Cgil e Uil, a seguito della mancata apertura del confronto da parte di Confindustria sulla Piattaforma per la Contrattazione Unica di Sito presentata dalle organizzazioni sindacali. e approvata dai lavoratori, nell’ambito dello stato di agitazione messo in campo nei giorni scorsi annunciano le ulteriori iniziative di mobilitazione a partire dallo sciopero di 4 ore davanti al Centro oli di Viggiano per il 5 Luglio 2018 di tutti i lavoratori dell’Indotto ENI.
Cgil e Uil ritengono inaccettabile il mancato rispetto di Confindustria verso i lavoratori, che legittimamente hanno chiesto di discutere delle condizioni di lavoro, di salario, di sicurezza e occupazionali; come è assordante il silenzio della Regione Basilicata, di ENI e di Confindustria rispetto agli impegni assunti con il Protocollo si sito del 2012 e il Protocollo del 6 Agosto 2014.
Le Organizzazioni sindacali e i delegati chiedono l’apertura immediata di un confronto, chiesto ormai da più di un mese, nel quale discutere nel merito le proposte sindacali contenute nella Piattaforma per dare risposte certe ai lavoratori, che con molti sacrifici mandano avanti il Centro Oli garantendo i Profitti per l’ENI e per le Aziende.
Le richieste approvate dai lavoratori sono chiare e attendono risposte:
– trasparenza nei Cambi di Appalto con la garanzia della piena applicazione della Clausola sociale a salvaguardia dell’occupazione;
– definizione dei perimetri contrattuali nel COVA rispetto alle reali attività lavorative per evitare il Dumping contrattuale nei Cambi di appalto con il peggioramento dei diritti e del salario dei lavoratori;
– il rafforzamento della sicurezza e delle misure di sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell’indotto Eni e del Comprensorio rispetto ai rischi reali che l’attività estrattiva produce,
– miglioramento delle condizioni salariali e di lavoro,
Per queste ragioni, vista l’assenza di risposte sono proclamate quattro ore di sciopero dalle 8 alle 12 di giovedì 5 luglio 2018.
Lo sciopero interesserà tutti i lavoratori del centro oli di Viggiano ad esclusione di coloro che sono disciplinati dalle norme relative ai sevizi minimi essenziali.