Gianluca Rospi, deputato del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, commenta la chiusura della redazione di Matera de “La Gazzetta del Mezzogiorno”: “Decisione incomprensibile e miope”. Di seguito la nota integrale.
Apprendo con stupore della prossima chiusura della redazione di Matera de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, una decisione che, come rimarcato da FNSI e Assostama, appare incomprensibile e miope, perchè in controtendenza rispetto agli indicatori di mercato. E’inconcepibile che, dopo più di 50 anni, una redazione da sempre formata da professionisti del settore, profondi conoscitori del nostro territorio ed autentico punto di riferimento, possa chiudere i battenti, pur dando la possibilità ai dipendenti di portare avanti la propria collaborazione con il quotidiano trasferendosi a Potenza o lavorando da casa. Una scelta editoriale fuori ruolo e tra l’altro unilaterale, senza possibilità di trattativa e non guardando, inoltre, a quelle che sarebbero le opportunità di Matera 2019, con la Fondazione che avrebbe investito, e non poco, in comunicazione. In una città che si appresta a diventare sempre più internazionale si rischia di non “garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione” (sentenza della Corte Costituzionale n. 420 del 7 dicembre 1994). Sono al fianco dei lavoratori e mi adopererò, nell’ambito delle mie prerogative, per far sì che Matera non venga depredata di uno dei suoi patrimoni più preziosi: il diritto alla cultura. E porterò all’attenzione del Governo la situazione generale di Matera 2019, perché è fondamentale ora un cambio di rotta: la “cultura” sembra scappare dalla città per negligenza della classe politica. Anche nella Città dei Sassi il pluralismo e la libertà d’informazione devono confermarsi cardini della democrazia.
I consiglieri comunali Rocco Buccico, Marco D’Andrea, Daniele Fragasso, Paolo Manicone e Antonio Sansone in una nota congiunta hanno inviato alla nostra redazione una nota dopo aver appreso la notizia della chiusura della redazione di Matera della Gazzetta del Mezzogiorno a partire dall’1 agosto 2018. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Apprendiamo con sorpresa, ma anche con preoccupazione, la decisione da parte della Gazzetta del Mezzogiorno di chiudere la redazione cittadina, dopo oltre 50 anni di attività, delocalizzandola a Potenza.
E’ l’ennesimo depauperamento che la nostra ci ttà subisce dopo Banca d’Italia, uffici regionali, Telecom, Italgas, Enel.
Delocalizzazioni o chiusure, avvenute nel tempo, dettate da una razionalizzazione esasperata dei costi senza però aver mai pensato minimamente a quello che a livello operativo e occupazionale provocava e provocherà in futuro.
Sarebbe troppo banale evidenziare che proprio a ridosso di un evento così importante in cui Matera sarà impegnata nel 2019questa decisione sia la meno opportuna.
Si è già detto che dal prossimo 1 agosto partirà il telelavoro e che,con ogni probabilità, sarà esteso a tutte le redazioni decentrate della testata.
Pur non essendoci – per adesso – tagli occupazionali, riduzione di retribuzione e pur conservando la foliazione, non possiamo non rimarcare che con la cancellazione della redazione cittadina verrà meno il fondamentale e utilissimo dialogo diretto tra redattori e la comunità.
Nonostante la crisi della carta stampata, che sta costringendo gli editori a nuovi assetti e ripensamenti, riteniamo fondamentale la conservazione di un luogo fisico, quale è la redazione di un giornale, che consenta un rapporto costante tra la città e i professionisti della carta stampata per testimoniare al meglio la vita di una comunità.
Chiediamo che venga rivalutata, dai vertici del giornale, la decisione annunciata per poter permettere ai redattori locali di continuare a condividere uno spazio fisico, peroffrire un servizio di qualità alla nostra città e al territorio.