L’ottimismo della volontà che emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal sindaco De Ruggeri in merito all’iter di bonifica della discarica comunale di Matera, è certamente un approccio basilare e necessario, per sognare e portare avanti quelle spinte culturali e socio economiche, che a partire dal secondo dopoguerra hanno determinato un percorso di progresso materiale e culturale del territorio materano , questo è l’incipit della nota stampa congiunta dei segretari di Matera citta e provinciale del Partito socialista, Raffaele Tantone e Nicola Buonanova.
Ma nel caso specifico,crediamo sia opportuno trattare la vicenda discarica applicando un pizzico di pessimismo della ragione.
Quindi per prima cosa occorre sottolineare, che il problema delle discariche da bonificare riguarda tutta la Basilicata, ed è certamente uno dei settori che ha evidenziato le più grandi carenze della classe dirigente regionale.
Per un decennio abbiamo avuto crisi dei rifiuti cicliche, con tassi di raccolta differenziata ridicoli, come socialisti abbiamo fatto una battaglia politica sull’ambiente, per questo consideriamo una nostra vittoria il fatto che negli ultimi 3 anni la differenziata sia più che raddoppiata, anche grazie ai provvedimenti varati dall’ assessore regionale all’ ambiente che non a caso e’ un socialista.
Certo rimane da approvare il Ddl rifiuti, su cui la maggioranza regionale manifesta un inspiegabile ritardo, mentre invece è questione che incide sulla vita dei cittadini, certamente in misura maggiore rispetto all’ approvazione di una nuova legge elettorale.
Ad ogni modo, per tornare al tema bonifiche, a maggio 2018 la regione ha approvato un provvedimento che stanziava quasi 20 milioni di euro per porre fine alla procedura d’infrazione Ue in corso, e soprattutto perché si trattava di una decina di discariche per la maggior parte chiuse, che in assenza di interventi costituiscono vere e proprie bombe ecologiche.
Fra queste non rientrava la discarica di Matera, perché in pratica le risorse si possono stanziare quando c’è un progetto esecutivo, invece a Matera, a quanto sembra, l’ estrema complessità degli interventi da realizzare ha determinato un allungamento dei tempi.
Eppure anche a maggio vi era un forte ottimismo da parte dell’amministrazione comunale, per cui sembrava tutto risolto e la definizione della progettualità esecutiva sembrava solo una formalità.
Invece l’estrema lentezza e farragginosità che ha caratterizzato la vicenda, ha fatto sì che il progetto venisse presentato dopo ben 60 giorni, proprio l’ultimo giorno utile per l’invio.
Insomma andando avanti così è molto probabile, che dal perverso incrocio fra norme ambientali e quelle relative al procedimento amministrativo, in un vortice di legittimi pareri e contropareri, si continui a produrre ritardi mantenendo intatto il procedimento d’infrazione in essere.
Per tali ragioni, l’idea di nominare un commissario ad acta per la discarica non sembra essere così peregrina.
Inoltre la circostanza per cui la macchina amministrativa comunale abbia carenze di personale ed organizzative, anche per far fronte all’ordinaria amministrazione è cosa risaputa.
Cosichè il Comune è stato già di fatto commissariato, quando si è affidato ad Invitalia il compito di appaltare progettazione e/o realizzazione di alcuni interventi in vista di Matera 2019, fra cui rientrano pure i lavori di bonifica di discarica.
Insomma il commissariamento non è una cosa brutta a prescindere, tra l’ altro la legge regionale del 2015 prevede che sia l’ente comune a chiederlo.
Sul punto vi è l’esperienza del comune di Lauria, che tramite il commissario è riuscito a sbloccare una situazione per certi versi simile a quella di Matera, dov’è stato utile dare pieni poteri ad un soggetto terzo per portare avanti una pratica complessa ed in totale trasparenza.
Questi sono i temi che vorremmo affrontare al tavolo politico di maggioranza, invece l’attuale incapacità di discutere fra le forze politiche, da 6 mesi priva la città degli assessori al turismo ed alle opere pubbliche,un ritardo politico che come sopra evidenziato in qualche modo determina ritardi amministrativi.
Da ultimo ci appelliamo all’ottimismo della volontà augurandoci che quanto prima il sindaco ,ch’è l’unico soggetto dotato dell’autorevolezza politica necessaria, convochi le forze politiche che lo sostengono per assicurare una governance condivisa ed aperta per realizzare le grandi sfide che attendono la città.