La FNSI e le Associazioni regionali di stampa di Puglia e Basilicata sono al fianco dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, che hanno proclamato lo stato di agitazione per protestare contro l’annunciata chiusura delle redazioni di Brindisi, Matera e Barletta. Nonostante l’azienda abbia assicurato il mantenimento delle edizioni e degli organici redazionali, la decisione appare comunque incomprensibile e miope, soprattutto perché in controtendenza rispetto a tutti gli indicatori di mercato che segnalano nell’informazione locale, fortemente radicata sul territorio, il futuro della carta stampata. Rinunciare ai presidi territoriali in tre importanti province è altresì preoccupante perché nasconde la volontà di puntare su un modello di organizzazione inaccettabile perché basato sull’uso incontrollato e indiscriminato di giornalisti precari, cui sarebbero affidati settori strategici delle cronache locali. Un modello da respingere anche alla luce della decisione aziendale di non tener conto dei precari storici del giornale nella scelta delle assunzioni obbligatorie per legge da effettuare in seguito ai pensionamenti anticipati. Non sono in discussione le prerogative aziendali in materia di assunzioni, ma non può più essere consentito a nessuno illudere giornalisti giovani e meno giovani con il miraggio di un’assunzione che non avverrà mai per sfruttarne quotidianamente il lavoro in cambio di pochi spiccioli. Il sindacato, in tutte le sue articolazioni, sarà al fianco dei colleghi precari, assicurando loro assistenza in ogni sede.
Chiude dall’1 agosto la sede della Gazzetta del Mezzogiorno di Matera, Adduce (Fondazione Matera 2019): “Incomprensibile la chiusura redazione di Matera de La Gazzetta del Mezzogiorno”
“Trovo davvero incomprensibile la decisione de La Gazzetta del Mezzogiorno di chiudere gli uffici della redazione di Matera in una fase così delicata per la città che nel 2019 sarà capitale europea della cultura e rappresenterà l’Italia in Europa e nel mondo. Al di là della doverosa solidarietà nei confronti dei giornalisti tutti a cominciare dai tanti giovani corrispondenti fino alle firme importanti che in questi anni hanno fornito qualità professionale al lavoro prezioso per il nostro territorio intendo assumere una iniziativa ufficiale per chiedere all’editore di tornare sui suoi passi per assicurare alla nostra città e alla nostra provincia il mantenimento di una voce dell’informazione che appartiene alla storia del giornalismo”. Lo afferma il presidente della Fondazione Matera – Basilicata2019, Salvatore Adduce.
Chiude dall’1 agosto la sede della Gazzetta del Mezzogiorno di Matera, nota di Ugl
“Si consuma a partire dall’ 1 agosto 2018 un ulteriore atto di spoliazione verso Matera ma, se altri tacciono come Enti, governissimi impegnati a fare solo chiacchiere dal sapore puramente elettoralistico per il 2019, che comunque hanno utilizzato finora a piene mani il prezioso servizio dei redattori del quotidiano, l’Ugl Matera non ci stà: chiudere anche la redazione locale de “La Gazzetta del Mezzogiorno’ è una sconfitta per tutti, è una perdita che farà riflettere”.
Forte è il rammarico del segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “le logiche dei numeri e dei costi e di pseudo riforme di accorpamento, in nome dell’efficienza e di un vuoto anglicismo come ‘governance’ deve farci preoccupare. Nell’indifferenza totale della politica materana che tace ed insieme alle associazioni, dal 1 agosto p.v. a Matera non opererà più la redazione de La Gazzetta del Mezzogiorno e questo dopo oltre mezzo secolo. In una città, Matera, dove non ha personaggi politici a difenderla lasciando un’autonomia decisionale da tempo per i tanti venduti e svenduti che, purtroppo, la rappresentano a favore di chi non la considera per niente. L’Ugl – prosegue Giordano – prova vergogna, la soppressione della redazione fa rabbia, tristezza per come sono maturate ‘unilateralmente’ le cose da parte della società che ha sciorinato solo i freddi numeri dei costi, ignorando le opportunità di Matera 2019 per esempio o quanto messo nel budget per la comunicazione della Fondazione ‘Matera-Basilicata 2019’. E invece, siamo al disprezzo totale non solo verso i giornalisti, ma verso la città e il territorio: DECISO, chiudere e basta – tuona Giordano – come accadrà per le redazioni di Brindisi e Barletta. E poi a chi toccherà? La Basilicata è una regione che politicamente non conta, non ha potere contrattuale e quindi alla lunga anche la redazione di Potenza potrebbe saltare, la chiusura della redazione della Gazzetta segue a quella di qualche anno fa della Nuova Basilicata e sul campo resterà Il Quotidiano del Sud, che ha le sue problematiche. La chiusura di un quotidiano importante come La Gazzetta lascia senza parole. Oggi sul caso c’è e vige silenzio ma attenzione, guardiamoci intorno in maniera sempre più preoccupata, per quello che nel medio termine potrebbe accadere ad altre realtà, e non solo editoriali, come azienducce private e Istituzioni Statali dopo il 2019. I giornalisti dovranno andare a Potenza e in subordine, passare al telelavoro da casa nelle forme disposte e concordate dalla società. Posti di lavoro salvi? Chiacchiere, per l’Ugl è una vera truffa al territorio, di fatto scompare una redazione, un punto di riferimento per cittadini, lettori, istituzioni. Oggi i datori di lavoro sono abituati a prendere decisioni unilaterali è ciò è colpa anche del sindacato perché – spiega Giordano – più delle volte e spesso come succede nel materano, il sindacato si divide su posizioni di natura non di confronto ma di grandezza: ‘con quel o con questo sindacato io non discuto’, e le aziende ne approfittano. Così non ti danno margini di trattative, non ti considerano per nulla. Chiudere ‘’La Gazzetta del Mezzogiorno’’ rappresenta un duro colpo alla libertà di stampa, attaccata anche nel nostro Paese come altrove per ‘non toccare i manovratori’ del Potere, tutti protesi a fare a meno del ruolo di intermediazione dei giornalisti nella confezione della notizia, dell’analisi dei fatti e della verità. Meglio i social, un tweet diretto al cittadino fatto di slogan, di contraddizioni e di parole e promesse che nessuno si premura di verificare. La chiusura della redazione si aggiunge alla continua desertificazione del territorio, ennesima spoliazione di funzioni, servizi su Matera e nella sua nel solco di quella politica accentratrice: la politica materana ha avuto il coraggio di farsi scippare enti come la Regione, la grande realtà nazionale che avevamo come la Banca d’Italia, e poi società di gas, telefonia e via elencando. Squallido, ma è così. Si piange domani, ci si accorge di quello che si è perso quando non c’è più. Rimarranno soddisfatti coloro che oggi fanno finta di nulla, finiti alla catena del padrone di turno o dei giochi di potere della prossima campagna elettorale. L’Ugl – conclude il segretario Giordano – esprime solidarietà ai giornalisti della Gazzetta, esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai lavoratori che per anni hanno fatto enormi sacrifici e che ora si trovano ad essere mortificati e scippati della loro redazione a Matera. I materani, soprattutto i poteri forti decisionali sul destino del territorio e che sono abituati al protagonismo, all’esibizionismo fine a sé stesso per dire che ‘’ va tutto bene e non perdiamo di vista l’obiettivo…’’ dove sono? E’ la Matera, la provincia che non ci è mai piaciuta, quella delle mani libere, che tace per ovvi motivi. Oramai siamo abituati a sentirci dire:”E’ tutt’appost”.