Per dare “voce” e rappresentanza alla voglia di sicurezza che il 1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia presentato ieri dal Censis condensa in un dato (il 39% degli italiani è favorevole all’introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un’arma da fuoco per la difesa personale) è nata nel Paese in pochi mesi una “nuova Italia” di cittadini, direttamente impegnati e senza deleghe in bianco per nessuno, per la sicurezza delle città, la legalità, la tutela della propria casa o del proprio negozio. A sostenerlo è Aldo Di Giacomo, presidente del Movimento “Una Nuova Italia”, nonché segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) commentando i dati del Rapporto Censis più significativi: licenze per porto d’armi in aumento del 13,8% in un anno; le Forze dell’ordine diminuiscono e invecchiano (86.000 agenti under 45 in meno dal 2008). E gli italiani si blindano con inferriate e sistemi d’allarme. La filiera della sicurezza può contare su 1.600 imprese di vigilanza privata con 64.000 professionisti
“Noi – aggiunge Di Giacomo – siamo partiti dall’emergenza sicurezza molto sentita dai cittadini che ci chiedono di intensificare il nostro impegno perché la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla “modifica delle norme disciplinanti la violazione di domicilio e la legittima difesa”, per la quale abbiamo contribuito a raccogliere circa 2 milioni 300 mila firme in tutta Italia è stata volutamente insabbiata alle Camere nella precedente legislatura. Tre le nostre richieste principali: aumento delle pene da 2 a 6 anni per violazione di domicilio; nessun risarcimento a chi viene a rubare a casa nostra in caso di difesa; nessun reato e nessuna condanna per chi si difende a casa propria da ladri e delinquenti.
E’ con piacere che registriamo come primo commento del Ministro dell’Interno Salvini al Rapporto Censis l’impegno ad affrontare rapidamente la riforma della legittima difesa. E’ impensabile che i cittadini siano lasciati soli a difendersi e soprattutto se vivono in case più isolate dai centri abitati a dotarsi di sistemi di vigilanza che, come dimostrano purtroppo i numerosi casi di rapine e furti, non sono adeguati per la protezione di familiari e dei beni di famiglia.
Ma – conclude Di Giacomo – la nostra va chiarito non è una proposta del tipo “sceriffo fai da te” e tanto meno “pistola facile a tutti”; essa è essenzialmente un forte deterrente nei confronti dei malviventi che devono capire a cosa vanno incontro nella violazione del domicilio.E non basta certamente il rilascio di più licenze di porto d’arma se poi la stessa arma non si può usare se non, come impone l’attuale legge, in caso di “pericolo imminente” .