Giovedì 5 luglio 2018 alle ore 19 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera sarà presentato il libro “I Commerci – Le Arti – Le industrie – La presenza della Provincia di Basilicata alla Esposizione Internazionale di Milano del 1906” di Gianni Maragno. Edizioni Setac di Pisticci.
Il libro vuole promuovere la conoscenza della storia in Basilicata. E’ sorretto da un rodato impianto metodologico e stimolato da una consapevole curiosità, sottopone – quasi quotidianamente – a una meticolosa e non distratta selezione i fondi degli archivi pubblici e privati, non soltanto di Potenza e Matera, raccogliendo una messe considerevole di documenti e testimonianze; si tratta, inizialmente, di materiali di epoche diverse e riguardanti vicende e individui con funzioni e capacità differenti, ma legati dal comune destino di appartenere a una Terra amara eppure ricca di risorse.
L’essersi accostato con anni di faticoso tirocinio di studi al susseguirsi degli eventi, la competenza
nella consultazione di carte a volte illeggibili, la loro trascrizione e interpretazione, gli consentono,
però, di ricostruire gli offuscati itinerari di una storia dimenticata o sconosciuta, restituendo, con precisione e rispetto, i contorni di luoghi e volti di uomini e donne che hanno scandito la quotidianità delle nostre contrade nell’arco di molti decenni.
Così è accaduto in merito alla accurata ricostruzione della vicenda umana del Monaco Bianco [Luigi Loperfido 1878-1959], controversa ma interessante figura di apostolo del protestantesimo a Matera ai primi del Novecento, e anticipatore passionale di ideali libertari e sociali, difensore di umili e oppressi con intuizioni innovative in campo economico e sociale (L’anarchia estetica. Il Monaco Bianco storia di un rivoluzionario mancato, Potenza, Editricermes, 2011); come pure, recuperando con scrupolo e dedizione i documenti inesplorati e oramai sperduti, relativi a un incidente ferroviario accaduto a Grassano a ridosso della conquistata unità nazionale e dell’avvio del processo di connessione delle diverse aree della Penisola, con le infrastrutture ferroviarie, nevralgiche per un effettivo e duraturo sviluppo (Il treno del bel canto. Il disastro ferroviario di Grassano del 1888, Pisticci, Setac, 2016).
Proprio a seguito delle ricerche d’archivio condotte per ricostruire dinamiche e conseguenze del tragico deragliamento di Grassano, in cui persero la vita alcuni imprenditori lucani che rientravano
da Napoli, si è sviluppato il primo nucleo di indagini, che hanno fatto emergere un panorama di informazioni relative alla partecipazione della Basilicata alla Esposizione Internazionale di Milano nel 1906.
Erano gli anni di inizio secolo, quelli del viaggio di Zanardelli che visitò la Basilicata e fece approvare una legge specifica per lenire le piaghe di un territorio fragile e dissestato, povero di infrastrutture e spesso soggetto a fenomeni atmosferici assai negativi.
Con quell’intento il Governo nel 1905 aveva istituito il Commissariato Civile della Basilicata, una Provincia, che – si ricordi –, già allora era terra di emigrazione.
Quando, nel 1906, fu annunciato il progetto per l’allestimento della Campionaria milanese, il Commissario Civile, Cav. Giuseppe Gatti, con lungimiranza e meritori provvedimenti, volle cogliere questa opportunità per procurare spazi agli operatori lucani, con l’auspicato proposito di vederne aumentare le capacità commerciali a livello nazionale ed internazionale.
Era un auspicio, ma testimoniò anche l’intenzione, non sempre consapevole e convinta, di non lasciarsi escludere dal conseguimento di un obiettivo che, dopo la rivoluzione industriale, avviata nel XVIII secolo in Inghilterra, era divenuto fondamentale e ineludibile in diversi Paesi: si organizzavano, pertanto, mostre e iniziative volte a diffondere la conoscenza di novità tecnologiche, nuovi processi produttivi, con le numerose e differenziate ricadute in ambito industriale e agricolo.
L’Esposizione meneghina suscitò interesse partecipativo da molti Paesi Europei, come anche dalla
gran parte delle Regioni d’Italia, probabilmente proprio sulla ondata coinvolgente di ottimizzare i frutti dell’inarrestabile sconvolgimento industriale.
Da questo entusiasmante scenario prende le mosse il lavoro di Gianni Maragno, che, avvalendosi di preziosi documenti d’epoca, descrive le fasi preparatorie della Manifestazione, non trascurando di inserirle convenientemente nel delicato e complesso panorama dei rapporti internazionali del primo Novecento in Europa: si addensavano nembi di guerra, che la ventata di entusiasmo imprenditoriale non riuscì a dissipare.
