Manfredelli (UCI Basilicata): nessuna strumentalizzazione ma nessuna semplificazione; occorre cambiare un sistema ingiusto che aggira le garanzie di correttezza e trasparenza. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
I connotati che sta assumendo la vicenda dell’inchiesta giudiziaria sulla Sanità ripropongono alcune questioni di ordine normativo, amministrativo e politico, che rivestono valenza generale sui meccanismi di governo degli interventi di sostegno allo sviluppo, ma anche di carattere specifico, per quanto riguarda il rispetto delle garanzie fondamentali, di libertà, trasparenza e correttezza, da assicurare in ogni ambito di intervento.
Le questioni sollevate dalla clamorosa inchiesta hanno sollecitato una immediata considerazione da parte del coordinamento del Partenariato SPAI (Sviluppo Partecipativo Aree Interne), nato due anni fa a seguito della volontà di oltre quaranta Associazioni di impegnarsi nella realizzazione di un progetto di sviluppo locale che, tuttavia, ha dovuto riscontrare non pochi ostacoli, proprio nel campo della trasparenza e della correttezza delle procedure pubblico-amministrative.
“Dopo i provvedimenti decisi dalla Magistratura, bisogna evitare ogni forma di strumentalizzazione e di semplificazione – afferma il Capofila del Partenariato SPAI in rappresentanza dell’UCI Basilicata, Nicola Manfredelli, mentre va colta l’occasione per affrontare con convinzione e serietà una delle principali cause di malgoverno, quello del controllo discrezionale delle risorse e delle opportunità di iniziativa, messo in atto attraverso comportamenti della politica e degli apparati burocratici tendenti ad aggirare le regole e le garanzie sulla correttezza e la trasparenza della pubblica amministrazione, per creare condizioni di favore”.
Molti aspetti dell’inchiesta sulla sanità, sono assimilabili – fanno sapere dal coordinamento SPAI – a quelli assunti dalla Regione nelle procedure di espletamento dei Bandi pubblici sullo sviluppo rurale ed in particolare sulla selezione delle Strategie per il programma Leader, al quale si è candidato il Partenariato SPAI, che, in conseguenza di un evidente tentativo di orientarne l’esito attraverso provvedimenti forzati e poco rispettosi dei principi di garanzia della correttezza, si è visto costretto ad avviare un contenzioso tutt’ora in corso, per sottoporre alle autorità competenti la verifica della documentazione e del materiale riferito all’assunzione delle determinazioni da parte degli uffici e dei responsabili dei procedimenti.
Sulla questione interviene anche il Presidente nazionale dell’UCI, Mario Serpillo, il quale, partendo dall’inchiesta sulla Sanità, afferma che “pur senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che lasciamo fiduciosi al lavoro dei magistrati, trovano comunque riscontro le denunce dell’UCI sulle conseguenze negative di un sistema lobbistico che sta prendendo piede nella gestione attraverso logiche spartitorie dei bandi PSR. L’UCI è impegnata con tutte le sue strutture a difendere i diritti dei coltivatori e dei cittadini, a non abbassare la guardia e a segnalare fatti, episodi e comportamenti contraddittori con gli interessi delle comunità locali e dell’intero paese”.