Con il termine Ironman 70.3, o Half Ironman (in italiano mezzo Ironman) – spiega Angelo Rubino delegato FITRI Basilicata – si intende una disciplina sportiva ad alto contenuto fisico. Tale disciplina è una variante del triathlon (nuoto, bici e corsa) con distanze più lunghe rispetto al triathlon classico o olimpico, che sono la metà rispetto all’Ironman. Difatti le tre frazioni sono così divise: 1,9 km di nuoto (1,2 miglia), 90 km in bicicletta (56 miglia) e 21,097 km di corsa, mezza maratona (13,1 miglia).
La definizione di Ironman 70.3 è il risultato dalla somma delle tre distanze in miglia terrestri (1,2 + 56 + 13,1 = 70.3). Dal 2011 l’edizione italiana dell’Ironman 70.3 si svolge nella città di Pescara, sul mare Adriatico, scelta per le caratteristiche del territorio, per la possibilità di costruire una competizione che parta dal mare, prosegua verso i monti e termini nel centro della città
Questo è il commento dell’atleta Emanuele Andrisani: “Pescara può essere riassunto con tre parole: sole, caldo e umidità. È stato molto difficile ma comunque fantastico. La frazione nuoto è andata meglio delle aspettative. Infatti grazie al rolling start ( 2 atleti ogni 5 secondi), non c’era lotta per la posizione in acqua e il mare piatto ha permesso di non perdere la giusta trattoria. Il percorso in bici è stato senza grosse difficoltà con una altimetria nettamente inferiore rispetto al Challenge di Riccione del mese scorso. Chiusa in poco più di 3 ore. La frazione corsa è stata la più faticosa non tanto perché l’ultima ma per il caldo. Correre 21 chilometri a mezzogiorno con circa 30 gradi è stato devastante. Il caldo e l’umidità erano talmente elevati che ai ristori distribuivano anche bicchieri di ghiaccio per cercare di dare sollievo agli atleti accaldati. Questa è stata la mia terza gara sulla distanza del triathlon medio, la prima nel circuito Ironman: mi sono avvicinato a questo appuntamento con maggiore consapevolezza (dei miei limiti e delle mie possibilità) e aspettative realistiche.
A differenza dell’esordio dello scorso anno a Rimini, questa volta a Pescara ho provato meno ansia (anche se so bene che in questo tipo di gare c’è sempre la possibilità di un imprevisto).
Questo stato d’animo più rilassato mi ha permesso di assaporare ogni momento della gara, dall’attesa della partenza davanti all’acqua con la muta indossata, fino alla quiete durante la frazione di ciclismo; la corsa, per via del caldo, è stata sicuramente la frazione più sofferta, ma allo stesso tempo vissuta con la consapevolezza che da lì a breve avrei vissuto la gioia del traguardo (e quella di abbracciare la mia famiglia all’arrivo). Prossima sfida del triatleta lucano sarà il 23 settembre in occasione della gara più lunga di triathlon, l’Ironman che si disputerà in Italia a Cervia in provincia di Ravenna.
Giu 20