A distanza di 25 giorni dall’interruzione del primo sciopero della fame e dopo un’interlocuzione con il sindaco De Ruggieri alla quale non è seguita una risposta alla sua richiesta, il materano Mario Scalcione è ritornato davanti al Comune il 27 giugno scorso per riprendere lo sciopero della fame davanti al Comune di Matera. Le motivazioni di questo sciopero sono collegate ad una richiesta e di trasparenza sulle sub-concessioni di locali nei Sassi di Matera e per la trasparenza sui beni confiscati.
Di seguito la nota inviata alla nostra redazione: “Sono al 16 giorno di sciopero della fame e di presidio sotto il comune h 24, la debolezza si fa sentire, dopo la pioggia e il vento ora mi appresto a sopportare il caldo, ma non sarà il caldo che mi farà desistere dall’interompere la protesta e il digiuno. Per chi fa finta di non sapere, voglio ricordare che la mia protesta non è per un immobile nei Sassi o per avere una corsia preferenziale su qualche sub-concessione, ma per qualche cosa di molto più importante che dovrebbe riguardare tutti. I diritti di essere liberi e uguali nella nostra terra, ma noto e provo sulla mia pelle che chiedi diritti, ti rispondono e ti offrono un piatto di lenticchie. Le lenticchie servono per vivere, ma non di solo pane vive l’uomo, io delle lenticchie ne posso fare a meno, fino a quando non mi daranno da mangiare legalità e trasparenza. Materie sconosciute nel palazzo di città, come alla gran parte dei miei concittadini. Che sono bravi ad uscire dal guscio, poi neanche tanto visto che sono leoni solo sulla tastiera quando si tratta di commentare gli ultimi arresti eccellenti, ma se devono mettere la faccia e chiedere di cambiare il sistema clientelare è di ingiustizie hanno altro da fare,o meglio delegando a politici solo attenti alla loro poltrone non il cambiamento del sistema clientelare e illegale, ma solo per avere altri suonatori, per risentire la stessa musica a menzione speciale la diamo ai nuovi movimenti al governo della nazione che quando si tratta di accusare altri partiti politici per i loro interessi politici sono ben svegli, se invece c è da difendere i diritti dei cittadini, si nascondono. Un popolo pecora, apatico si merita politici e classe dirigenti dello stesso stampo.Godedevi la vostra indifferenza, continuate ad andare dietro alle chiacchiere dei vecchi e nuovi pastori, continuate a tacere alle ingiustizie, tanto prima o poi anche voi subirete la sorta di subire un ingiustizia, vi negheranno a voi e ai vostri di essere uguale ad un figlio del potente di turno. Siccome siete pecore, vi nascondete,dicendo che il mondo è andato sempre così, c’è il potente e chi subisce. La vostra rassegnazione supera di gran lunga il futuro della nostra terra è dei vostri figli,destinati anche loro a vivere in una terra depredata, stuprata e dove i diritti basilari vengono negati da una classe politica dirigenziale di infimo valore, senza etica e moralità per non dire parole più sfreggianti, o saranno costretti ad emigrare. Contenti voi, nel mio vacabolario non esiste la parola rassegnazione ma sono ben stampati con lettere maiuscole DETERMINAZIONE, LOTTA, UGUAGLIANZA LIBERTÀ. DICEVA UN GRANDE DELLA STORIA:LA GIUSTIZIA, L’UGUAGLIANZA, LA LIBERTÀ NON TE LA REGALA NESSUNO SE SEI UN UOMO TE LA PRENDI. Gli uomini e le donne d’acciaio che avete mandato a dirigere la macchina burocratica, non per sentito dire ma provando sulla mia pelle stanno dimostrando che l’unica cosa che hanno di acciaio è una maschera per nascondere il loro squallore, la loro vigliaccheria, senza dimenticare che l’onore non sanno neanche dove di casa. Visto che non hanno perso tempo a tradire il voto dei cittadini. Scalcione Mario, perdonatemi per il mio lessico e per gli errori, ma io scrivo e parlo con il cuore, chi invece parla e scrive con belle parole e non sbaglia una virgola, scrive e parla ma nei fatti appartiene alla peggiore razza del genere umano Gli ipocriti. Dalla loro bocche esce solo. menzogne”.
Michele Capolupo
Nella fotogallery Mario Scalcione in protesta davanti al Comune di Matera e la bilancia che segna il suo peso attuale
Esprimo la mia massima solidarietà per i tuoi gravi problemi contro il potere forte. Colgo l’occasione per esortarti, sia pure in parte a questa battaglia. Nello stesso tempo pensa al tuo stato di salute che continua a deperire.
Pasquale Fontana