A distanza di 25 giorni dall’interruzione dello sciopero della fame e dopo un’interlocuzione con il sindaco De Ruggieri alla quale non è seguita una risposta alla sua richiesta, positiva o negativa, il materano Mario Scalcione ha deciso di riprendere dal 27 giugno scorso lo sciopero della fame davanti al Comune di Matera. Le motivazioni di questo sciopero sono collegate ad una richiesta e di trasparenza sulle sub-concessioni di locali nei Sassi di Matera e per la trasparenza sui beni confiscati. “Lo sciopero della fame – dichiara Mario Scalcione – andrà avanti questa volta ad oltranza, fino a quando avrò le forze per resistere dal punto di vista fisico.
Ci tengo a precisare che rispetto all’anno scorso in cui ho deciso di manifestare con striscioni esposti nei Sassi di Matera anche disturbando la processione dei Pastori della festa della Bruna quest’anno ho preferito avviare uno sciopero della fame per rispettare la Madonna della Bruna, patrona della città di Matera. La violenza la lascio a quei signori nascosti nelle istituzioni, che tra qualche giorno vedremo tutti tra le prime file alla processione alla Madonna carichi della loro ipocrisia. Questa volta ho preferito una protesta più silenziosa ma che spero possa essere ancora più efficace per risvegliare le coscienze degli amministratori e dei cittadini di Matera”.
Michele Capolupo
Nella foto Mario Scalcione in protesta davanti al Comune di Matera