Riflessioni sulla riqualificazione della presunta piazza della Visitazione di Michele Morelli
"Matera si proietta ufficialmente in una dimensione europea, esaltando una delle sue principali piazze cittadine … rendendola il nuovo centro civico e il nuovo simbolo architettonico della città" . "La giornata odierna rappresenta un momento di apicalità …"
"Matera sta preparando il salto di qualità. Si candiderà a capitale europea della cultura e diventerà punto di riferimento per il turismo attraverso un disegno urbanistico di qualità".
"Si tratta del primo passo per rendere Matera laboratorio creativo per l’architettura contemporanea e sede di centro applicativo della manutenzione urbana"
Sono solo alcune delle tante dichiarazioni che hanno fatto da contorno alla presentazione del vincitore del concorso di idee promosso dall’amministrazione comunale. Spesso gli amministratori sono portata ad enfatizzare più del dovuto le cose che propongono. A volte, nell’esagerare, rischiano di superare i limiti della ragione e defluire, con le loro testimonianze, nel grottesco.
La prima domanda che ci siamo posti è se davvero siamo di fronte ad un evento epocale, una nuova epopea, ad una impresa memorabile.
Con tutta franchezza, crediamo che sia necessario ridimensionare l’enfasi con la quale gli organizzatori hanno annunciato l’evento. Il paragone con la vicenda urbanistica degli anni 50 appare a dir poco azzardato. La riqualificazione dell’area ex ferrovie calabro lucane, che non è mai stata una piazza e né lo era nelle previsioni di piano, non essendo altro che il risultato di una mancata urbanizzazione, non possiede nessuno dei presupposti urbanistici, sociologici, antropologici, culturali ed economici, per non dire storici, della vicenda, quella si epocale, che ebbe avvio alla metà del secolo scorso e continuò per circa un ventennio. Non ci sembra il caso di avventurarsi su questo terreno di confronto.
Se vogliamo essere onesti con noi stessi, l’oggetto di cui si discute non è altro che una banale operazione (anche se complessa) di riqualificazione di un’area modesta, un ex nodo ferroviario di provincia, nel cuore della città, a valle di una urbanizzazione squilibrata consumata sulla collina di Macamarda.
E proprio a partire da quello che era accaduto nel centro direzionale, molti cittadini, in questi ultimi anni, hanno manifestato la volontà di salvaguardare il comparto evitando quanto più possibile l’inserimento di nuovi volumi.
Questa esigenza è stata ribadita in più occasioni, finanche nell’ultimo documento di indirizzo approvato dal consiglio comunale per la redazione del regolamento urbanistico e il piano strutturale (delibera di C.C. n. 39 /2006).
Cambia l’amministrazione, cambiano gli indirizzi. Se si chiede al privato di sostituirsi al pubblico con l’artificio del "progetti di finanza", pare evidente che le proposte non possono che prevedere volumi compensativi per le imprese.
Il punto critico sta proprio nel contenuto dell’indirizzo posto a base del concorso, vale a dire la convenienza economica dell’intervento da parte delle imprese costruttrici. Rendere appetibile una proposta di trasformazione urbana alle imprese significa, più delle volte, ipotizzare interventi volumetrici oltre misura, per non dire fuori scala come nel caso di cui parliamo. Si è voluto tener fuori la città (si è voluto evitare il contatto con la comunità, l’incontro etnografico direbbe E. De Martino) pensando che il problema si potesse risolvere delegando il tutto ai grandi dell’architettura sperimentale (non riflettendo sui limiti di una progettazione “svolta per visite” aggiungerebbe G. B. Bronzini).
Per l’attuale amministrazione la questione non è più la ricucitura dello strappo consumato negli ultimi vent’anni, è diventata un’altra. Si è de-contestualizzato il luogo e, nello stesso tempo, per stupire e infondere un panorama di ottimismo, si sta tentando di offrire ai materani il "vaso di pandora".
Il che significa più opere, più cemento, meno spazio libero per respirare. La nostra tradizione urbanistica e architettonica è stata, nel bene e nel male, fortemente intrisa di valori ambientali, sociali e antropologici. La questione è se questa architettura, orfana, pericolosa e spesso sconcertante, fluttuante e per certi aspetti apparentemente immateriale, dai costi esorbitanti, contribuirà a definire un nuovo modello abitativo o se invece sarà destinata a soddisfare le solite note rendite e i desideri smanianti del "nuovo" ceto politico.
