Si dà conto dell’attività ispettiva denominata “operazione Bancarella” realizzata dall’Ispettorato del Lavoro con squadre multiple che hanno operato nel delicato settore del “commercio ambulante”.
In particolare si sono esplicate attività di contrasto al lavoro nero e irregolare presente tra gli esercenti operanti nel mercato settimanale che si svolge regolarmente nella città di Matera.
La quasi totalità dei titolari dei banchi commerciali di natura ambulante e delle relative attività, che operano sulle piazze Lucane, frequentemente provengono dalle Regioni limitrofe della Campania, Puglia e Calabria dove la vastità dei territori e densità delle imprese riducono evidentemente la frequenza ispettiva.
Detta azione, portata a compimento con notevole grado di difficoltà e rischio, per la particolare animosità riscontrata e dimostrata dagli operatori commerciali, nei confronti degli ispettori ed ispettrici, ha prodotto comunque un importante risultato.
Su quattro esercenti verificati contemporaneamente e controllate le posizioni di una dozzina di lavoratori, sono scaturite le sospensioni di due attività in quanto occupavano ben cinque lavoratori al nero.
Questo genere di controlli, per i risultati che ci si attende di ottenere, continueranno nel periodo estivo nei maggiori comuni della regione anche al fine di tutelare la leale concorrenza e gli operatori salubri, in regola con le norme di legge.
Si segnala, inoltre, una diversa azione di contrasto al lavoro nero e irregolare, svolta sempre dall’Ispettorato del lavoro, in particolare portata a segno congiuntamente dai militari CC dei NAS, comandati dal Capitano Marra, unitamente ai Carabinieri dei Nil dell’ITL di Potenza e Matera, attività nella città di Policoro avente come obiettivo la ristorazione etnica da asporto.
L’attività di controllo ha prodotto il riscontro dell’impiego di tre lavoratori completamente al nero e sconosciuti quindi alla PA che ha indotto alla conseguente sospensione imprenditoriale.
Nello stesso esercizio sono state riscontrate, dai Carabinieri dei Nas, gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. I militari delle due specialità avvalendosi altresì del rappresentante dell’ Azienda Sanitaria di Matera procedevano alla momentanea chiusura dell’attività di somministrazione elevando complessivamente sanzioni per illeciti amministrativi pari a 12.000 euro.