Il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri ha incontrato stamane in Comune, presenti anche gli assessori Paola D’Antonio e Mariangela Liantonio, S.E. Abdelhamid Senouci Bereksi Ambasciatore di Algeria in Italia e S.E. Murat Salim Esenli Ambasciatore della Turchia in Italia. Il motivo della loro presenza nella città dei Sassi è legato alla cerimonia di apertura della ventiseiesima edizione di “Minibasket in Piazza” alla quale partecipano due squadre algerine e una squadra turca.
Entrambi si sono detti entusiasti della spettacolarità e unicità di Matera. L’Ambasciatore turco, in particolare, ha trovato assonanze con cittadine della propria terra d’origine che si articolano intorno a una formazione rocciosa come Matera. Proprio questo passaggio ha permesso al Sindaco de Ruggieri di esprimere una proposta che ha trovato benevolo accoglimento nei due illustri ospiti e disponibilità assoluta. <<Il mio progetto nel quale vi voglio coinvolgere – ha esordito il Primo Cittadino – è di arte scultorea contemporanea in grotta, in una grande mostra da realizzarsi qui a Matera per il 2019, ma con un messaggio ben specifico: riunire attraverso l’arte, Cristiani, Israeliti e Islamici. L’ambizione è quella di essere l’altra faccia di Assisi. Ad Assisi l’incontro spirituale. A Matera l’incontro culturale attraverso la scultura>>.
La proposta ha accolto la immediata disponibilità dei due ambasciatori che nei prossimi giorni verranno ricontattati sul progetto da una lettera ufficiale del Sindaco di Matera. È altresì previsto un incontro a Roma per gettare le basi organizzative. L’Ambasciatore di Algeria si è mostrato visibilmente convinto dell’operazione, tanto da fornire il nome dell’artista suo conterraneo che vive in Italia e precisamente a Carrara, Smail Zizi, specializzato in sculture di marmo e di bronzo.
Vedendo l’entusiasmo degli illustri ospiti, il Sindaco ha rimarcato la storicità e l’unicità di Matera che dovrà ospitare la mostra, ripercorrendo il progetto del grande Parco della Storia dell’Uomo e ricordando ai presenti quegli ottomila anni di storia ininterrotta che rendono universale il sito. Ha poi chiuso l’incontro, dopo lo scambio dei doni, con questa affermazione: <<Questo è un progetto di ecumenismo attraverso l’arte, con noi tutti, figli di Abramo, che ci ritroveremo insieme a dialogare attraverso la creatività plastica del nostro tempo>>.