Ci interessa molto, invece, capire cosa pensano gli uomini e le donne che ragionano, i professionisti nostrani, gli intellettuali, i geografi e i sociologi urbani, gli scrittori e quanti sono in grado di esprimere autonomia di pensiero.
La città è in una crisi profonda, questo è forse il momento di discutere e concentrasi sul grande tema dell’innovazione tecnologica, sul risparmio energetico e fonti rinnovabili, sulle infrastrutture immateriali, sui servizi ai cittadini e alle imprese, di istruzione e formazione, di beni comuni e patrimonio ambientale, in una parola abbiamo bisogno di de-costruire la città.
Michele Morelli delle rispettive collettività".
LA REPLICA DI DONATO MOLA (nella foto a sinistra), blogger di hyperbros.com
Apriamo ai ‘dilettanti del pensiero’
in risposta all’articolo di Michele Morelli: Riflessioni sulla riqualificazione della presunta piazza della Visitazione
Donato Mola
Caro Michele
parto da una critica ad alcuni passaggi contenuti nelle tue pur profonde riflessioni sulla ‘riqualificazione della presunta piazza della Visitazione’ per esporre le mie di riflessioni.
I temi oggetto della tua ‘indagine’ sono spunti stimolanti per un ‘dilettante del pensiero’ come il sottoscritto, anche se nella critica di alcune tue considerazioni non ci ritroviamo.
Nella prima parte della tua ‘lettera aperta’ ti riferisci ai toni coi quali gli amministratori enfatizzano il progetto vincitore e lo stesso concorso di idee per la ‘riqualificazione della piazza’.
E’ lecita una presa di posizione, ed è legittima una critica ai toni. Ma queste considerazioni, da sole, non bastano a contraddire i contenuti di un progetto urbanistico-architettonico.
Non è, certamente non per me, un evento ‘memorabile’. Come memorabili non sono altri interventi di riqualificazione-valorizzazione che negli ultimi tempi sono stati avviati o portati a compimento: la Cava del Sole, l’ingresso ‘monumentale’ di San Vito, l’illuminazione dei beni artistici.
Ho citato solo quelli che saltano immediatamente all’occhio. Interventi che sembrano non essere inseriti in un più ampio quadro progettuale. L’amministrazione per tramite di queste opere sta provando a rimettere in moto un meccanismo che è stato fermo per molto tempo. E’ un merito.
Ritengo ambizioso e al tempo stesso ‘inutile’ scomodare ‘l’incontro etnografico’ di De Martino. Al dibattito sulle modificazioni e gli strappi che hai citato, purtroppo i ‘professionisti del pensiero’ si guardano bene dal partecipare. Gli studi ed i contributi che pur potrebbero fornire gli ‘accademici’ restano relegati all’interno delle stanze di Via San Rocco, dove magari si sono consumano ben altri tipi di ‘incontri antropologici’. E gli architetti? E gli altri pensatori? Dove sono?
A mio parere ‘Non si è voluto tener fuori la città’. Più semplicemente, Michele, la città non partecipa perchè la città ha smesso di interessarsi e prender parte alla costruzione del proprio futuro. La città dei professionisti, degli intellettuali e dei dilettanti del pensiero quando non ‘deride’ si limita a compatire ed incoraggiare con una pacca sulla spalla chi continua a sproloquiare e chiedere di – ridare a questa Città, la ‘vecchia Signora che fu contadina’, stuprata dai Suoi novelli Lanzichenecchi, la dignità e il ruolo che Le competono’ – (N.d. R. Non è difficile risalire alla figura cui faccio riferimento. Un uomo solo. Un cittadino solo.)
La città, come scrivi, è in una crisi profonda. E’ vero. I circoli del pensiero sono confusi. Anche se ci sono persone con grande volontà e altrettanta capacità mancano gli spazi. Spazi di espressione e di libero confronto. E non è qualcosa di imputabile alla sola ‘amministrazione comunale’. Gli ‘ultratrentenni’ ( e ultra quarantenni e via dicendo) ingombrano ed occupano gli spazi dei più giovani, persone che avrebbero qualcosa da dire. Persone che vorrebbero fare, e che chiedono non di essere aiutati, ma semplicemente di non essere intralciati.
E’ questa la crisi che Ci attanaglia. Facciamo dunque un passo indietro, mettiamoci in un angolo, diamo fiducia e sopratutto ‘ascoltiamo’ chi non si è ancora espresso, chi non ha una ‘immagine pubblica’ o una esperienza alle spalle. Diamo modo a questa Città di esprimere il Meglio che può.
