La Conferenza delle Regioni ottiene l’assenso del Ministero al nuovo criterio. Il Presidente Vito De Filippo: “Decisione di buonsenso, ma a volte anche il buonsenso è una conquista”
“Abbiamo fatto un passo avanti per salvaguardare la presenza delle scuole nei centri minori, e questo è un ulteriore ritorno di un vento che è cambiato”. E’ con soddisfazione che il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo commenta il risultato raggiunto dalla Conferenza delle Regioni in materia di dimensionamento scolastico, con il Ministero dell’Istruzione che accetta che il criterio dei valori limite di alunni per mantenere in vita le scuole sia in un certo senso “regionalizzato”, ossia sia possibile prevedere deroghe in alcune situazioni di particolare svantaggio, a patto di avere compensazioni di dimensioni nei centri maggiori che garantiscano il rispetto dei valori medi a livello regionale.
“Nello spirito del modello cooperativo del rapporto Ministero, regioni, Enti Locali che si intende promuovere nella definizione dell’offerta formativo sul territorio – spiega il direttore generale per il personale scolastico del Ministero, Luciano Chiappetta – in fase di prima attuazione della norma in argomento sulla costituzione degli istituti comprensivi si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioeconomiche e legate alla ‘storia del territorio’, purchè vengano comunque rispettati i parametri numerici previsti dalla legge, intesi come media regionale di riferimento”. Lo stesso direttore ha anche comunicato lo slittamento dei termini dal 31 dicembre al 31 gennaio.
La decisione comunicata dal ministero fa seguito ad una richiesta in tal senso avanzato nello scorso ottobre dalla Conferenza delle Regioni. “La risposta, fortunatamente – ha osservato De Filippo – è arrivata ora, ed è accompagnata da una proroga dei termini che consentirà di affiancare una ulteriore fase di confronto e riflessione al buon lavoro che già hanno saputo fare le Province pur in assenza di queste nuove aperture giunte dal Ministero. Quello che, come Regioni, avevamo proposto era un criterio di buonsenso, ma anche le decisioni di buonsenso, a volte, sono conquiste”:
Scuola; Mastrosimone: Novità su dimensionamento frutto di lavoro Regioni
Per l’assessore “in questo modo possiamo effettivamente fare dell’istituzione scolastica una realtà tagliata a misura di territorio, evitando le rigidità di un sistema imposto dall’alto”
“Il lungo lavoro che la Regione Basilicata ha condotto sul tema del dimensionamento scolastico, insieme ad altre Regioni, finalmente ha dato frutto. In questo modo possiamo effettivamente fare dell’istituzione scolastica una realtà tagliata a misura di territorio, evitando le rigidità di un sistema imposto dall’alto voluto con la, oramai, passata interpretazione delle norme”. Tira un sospiro di sollievo l‘assessore regionale alla pubblica Istruzione, Rosa Mastrosimone, dopo la comunicazione dal parte del Ministero che i livelli minimi di alunni per scuola possono essere intesi come valore medio regionale per contemperare le necessarie deroghe in favore dei piccoli centri. “Il senso di responsabilità istituzionale – ha continuato Mastrosimone – ci ha portati a lavorare per essere pronti ad applicare una normativa che non condividevamo, mentre, parallelamente, lavoravamo per ottenerne una modifica sostanziale con l’interpretazione ora giunta. Un risultato che va ascritto alla tenacia delle Regioni e a quella che sembra un nuovo clima di disponibilità che si avverte a Roma”.