Si susseguono, così, le sezioni sulle quali è dispiegato il volume: – L’Esposizione Internazionale di
Milano del 1906: modernità e tradizione; – Un rinnovato interesse per la Basilicata; – La Basilicata nella Questione
Meridionale; – La preparazione alla Esposizione; – L’acquisizione delle informazioni; – Il Chiosco della Basilicata; – La competizione; – Le mostre temporanee; – Le Mostre, ognuna intessuta sulla puntuale esibizione di documenti e atti amministrativi, riprodotti per immagine o trascritti fedelmente, e accompagnati dall’immediata e responsabile elencazione del reperimento di ciascuno. Nell’articolato apparato di note, presente quasi in ogni pagina si dà conto anche di interessanti informazioni collegate direttamente all’evento o riguardanti una serie di curiosità circa imprenditori e attività dislocate sul territorio provinciale.
Ne emerge un quadro variegato dell’economia della Basilicata di inizio secolo, con una serie di settori che ritagliano uno spiraglio incoraggiante per quanti vogliano leggervi spunti e incitamento
per la condizione di oggi. Viene evidenziata la prevedibile presenza dei prodotti afferenti al settore
agroalimentare, ma si documenta anche la vivacità e l’impegno di programmazione, ad esempio, per l’industria serica e la bachicoltura con una serie di iniziative ponderate ed efficaci: di questo purtroppo oggi sopravvivono pochissime tracce. Risalta, inoltre, anche la concorrenziale e diffusa produzione nell’ambito dei liquori: molti centri della nostra Regione vantavano stabilimenti per la preparazione di amari, cordiali e numerose altre “bevande spiritose”, come a Laurenzana, dove si affiancavano più ditte specializzate, con lusinghieri riscontri in ambito commerciale.
In questo panorama, il Commissario Gatti, conscio delle numerose difficoltà, principalmente quelle
finanziarie, coinvolse e attivò Comuni, Camera di Commercio, Ministeri e, ovviamente, imprenditori e proprietari di aziende, per organizzare in maniera opportuna la partecipazione della Provincia di Basilicata a Milano, selezionando la più ampia, ma qualificata, presenza e visibilità dei prodotti locali.
Nonostante la sfiducia di non pochi amministratori lucani che lamentavano la scarsa produzione di beni a causa della arretratezza infrastrutturale, dell’emigrazione e delle calamità atmosferiche, notevole fu l’impegno del Commissario, come ben si evince dalla ricca documentazione del testo.
In ogni caso, la risposta dei produttori lucani non mancò e i loro articoli ottennero importanti attestati, riconoscimenti e medaglie.
Prima di concludere questa breve nota di presentazione di un testo sicuramente utile, non solo agli studenti, è importante sottolineare che all’interno della Esposizione del 1906 a Milano fu riservato spazio alle problematiche del Lavoro e della Previdenza per il lavoratore.
In merito, il Direttore del Centro Artigiano di Rionero in Vulture, Antonio Amorosino, nella sua richiesta di partecipazione scrisse al Commissario Gatti “I componenti di questo sodalizio con superba compiacenza desiderano partecipare e dimostrare il frutto del proprio lavoro, della propria economia, la quale se per ogni singolo individuo è insufficiente, moltiplica i suoi effetti benefici ed accresce la sua potenza mercé l’assicurazione … Questa, mediante il Mutuo Soccorso, ha già in Rionero in Vulture assicurato l’operaio contro il rigore dei giorni nei quali può mancare il lavoro, e delle malattie”.
Probabilmente, come sottolinea l’autore, da queste esperienze assicurative derivò la spinta per la
successiva legislazione nazionale. Quando Francesco Saverio Nitti, pochi anni dopo la Manifestazione meneghina, entrò, quale Ministro dell’Agricoltura, dell’Industria e del Commercio nel Governo Giolitti, fu approvata non solo la riforma della legge elettorale con il suffragio universale maschile, ma anche la legge relativa all’INA, l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni.
Ritornando alla confezione tipografica, il volume è corredato da una folta Appendice con la copia diretta o la trascrizione di documenti relativi alle varie fasi riguardanti l’evento, con una sezione fotografica dei padiglioni, marchi e manifesti pubblicitari; spicca la riproduzione completa del numero unico speciale dedicato alla Basilicata nella Rivista per l’Esposizioni, importante vetrina per imprenditori e prodotti delle varie aree della Provincia, arricchita da foto, commenti tecnici e guide ambientali.
In conclusione, un’apprezzamento particolare per l’Autore, che, con assoluto rispetto della situazione che descrive, costantemente accompagna il lettore con l’impegno di fornire non solo elementi di conoscenza ma anche spunti di riflessione rispetto alla realtà odierna. Ci fa comprendere che per il futuro molto dipende dal passato.
E’, inoltre, nel nostro reciproco interesse, attribuiti nel corso del tempo alle varie fonti utilizzate per la stesura del testo, dando, al contrario, il maggior risalto possibile a notizie di carattere storico e letterario e altre notizie che possano suscitare l’interesse del lettore.
Programma
Moderatrice: Lucia Pangaro – Giornalista – Presidente Zonta Matera
Saluti delle autorità presenti
Interventi
Alberico Gentile – Dirigente Prefettura
Achille Spada – Consigliere Regionale
Francesco De Giacomo – Presidente Provincia Matera
Raffaello De Ruggieri – Sindaco di Matera
Raffaella Forte – Dottoressa Scienze Economiche e Bancarie
Interventi dal pubblico – discussione
Conclusioni dell’autore Gianni Maragno