Un esempio è la vicenda ormai famosa del film-documentario Egghia – La festa dei materani, così aspramente criticato dai ‘custodi della tradizione’ ma che rappresenta una mirabile sintesi di quella riattualizzazione dei valori di una comunità e di ‘progettazione partecipata’ cui anche nella progettazione urbanistica fai riferimento.
La storia, per chi non la conosce, è ben documentata su queste pagine: http://www.egghia.it/lafestadeimaterani/index.html
E allora, per chiudere, i valori sociali, storici ed antropologici cui fai riferimento e che hanno segnato la storia millenaria del Nostro territorio, sono un ricordo di tempi ormai lontani e in cui, sopratutto non se ne aveva consapevolezza. La domanda che piuttosto dovremmo porre a noi stessi e sopratutto alle ‘generazioni più giovani’ è la seguente: siamo in grado di emanciparci dal modello contadino, riattualizzandone i valori? Siamo ancora capaci di offrire spazi e stimolare la partecipazione di chi sino ad ora è rimasto in ombra? Secondo me, il punto è questo.
Non possiamo più aspettare che si pronuncino i soliti dinosauri delle accademie, degli studi professionali etc. etc.
Un caro saluto
Donato Mola
No,nn c credo..assurdo..P.zza della Visitazione era morta e si lamentavano..ora la devono riqualificare e si lamentano..ma la volete finire?Ma non si rendono conto di quel ke dicono?L’ “incontro etnografico” a che sarebbe servito?A mettere insieme due vecchie capre per dire quale sciocchezza?Questa piazza sarà rivalutata da architetti MONDIALI e voi vi lamentate che nn ci è stato il confronto con i soliti caproni?Ma stiamo scherzando?Il confronto nn regge!E come si fa a dire che ci sarà altro cemento,altri spazi tolti per respirare?
Cosa significa?Che senso ha?Che senso ha uno spazio vuoto,in preda ai writers e ai parcheggiatori?Ora si che sarà uno spazio aperto!Uno spazio da vivere!E chi sono questi due che dicono che la nostra urbanistica deve essere legata alla cultura contadina?Dobbiamo rimanere fermi sempre al ’58?Dobbiamo andare avanti pur nn dimenticando le origini.Matera è eccezionale perke è un museo a cielo aperto ke mostra il cammino dell uomo dalla preistoria ad oggi.e la linea del tempo deve continuare proprio x questo.altro che rimanere fermi alla civilta contadina!Inaudito…
Le considerazioni dell’articolo sono giuste entrambe e non vedo una sostanziale disparità di vedute…l’uno dice facciamo che si esprima l’intellighenzia della società civile, l’altro dice, abbiamo visto che ha combinato l’intellighenzia in questi anni ora è la città che deve esprmersi, coloro che sono sempre stati ai margini di ogni decisione, giacchè sono i normali cittadini che alla fine devono utilizzare lo spazio.
Io faccio una considerazione generale, in ogni epoca il potere ha espresso un suo stile una sua architettura e ha lasciato i propri segni sul territorio…
…gli stessi Sassi cosa sono se non una testimonianza della volontà dell’uomo di modificare il territorio per le sue esigenze. Questi tempi e questo attuale epoca di “sviluppo di cemento” esprime delle proprie esigenze, frutto di una visione sicuramente limitata, ma assolutamente coerente da parte di chi detiene il potere(politico,economico,culturale).Fino a quando non nasceranno esigenze diverse (la volontà di riappropiarsi degli spazi, il valore ambientale,il legame comunitario per la tradizione e la Storia) vivremo sempre in un questo medioevo tecnologico, oscuro e manipolato dalla volontà di pochi sicuri che le proprie idee sono le migliori e vanno bene per tutti.(assurdità delle maggioranze)
allora,i Sassi sono nati da esigenze diverse, da conoscenze diverse,e l uomo a quei tempi ha tirato fuori quel ke poteva per soddisfare le sue esigenze,quel ke nel suo caos è divenuto patrimonio unesco.ora noi abbiamo esigenze diverse, che anch esse un giorno diventeranno storia.abbiamo anke conoscenze diverse.pertanto scempi come il grattacielo su una antica kiesa,rione aquarium,vie da strapazzo,nn possiamo piu permettercele perkè nn rientrano nelle nostre esigenze.l incontro “etnografico” a k serve?quel ke è stato dato alla cittadinanza è stato distrutto (vedi bosketto).i cittadini nn possono intervenire tecnicamente su urbanistica e arkitettura,possono solo esprimere le loro esigenze,e i due ciarlatani nn parlano d certo d questo
i cittadini devono esprimere le loro esigenze e i tecnici devono soddisfarle trovando la giusta soluzione.ma attenzione,questa è la prima volta ke vengono interpellate persone serie.i progetti arkitettonici e urbanistici sin ora gli hanno fatti solo gli amici dei politici,nn arkitetti d fama mondiale.una volta che accade questo miracolo ke si fa?ci si lamenta pure?nn rimaniamo al medioevo tecnologico.l arkitettura cambia e matera lo dimostra.le grotte del paleolitico,poi i villaggi neolitici,le prime case,chiese e palazzi cn diversi stili arkitettonici.perche cambiare e interrompere la storia e lo sviluppo dell uomo?
