“All’indifferenza e all’arroganza che il Governo regionale ancora mostra rispetto all’impoverimento ed al degrado che sta investendo la Provincia di Matera, bisogna rispondere invertendo le tendenze in atto ed affermare il diritto al lavoro, alla formazione, alla sicurezza, alla salute:nel territorio materano una famiglia su 4 vive in situazione di disagio economico e un giovane su 4 è un cosiddetto ‘Neet’, cioè non è né lavoratore né studente: è il suono di campanello d’allarme che và analizzato attentamente dove sicuramente si nasconde un lato sociale preoccupante”.
Lo afferma Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera per il quale, “parliamo di una provincia avvolta tra spopolamento e povertà, appartenente alla Basilicata, governata da 20 anni dal centro sinistra, che è stata ridotta a l’isola infelice del Mezzogiorno, frutto di uno scenario drammatico che se si incrocia di pari passo con i dati sulla povertà in un’emergenza che riguarda 35mila famiglie lucane: nuclei materani al lastrico, l’agricoltura in ginocchio mentre – prosegue Giordano – recriminiamo forte che non c’è tempo da perdere. La provincia di Matera ha bisogno di scelte urgenti per favorire una fase di crescita e di sviluppo, ed è dovere di tutti favorirle. Il territorio non sfugge al destino che sta attraversando tutta la Regione. Il settore industriale è fortemente indebolito dalla crisi, il fenomeno – aggiunge il segretario Ugl – non ha riguardato solo le piccole e piccolissime aziende, ma anche aziende medie. Per tali ragioni l’Ugl rivendica una politica di coordinamento e integrazione delle risorse finalizzata a creare lavoro ed a difendere il lavoro che c’è. I partiti che si riconoscono nel centro destra, facciano tutti responsabilmente un passo indietro, si parlino svisceratamente trovando e individuando un possibile candidato Presidente della Regione ideale, ben voluto dai cittadini e capace di saper amministrare la Basilicata. Mai come ora, il materano non ha bisogno d’interventi estemporanei di sapore elettoralistico (come stà avvenendo con l’evento Matera 2019) che creano solo nuove forme di precariato, è necessario che la spesa si concentri su progetti e produca lavoro buono. Il turismo da Matera a tutta la fascia ionica-metapontina è morto, non c’è stato un minimo di programmazione regionale. Si è badato solo a vendere il prodotto Capodanno Rai nei paesi potentini, incuranti di una fascia materana che è trainante per la regione. Registriamo che, ancora a tutti i primi 5 mesi del 2018, migliaia di famiglie materane continuano a vivere senza alcun reddito, la disoccupazione ha raggiunto cifre agghiaccianti: occorre risollevare l’economia contrastando seriamente l’evasione fiscale, garantendo il credito alla piccola e media impresa fermando lo ‘strozzinaggio’ delle banche e allargare gli ammortizzatori sociali a coloro che hanno perso il posto di lavoro. Chi si ravvede in un progetto politico vincente di centro desta si svegli, esca dal ‘letargo’ e si candidi a voler contribuire al cambiamento della regione senza aspettare l’ultimo istante. Se così fosse, consegneremmo per altri 5 anni la governance gestionale fallimentare della Basilicata ancora alla sinistra. L’apporto politico-sindacale dell’Ugl – conclude Giordano – sarà come al solito forte e determinato programmando per il futuro anche iniziative di carattere locale e provinciale”.