“Il quadro che emerge dalla riunione del Comitato aziendale europeo di Fiat Chrysler Automobiles rafforza ulteriormente i nostri due obiettivi sindacali fondamentali: rivendicare una chiara missione produttiva per tutti gli stabilimenti italiani all’interno del nuovo piano industriale e arrivare ad un buon rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro in scadenza a fine anno”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine dei due giorni di lavoro del CAE svoltosi a Torino nelle giornate del 9 e 10 luglio, a cui hanno partecipato ventitré esponenti sindacali provenienti da otto paesi europei e che nella mattinata ha visto intervenire Alfredo Altavilla, Chief Operating Operating Officer EMEA di FCA.
“Il CAE – spiega il sindacalista – ha naturalmente confermato quanto illustrato il primo giugno sul nuovo piano industriale, ribadendo la centralità dell’Europa e dell’Italia. La capacità di FCA di conseguire i suoi obiettivi finanziari globali e regionali innanzitutto ci conforta sulla possibilità di percepire a marzo 2019 un saldo positivo del premio di gruppo, che costituisce l’ultima competenza del sistema premiale pattuito nel 2015 con un’erogazione di circa 1.300 euro a budget, anche se la cifra può variare notevolmente sia in meglio sia in peggio. Inoltre ci auguriamo che possa rappresentare la base per un tempestivo e positivo rinnovo del CCSL in scadenza a fine 2018”.
“Analogamente la forte proiezione aziendale verso le nuove tecnologie di elettrificazione e di guida autonoma, nonché verso i segmenti più alti del mercato, costituisce il presupposto per la tutela dell’occupazione in Italia. Del resto già nel corso del 2017 abbiamo visto diminuire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali di circa il 40% rispetto all’anno precedente. Ma i nostri timori e le nostre rivendicazioni riguardano i dettagli e i tempi delle nuove missioni produttive, specie relativamente a quegli stabilimenti che stanno facendo ancora massiccio ricorso alla cassa integrazione o che sono maggiormente legati alla produzione dei motori diesel, la cui cessazione nel 2021 impone di trovare un’alternativa. Infine siamo stati rassicurati sul fatto che lo spin-off di Magneti Marelli non dovrebbe provocare contraccolpi occupazionali negativi”.
Presente alla riunione del CAE Maurizio Calice RSA di FCA Mefli che si dice “fiducioso per il futuro produttivo di Melfi”, giacché presto potrebbe ricevere nuove allocazioni che come noto nel piano industriale di FCA prevedono anche motorizzazioni ibride ed elettriche.
Sarebbe bello, infine se la vecchia Punto fosse sostituita dalla Jeep Compass.
Lug 10