Questo Mola mi sembra dica il vero, ma si esalta troppo per gli interventi fatti da questa amministrazione, che se sono oggettivamente apprezzabili, sono solo palliativi. Occorre fare degli interventi che siano frutto di programmazione di lungo periodo e puntino sulla qualificazione ambientale e turistica della città, a cominciare da una pulizia di tutte le strade, non solo di quelle centrali (la zona Paip sembra diventata una zona di scarico rifiuti). Vedremo come hanno intenzione di riqualificare la degradata p.zza della Visitazione. Certo è che la qualità urbanistica di Matera con le precedenti amministrazioni stava precipitando inesorabilmente, indulgendo a concessioni edilizie facili e costruzioni fuori luogo (il grattacielo di via La Martella, Acquarium). Ma il sig. Mola non ha ancora capito che alcune scelte si ripercuotono contro l’immagine della città patrimonio Unesco come il ripristino del traffico nei Sassi, UNA FOLLIA ASSOLUTA: permettere alle automobili di aggedire gli antichi rioni non riesco ad accettarlo; poveri turisti, poveri noi!!!!!!!!!!!!!!
patriot nn c siamo.stavolta la pulizia delle strade nn c entra nulla.capisco ke l ambiente è il tuo interesse,ma nn uscire fuori tema.”Vedremo
come hanno intenzione di riqualificare la degradata p.zza della Visitazione.”Questa frase nn ha senso.è l unica piazza ke sara rivalutata da persone d competenza.per la prima volta a matera sarà fatto qualcosa ke nn coinvolga amici e parenti di politici ma arkitetti di fama mondiale.i progetti sono belli,ottimi.invece d kiederti cosa faranno in piazza della visitazione chiediti come gestiranno i cittadini la nuova piazza.sono sicuro ke farà la misera fine del bosketto,in preda ai soliti vandali bambocci
prima di spendere altro denaro perchè nn si rendono praticabili i parchi di serra rifusa e quello comunale che si trova dietro il campo scuola??? Non sarebbe meglio completare ciò ke si è quasi (da 10anni) finito prima di avventurarsi…. SEMB TUTT A MENZA MESS SI DICE A MATERA!!!!
ben vengano gli architetti di fama mondiale…. mi dispiacerebbe pero’ se l’esecuzione dei lavori se la aggiudicassero maestranze nn del posto….ma questo e’ un’altro problema…. speriamo nel meglio per matera… in merito alla storia P.togliatti nel 48 e poi A.Degasperi nel 52 visitarono la citta’ e lo stesso Degasperi nel 54 firmo’ la 1 legge speciale per lo sfollamento dei sassi. Era la 1 volta al mondo che cio’ accadeva i piu’ grandi sociologi antropologi architetti ed urbanisti del tempo fra cui Piccinato Quaroni ed Aymonino furono chiamati a progettare i nuovi quartieri della citta’ che avrebbero accolto le 15000 persone sfollate, quartieri oggi storici di Matera, non kera purkuari’ di acquarium!!!
