La pubblicazione sul portale regionale dei ventiquattro percorsi della transumanza rappresenta un ulteriore importante spunto al lavoro di proposta che è emerso nell’incontro di sabato scorso sul tema dei tratturi tenuto presso l’Hotel Palace di Matera e organizzato dal Rotary Club di Matera, con la presenza dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Matera. Nel corso dei lavori, introdotti dai Presidenti del RC Matera Franco Potenza, RC Foggia U. Giordano, Luciano Magaldi e RC Venosa, Antonella Vinciguerra, si è formalizzato il gemellaggio tra i suddetti Club, alla presenza degli Assistenti del Governatore del Rotary International D2120, Antonio Braia e Antonio Stango, dei Presidenti dei rispettivi Club giovanili Interact, Claudia Braia, Francesco Nigri e Carlotta Rella e del Presidente dell’Ordine Carmine Cocca. Nel corso della relazione, il Presidente Cocca ha evidenziato l’importanza rivestita dai tratturi nel passato i quali erano essenziali sia per garantire gli scambi commerciali che per la sussistenza del bestiame che, attraverso la transumanza, riusciva a trovare la necessaria risorsa alimentare per sopravvivere e produrre. Erano tempi, ha continuato Cocca, in cui non era immaginabile alcuna tipologia di agricoltura o zootecnìa intensiva e i tratturi hanno “unito” economie, realtà e contesti produttivi che spaziavano dall’Abruzzo alla nostra Basilicata trovando una matrice comune che storicamente spesso si ricongiungeva nel tavoliere delle puglie. Tale contesto ha permesso importanti scambi di esperienze passate che oggi il Rotary, con l’ausilio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Matera, ha voluto riportare alla memoria in occasione del gemellaggio tra le tre diverse realtà di Matera, Venosa e Foggia che, nel corso dell’incontro, hanno evidenziato il “tratto comune” in quanto unite da tratturi importanti e oggi assolutamente da rivalutare. A margine del gemellaggio, si è ritenuto auspicabile l’adozione di un tratturo modello per proporre le necessarie e urgenti misure di recupero essenziali a salvaguardare risorse che non possono solo appartenere alla memoria ma devono rappresentare il presente e il futuro del nostro territorio con le opportune forme di rivalutazione già esistenti nelle realtà più evolute.
Giu 14