Il presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero è stato nominato coordinatore del gruppo di lavoro sulle politiche del territorio e coesione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
Lo ha deciso l’Assemblea plenaria dell’organismo, che si è riunita oggi a L’Aquila. Santarsiero ha espresso “soddisfazione” per l’incarico che gli è stato attribuito ed ha ringraziato la coordinatrice della Conferenza Rosetta D’Amelio (presidente del Consiglio regionale della Campania), evidenziando che “le politiche urbanistiche e quelle della tutela del territorio rappresentano uno dei settori principali delle politiche regionali dove è necessario sviluppare azioni particolarmente incisive e chiedere al governo interventi di adeguamento normativo soprattutto nel settore urbanistico dove manca una legge quadro e la normativa è sostanzialmente ferma ad una legge del 1942, del tutto inadeguata e causa di varie distorsioni a partire dai danni causati nel nostro paese della rendita fondiaria.Analogamente sarà importante per le Regioni non solo difendere le politiche di coesione ma anche seguirne attentamente l’iter di definizione dei regolamenti per il prossimo ciclo di programmazione 2021-2027”.
Nell’incontro “è stato approvato anche un importante documento sulle calamità naturali”, dove proprio su sollecitazione del presidente Santarsiero è stata inserita la richiesta al governo nazionale e alla comunità europea di definire “adeguate politiche per la riqualificazione sismica del patrimonio abitativo”.
In ultimo, a margine dei lavori della conferenza, i presidenti dei consigli regionali di Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise e Puglia hanno firmato un importante protocollo di intesa finalizzato a “promuovere, tutelare, valorizzare e preservare il patrimonio, comune alle sei regioni, della transumanza e dei tratturi”, che per Santarsiero “è uno strumento importante per valorizzare un patrimonio unico di grande potenzialità per la riscoperta e lo sviluppo dei territori. In Basilicata, forte della tradizione della transumanza e ricca dei relativi tratturi, sarà l’occasione per rafforzare le politiche di turismo rurale e di salvaguardia del territorio”.In ordine ai tratturi è stata avviata la procedura di riconoscimento di patrimonio universale da parte dell’Unesco.