per rispondere a cassina…le esigenze delle persone sono purtroppo abilmente manipolate dalla stretta cerchia del potere e le reali esigenze non sono in grado e non hanno la forza di farsi voce comune…forse perchè non ancora esigenze. Gli scempi di questi anni hanno una differenza rispetto a quegli degli anni passati, mentre prima si realizzava un’opera e spesso cadeva in disuso perchè non necessaria o lontana dalla cultura media delle persone,oggi tali opere funzionano(i palazzoni vengono abitati volentieri,il moderno pavè nei sassi rende agile il percorso ai turisti,il futuro centro congressi potrà ospitare grandi rassegne di respiro internazionale)…e questo fatto in nome della modernità che vuoi o no rappresenta la cultura largamente condivisa di questi tristi tempi
P.S. la fama mondiale non è sinonimo di gusto
Icassina vedi che sono d’accordo con te sulla necessità di sottrarre i lavori importanti come questo ai soliti incompetenti locali che non portano mai a termine i progetti. E’ anche secondo me un’ottima idea il concorso dio idee internazionale che da’ respiro alla città. Ma non puoi prendere sotto gamba le tematiche ambientali che restano tuttora irrisolte e rigiuardano il futuro di tutti noi. Specie in una città come Matera che necessità di maggiore attenzione e sensibilità per gestire il suo immenso ed unico patrimonio ambientale. Volevo solo ricordare che non servono i facili tronfalismi prima del tempo ed ho solo ricordato alcune delle tante contraddizioni ed anomalie che persitono in questa città e da cui si vuol distogliere subdolamente l’attenzione. Non bastano le dichiarazioni per ben governare!!!
Una cosa è certa,quella piazza,rivalutata,rivaluta un po anke il centro della citta e forse la citta stessa.è uno scempio vedere in pieno centro una desolazione tale.e il fatto ke a rivalutarla siano arkitetti mondiali e non quattro incompetenti è positivissimo.il gusto cambia da persona a persona,c è a ki fara skifo la piazza e a ki fara impazzire.ma di sicuro la costruiranno con buone tecniche,mica acquarium.vacabend ha ricordato bene gli esempi di quaroni e piccinato,confrontandoli con gli attuali piani regolatori e opere.ha detto una cosa sacrosanta.pero sulla direzione dei lavori…caro vacabend,trovami un cantiere in mano a ditta materana e nn altamurana 🙁
icassina secondo te come mai i cantieri sono un monopolio degli altamurani.
Ma come ca…z si pretende di avere una citta’ internazionale,di respiro internazionale che addirittura si vuole candidare per il 2019 come capitale della cultura se i soli ottusi retrogradi cavernicoli pseudo materani, si lamentano di tutto.Un messaggio a tutti coloro che incominciano a brontolare: cari pseudo materani,e’ pur vero che in citta’ ci sono cose urgenti da fare ,ma questo avviene ovunque anche in francia,spagna addirittura portogallo ma li’ guardano anche oltre.Sapete spiegarvi come mai paesi come la spagna ,la grecia ed il portogallo una volta arretrati adesso non solo ci hanno raggiunti ma addirittura superati?E’ semplice nelle loro citta’ , progetti come quello di matera li hanno fatti da decenni ormai perche’ li’ non badano solo alle buche stradali da rattoppare ma anche al futuro.Una citta’ ostaggio del presente e’ destinata a soccombere e matera lentamente stava soccombendo.Quindi progetti come questo non fanno altro che proiettare la citta’avanti e le daranno un aspetto di respiro internazionale, no la solita cittadina di provincia dove si rattoppano solo buche. :angry:
Il fatto che ci sia la crisi e che la citta’ sia in crisi non vuol dire che dobbiamo fasciarci la testa prima di rompercela se pensiamo a questo tantovale rimanere nelle ns case a criticare solamente, e non facendo niente per far rialzare sta citta’ dal torpore immobilismo e paure decennali, e quindi lasciandola sprofondare sempre piu’ A parte il fatto che matera e’ tra le citta’ del sud ,la capofila nel gruppo di citta’ che meglio stanno affrontando la crisi, a detta di persone competenti romane.Chi ha viaggiato un po’ andando in portogallo o spagna ha visto citta’ come valencia,siviglia,barcellona lisbona,cambiare volto nonostante le difficolta’ e i loro sforzi sono stati ampiamente ripagati da eventi che sono stati concessi a quelle citta’ , come coppe america , gran premi, esposizioni internazionali , con una marea di turisti in piu’.
