“Piani di sviluppo industriale attraverso Pacchetti integrati agevolativi (Mini Pia)” ; “Impresa artigiana innovativa”; “La piccola distribuzione in marcia verso l’innovazione”: sono i tre avvisi pubblici della Regione Basilicata – con risorse complessive di 35 milioni di euro – presentati oggi a Potenza, nella sala Verrastro del palazzo della giunta regionale, nel corso di un incontro con i giornalisti alla presenza del governatore lucano, Marcello Pittella e dell’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Roberto Cifarelli. Sono intervenuti, tra gli altri, il dirigente generale del Dipartimento, Donato Viggiano ed il funzionario di alta professionalità Giusy Lovecchio, ma anche rappresentanti delle organizzazioni di categoria. Le domande per i tre avvisi dovranno essere presentate in via telematica: per i mini Pia dal 1° luglio alle ore 20 del 10 ottobre 2018, mentre per gli altri due dalle ore 8 del 1° settembre alle ore 18,00 del 31 ottobre 2018. Il primo bando ha lo scopo di “definire le procedure attuative per la selezione di piani di sviluppo industriale attraverso lo strumento di incentivazione dei Pia (Pacchetti integrati di agevolazione) finalizzati al rafforzamento delle imprese esistenti e alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali”. Le risorse a disposizione ammontano a 27 milioni di euro (nell’ambito del Po Fesr 2014-2020), per attività da avviare nei settori di aerospazio, automotive, bioeconomia, energia, industria culturale e creativa. L’importo minimo dei progetti da candidare deve essere di un milione di euro per le nuove iniziative, di 500 mila euro per gli investimenti di ampliamento o di diversificazione, mentre il contributo massimo concedibile non può superare l’importo di 1,5 milioni di euro (salvo alcune eccezioni indicate nell’avviso). Quattro milioni di euro sono stati individuati invece per il bando sull’artigianato, che ha l’intento di “sostenere la competitività delle imprese artigiane promuovendone gli investimenti in innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale e favorendone il ricambio generazionale”. Sono ammissibili progetti di importo pari o superiore a 10 mila euro, l’intensità massima dell’aiuto è pari al 50 per cento dei costi ammessi, mentre il contributo concedibile non potrà superare i 20 mila euro. Sono quattro, i milioni di euro messi a disposizione anche per il terzo bando, relativo al commercio: l’obiettivo è quello di “concedere aiuti nella forma di contributo finalizzati al rilancio delle attività commerciali, soprattutto nei centri storici, promuovendone gli investimenti in innovazione di prodotto, processo, organizzativa”. I settori di attività sono numerosissimi, dai supermercati al commercio al dettaglio di ogni tipo di merce. L’intensità di aiuto è pari al 50 per cento dei costi ammessi sia relativi agli investimenti in beni strumentali sia alla gestione, mentre la somma massima concessa non può superare i 20 mila euro. “Si tratta – ha detto l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Roberto Cifarelli – di avvisi pubblici che erano molto attesi, soprattutto per quel che riguarda l’artigianato ed il commercio. Parliamo di settori particolarmente importanti nell’economia lucana. Sono 10.500 circa, le imprese iscritte nell’albo degli artigiani: 7mila nella provincia di Potenza, 3.500 in quella di Matera. Abbiamo messo a disposizione per gli avvisi su artigianato e commercio, 4 milioni di euro per ciascuno, a valere sulle risorse recuperate dalla ex card carburante per attività di sviluppo. Il terzo bando, quello relativo ai Mini Pia – ha detto ancora – è stato pubblicato invece per dare un’occasione anche alle piccole e medie imprese che non avevano potuto aderire al precedente avviso sui Pia, del 2015, mettendo a disposizione 27 milioni di euro. Immaginiamo che ci sarà una importante partecipazione, anche perché esiste una grande propensione all’investimento: se sarà necessario individueremo altre risorse”. “Non v’è dubbio – ha detto il governatore lucano, Marcello Pittella – che vi sia una crisi nei settori del commercio e dell’artigianato, in tutta Italia e non solo in Basilicata: dobbiamo fare il possibile per rendere più competitivo un comparto che spesso è di nicchia, ma che contribuisce al sostentamento di intere famiglie. Il nostro – ha messo in chiaro – è un tentativo che ha la presunzione di lanciare una scommessa, per capire se attraverso questo stimolo e questo supporto il mondo del commercio e dell’artigianato possa confermare il fermento che lo anima e magari anche migliorarlo. L’intento è quello di generare opportunità ed occupazione”.
Santino Druda