatto presente che “ci sono delle difficoltà a concedere la concessione da parte del Demanio per problemi di incostituzionalità. Pertanto, sarebbe utile trasmettere tutti gli atti della richiesta in Commissione per affrontare la situazione cercando di superare gli ostacoli posti dalla Corte Costituzionale con un’azione sinergica”.
Audita, infine, la coordinatrice regionale di Basilicata del Tribunale dei diritti del malato, Incoronata Bochicchio, per discutere dei diritti delle persone con disturbo dello spettro autistico e del loro mancato soddisfacimento. “Bisogna dire chiaramente – ha sottolineato Bochicchio – che i diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico non sono tutelati. Esiste una legge quadro nazionale, la 134 del 2015, alla quale la Regione Basilicata dovrebbe far riferimento per la creazione ed approvazione di una legge regionale di recepimento che enunci le strategie operative per l’assistenza ed il trattamento delle persone con tale patologia. Oggi le famiglie sono lasciate da sole e le istituzioni ben poco fanno per un aiuto concreto. E’ oltremodo necessario – ha sottolineato – aprire un tavolo di lavoro con tutti i responsabili del settore e gli addetti per stabilire le azioni da porre in essere e garantire realmente la tutela dei diritti, individuando i percorsi ad hoc da seguire”.
I consiglieri presenti Giuzio (Pd), Soranno (Pp), Galante (Ri), Perrino (M5s) hanno garantito l’impegno per affrontare la complessa tematica. Sottolineando come, per accelerare i tempi di intervento, potrebbe bastare, senza ricorrere ad una legge regionale, rivedere le linee guida del Piano sanitario.