Mi rivolgo ai signori pseudo materani(peseudo ,perche’ da decenni hanno fatto il gioco dei potentini cioe’ tenere la citta’ a dormire facendole perdere finanziamenti a raffica):cari peseudo materani avete anche il coraggio di accusare quest’amministrazione di togliere spazio a favore del cemento con questo progetto? uauauuauaua ma siamo impazziti?Il bue che dice cornuto all’asino.Scusate chi ha compiuto lo scempio di acquarium,chi ha riempito macamarda di palazzoni riducendo il parco ad un giardino? Meglio fermarmi qui la lista e’ lunga,chi non ha avuto cura dei parchi materani in tutti questi anni(vedi collina serra rifusa ,parco due novembre ecc???Fareste meglio a tecere perche’ la risposta ce l’avete in tasca. :angry:
Caro morelli con le autrostrade telematiche dei miei stivali , purtroppo non si va’ da nessuna parte ne ci possiamo far viaggiare le merci,i turisti e matera non mi sembra la tipica citta’ da decostruire ,visto che non abbiamo un emerito c…….o in fatto d’infrastrutture viarie e ferroviarie.Le chiacchiere in questa citta’ se ne sono fatte gia’ troppe,fare corsi di formazione fantasma che tra l’altro non offrono nessun sbocco qui in citta’ non serve, matera ha bisogno di imprese ,piccole ,medie, grandi quindi di lavoro e per fare cio’ ha bisogno di strade di autostrade di ferrovie di progetti importanti non di chiudersi in se stessa.I discorsi come quei suoi hanno portato sta citta’ a diventare un’isolata paranoia totale,succube di potenza,dove si fa’ fatica a far venire turisti a dorso du mulo.Ma siamo materani o scozzesi,genovesi? Si parla di costi i grandi progetti non ce li regala nessuno caro morelli e mai nessuno li ha regalati a siviglia,valencia barcellona madrid lisbona.Se loro avessero pensato come lei starebbero peggio di prima invece sono anniluce avanti a noi adesso. :angry:
Facciamo rinascere questa citta’ mortorio,che ha perso gia’ abbastanza e aggiungerei troppo tempo, bisogna essere audaci(quel progetto e’ la strada giusta anche se non basta da solo)bisogna guardare al futuro,proporsi a platee sempre piu’ ampie con una veste nuova accattivante senno’ rischiamo di essere la citta’ mortorio che perde finanziamenti a causa di immobilismo filopotentino , come e’ avvenuto in tutti questi anni.Bisogna dotarsi d’infrastrutture senno’ tutte le cazzate sul turismo ce le possiamo mettere in quel posto.Una citta’ isolata e’ poco appetibile,una citta’ arretrata e ancor meno appetibile non dovrei essere io a dire certe cose ma i vari pseudo professori orgogliosi ed ottusi materani che hanno sempre da ridire e che niente fanno e sopratutto niente hanno fatto e niente vorrebbero far fare.
Le vecchie amministrazioni sono state quelle che oltre a riempire la citta’ di cemento e di chiacchiere ,sono state artefici della perdita di finanziamenti vari,(vedi bando aziende di treviso zona ind. la martella ecc) ,e recentemente in ambito provinciale la quasi perdita della scuola di restauro a causa di nigro & co. Fate un favore ai materani tacete e datevi da fare ,il tempo delle chiacchiere e dei dibattiti politici(della serie uno in culo all’altro perche’ di colore diverso)devono cessare immediatamente.Matera non puo’ piu’ aspettare, deve agire e subito, le chiacchiere si fanno solo a carnevale, adesso tocca ai fatti e quando a matera si presenta un’opportunita’ bisogna muoversi celermente e con congruo anticipo per non perdere niente, nemmeno un cent.E’ un lusso che non possiamo permetterci.Speriamo che la scuola di restauro si faccia ugualmente. :angry:
Quoto in totissimo matera4evergreat.quoto al 1000 per cento!nn c è da aggiungere altro.rispondo solo a patriot e vacabend.vacabend:nn ho idea perchè gli altamurani nell edilizia sono dappertutto.saranno forse favori o chissa cosa.c è anke da dire pero ke hanno vedute piu aperte di noi.come i gravinesi. patriot:nn ho detto ke l ambiente è da trascurare,ma nn è l unico tema del mondo.quando si parla di societa ci sono tantissimi settori,nn esiste solo l ambiente
cmq…avendo vissuto sia in portogallo che in grecia vi posso assicurare che non sono affatto più avanti di noi (solita propaganda pseudo-leghista)..ma poi se avanti deve essere cemento, pizzerie e teatri per ospitare il trio la ricotta è meglio essere indietro
Caro montedo82 parli seguendo l’ideologia e non con la zucca, perdonami se ti dico questo non te la prendere , ma traspare solo ideologia dalle tue parole.Sono le parole che i peseudo ecologisti materani ed italiani dicono sempre, e poi sono i primi a farsi le ville sui litorali a girare con gipponi super inquinanti e sono contro lo sviluppo ad ogni costo.Certo l’ambiente va preservato: un esempio? Gli ecologisti materani invece di pensare al cemento che i loro parenti cotruttori non possono utilizzare essendo cambiata l’amministrazione comunale,pensassero al torrente iesce che e’ un’autentica fogna a cielo aperto,oppure pensassero alle chiese rupestri abbandonate ecc ecc.La cosa che mi fa’ girare le palle di questa citta’ di ottusi e che tutte le volte,che si pensi alla grande e a progetti audaci tutti si cacano sotto, e nascondo le paure e l’avarizia con l’ecologia che non centra un emerito c….o,MATERA CARI PESEUDO MATERANI DELL’ETA’ DELLA PIETRA ,DEVE PENSARE ALLA GRANDE ,ORMAI I TEMPI DI TITT TITTONE E NAS CACAT SONO FINITI matera la conoscono in tutto il mondo e deve rapportarsi con il mondo non puo’ rimanere ostaggio dei poltroni,chiacchieroni,cavernicoli filo potentini, che la vogliono: vecchia, spoglia,insignificante, monotona, zitta,buia,incolore,arretrata ed anonima AVAAAAAAAAAAAAAAAST!!!!!! E’ ORA DI FINIRLA :angry:
RICORDATELO PSEUDO MATERANI,PESEUDO ECOLOGISTI.UNA CITTA’ CHE BADA SOLO AL PRESENTE,CHE BADA SOLO ALLE SPESE CORRENTI ,CHE HA PAURA DEI GRANDI PROGETTI DELLE GRANDI OPERE.E’ UNA CITTA’ POPOLATA DA CAVERNICOLI OTTUSI DESTINATA A SOCCOMBERE RAPIDAMENTE,SOPRAFFATTA DA ALTRE CITTA’ CHE NON DORMONO LA NOTTE PER FREGARCI.VEDI LECCE PRONTA PER COLPA DI NIGRO A FREGARCI LA SCUOLA DI RESTAURO. QUESTI SIGNORI SONO GLI STESSI CHE HAI COMIZI SI RIEMPIONO LA BOCCA, PARLANDO DI TURISMO COME FONTE PRIMARIA DI REDDITO PER MATERA E CHE POI NEI FATTI LA OSTACOLANO A TUTTI I LIVELLI A COMINCIARE DA POTENZA A FINIRE IN VIA LUCANA(CO. PROVINCIA) E CHE OSTACOLANO PROGETTI CHE LA PROIETTEREBBERO IN AVANTI COME LA PIAZZA DI LLAVATOR. :angry:
Caro montedo82,non metto in dubbio il fatto che tu abbia viaggiato ma come sai ed avrai notato quelle citta’ sono avanti anniluce rispetto a matera ed anche a roma ed altre citta’ d’italia.Li’ si danno da fare i progetti erano grandiosi i soldi li hanno spesi i lavori sono stati celeri ed adesso raccolgono i frutti.Prendiamo valencia per esempio ,beh non e’ una metropoli ma ora ha un’aspetto tale che lo sembri quasi.POi sempre li’ recentemente hanno fatto arrivare un gran premio, la coppa america di vela con tutti i miliardi ricevuti.E noi, ci spaventiamo per una piazza bella e poco affollata di edifici piena di verde che dara’ un’immagine futurista ma gradevole ed europea alla tua citta’? Certo se prendi le zone interne del portogallo , spagna o grecia hai ragione tu ma da noi e’ la stessa cosa se vai all’interno della basilicata,troverai le stesse condizioni.Ma noi stavamo parlando di matera non di san chirico raparo.per es. 🙁
bravo matera4evergreat,sei un mito!Non concordo solo su potenza pero il resto è tutto ok.purtroppo è un popolo di cacaroni e di lagnoni.che ci puoi fare
Grazie icassina,io sarei piu’ orgoglioso se quello che scrivo non rimanesse solo su questo sito, ma se si diffondesse in tutta la citta’ affinche’ i materani aprissero gli occhi una volta per sempre , parlo di chi non lo ha ancora fatto ovviamente.Non so’ se sei donna o uomo , so’ solo una cosa sei tra le poche persone che hanno un cervello e lo sanno usare in questa citta’.Io non me la prendo solo con potenza , sarebbe troppo facile, ma me la prendo sopratutto con i burattini materani eletti dai vari partiti,in passato anche in citta’, sopratutto di sinistra aventi testa potentina.Questi signori venderebbero, anche un proprio caro pur di scaldare una poltrona potentina , e i potentini sapendo questo ovviamente eleggono tutte le spighe vacanti,chiacchieroni, che di matera non se ne fottono niente e che si calano le braghe come varcano la soglia di via anzio.Questa e’ la cosa che mi fa’ piu’ imbestialire l’immobilismo che ha attanagliato ed in parte ancora attanaglia la ns citta’ e la ns provincia.E quando qualcuno fa’ qualcosa di buono per questa citta’,attuando progetti vecchi tra l’altro ,tutti gli danno addosso per invidia e per rancore (si sa molti che criticano hanno parenti costruttori e adesso sono cambiate le regole del gioco).Si pensa solo al proprio interesse non a quello della citta’ che deve uscire dall’anonimato non solo regalando riviste alla BIT di milano ma proponendo attrattive ,modernita’ ,infrastrutture, proponendi una citta’ moderna internazionale :angry: [size=large][/size]
Il mio augurio e che tutto quello che scrivo sia finalmente smentito dai fatti, e da una seria presa di coscienza a tutti i livelli e di tutti i colori politici.A volte ho l’impressione che il materano non si renda conto di quello che ha tra le mani.Cose che altre popolazioni piu’ sveglie come i pugliesi saprebbero valorizzare e mettere a frutto meglio e subito.Se aspettiamo l’angleo col panaro , che scenda dal cielo stiamo a posto putim mriii assiii.Bisogna darsi da fare e questa piazza deve essere solo l’inizio di una seria di iniziative che facciano grande matera , perche’ lo merita ed ha le potenzialita’ per esserlo. :angry:
Se io vado a parigi , madrid ,barcellona,valencia,lisbona siviglia , non vedrei solo il centro storico con i monumenti , ma li vedrei un centro pieno di vita ed attivita’ innanzitutto,vedrei opere moderne ardite eccellenti ,bene inserite nel contesto urbano,la sera avrei la possibilita’ di divertirmi come meglio credo.Certo matera non e’ parigi o barcellona tantomeno madrid ,ma ce la puo’ fare a proporsi in una maniera piu’ consona alla sua fama e piu’ consona alle esigenze odierne.L’importante e’ cambiare rotta, i tempi delle caverne sono finiti da decenni ormai e ormani ci conoscono in tutto il mondo.Quindi chiacchieriamo ed ostacoliamo di meno solo per il gusto di farlo, perche’ l’altro e’ di colore politico diverso,non pensando in quell’istante che si va contro la propria citta’.
Io sono uomo,prossimo ai 21anni.Sono da tempo alla ricerca disperata di gente vogliosa (nn in quel senso) d fare qualcosa per la citta.Di sentire le solite capre e i soliti caproni mi sono stufato,preferisco parlare con qualcuno leggermente piu normale che smuove il sedere invece di lamentarsi per ogni cosa,anke giusta
Cari materani e pseudo materani, questo povero ignorante ha capito anzitempo che il solo andare alla BIT di milano non serve se poi: non sappiamo come c…o far venire i turisti,se non sappiamo dove c…..o portarli la sera per fargli passare una gradevole serata,se non mostriamo una citta’ con una veste piu’ europea moderna senza: brutture , areee degradate (ad incominciare dalla pseudo stazione dei trenini puzzo/lenti delle FAL,che hanno annerito a furia di smog e perdite d’olio quella sottospecie di sottostazione senza cessi)senza strutture per lo spettacolo.E la cosa piu’ grave una cazzo di citta’ turistica dove i cartelli che indicano i sassi non esistono ed i pochi che stanno sono ben nascosti.Ma la cosa piu’ grave mancano i cessi alias WC .Un turista che viene a matera o piscia a bari oppure e’ spacciato.Durante il viaggio fino a matera ed in giro non avra’ nessuna possibilita’ di andare in bagno se non in albergo.Moderniziamoci ,civilizziamoci di piu’. :angry:
Quel che hai detto è il minimo dello schifo che ci attanaglia fidati. c è di peggio purtroppo. ke proponi quindi?