Giovanni Carnovale, per conto della sua società, la Navona srl, socia e conduttrice del Teatro Duni srl, in una nota chiede al ministro Barbara Lezzi un tavolo di lavoro sulle vicende del Teatro Duni. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Le preziose e puntuali dichiarazioni del Ministro Barbara Lezzi, durante la sua recente visita alla città dei sassi, hanno concesso una visibilità nazionale al futuro del Teatro Duni, il Contenitore Culturale più grande di Matera Capitale Europea 2019.
Il Ministro ha opportunamente manifestato i propri dubbi circa la fattibilità di un eventuale acquisto del Teatro da parte del Comune di Matera con fondi pubblici, persino in assenza del consenso dei proprietari e soprattutto senza che l’Amministrazione del Comune di Matera abbia mai avviato alcuna procedura nei termini di legge in proposito.
Il prof. Giovanni Carnovale, con la sua società, la Navona srl, in qualità di socio della società proprietaria e conduttrice del Teatro Duni, da svariati mesi solleva i medesimi dubbi in tutte le sedi competenti e pubblicamente, chiedendo a gran voce un tavolo di concertazione tra i soggetti legittimati escludendo, con ciò il liquidatore, tale Scalise Carmelino, perchè revocato dalla E. R. Teatro Duni Srl. In data 20 marzo 2018.
Oggi si manifesta più che mai l’opportunità e l’esigenza di una sede di concertazione invocata dallo stesso Ministro Lezzi con la partecipazione del Sindaco, della proprietà e delle Autorità competenti.
L’incontro potrebbe essere un valido contributo per chiarire finalmente il ruolo del Sindaco De Ruggieri in questa vicenda e la legittimità delle sue iniziative.
In proposito si deve evidenziare che il Segretario Generale del Comune di Matera, sulla richiesta di accesso agli atti formulatagli da Carnovale ha risposto di “”non essere in grado di fornire alcun apporto partecipativo dal momento che non è a conoscenza di alcuna attività afferente l’oggetto “ . Quindi non è stata mai avviata alcuna procedura per l’eventuale acquisto del Teatro Duni.
Non si comprende, pertanto, come il sindaco possa sostenere di avere avviato e persino conclusa, all’insaputa di tutti i soci proprietari e della sua stessa Amministrazione, la procedura di acquisto del Teatro.
Non capiamo infatti come questa compravendita sia possibile in presenza di una decisione ufficiale, contraria, unanime e mai revocata dei proprietari.
Inoltre, mai come in questo periodo, per esigenza di trasparenza, i proprietari e lo stesso Ministro potrebbero finalmente conoscere la documentazione che il sindaco di Matera dichiara di aver ottenuto dalla Regione Basilicata e dalla sua Presidenza e che lo autorizzerebbe a sostenere pubblicamente l’esistenza di un finanziamento regionale destinato alla ristrutturazione del teatro a condizione che il comune ne fosse proprietario.
Quindi quale è la verità?
Staremo a vedere.
Una cosa è certa, aggiunge Carnovale, che in ogni caso verranno approfondite in tutte le sedi competenti le eventuali responsabilità di questa grande confusione.
Dobbiamo ricordare infatti che l’amministrazione Comunale nella figura del sindaco De Ruggieri e dell’ Assessore Francesca Gangelli, dal primo incaricata, già nel 2016 si era impegnata pubblicamente con la proprietà anche mediante idonea documentazione a contribuire economicamente alla ristrutturazione del teatro.
Questo impegno del sindaco aveva indotto la proprietà ad incaricare l’arch. Luigi Acito a redigere un progetto architettonico di recupero del contenitore culturale presentato subito al comune di Matera per la sua approvazione.
Ebbene il cambio di rotta del Sindaco De Ruggieri relativo alla sua nuova iniziativa di acquisto in assenza di idonea documentazione, come dichiarato dal Segretario Generale del Comune di Matera , sta arrecando gravissimi danni ai proprietari i quali il 1° aprile 2017 hanno già bocciato all’unanimità l’offerta di acquisto del Comune.
I ritardi nella istruttoria dell’iter di approvazione del progetto di restauro presentato dall’architetto Luigi Acito al comune di Matera sta impedendo ai proprietari
di procedere ad una ristrutturazione del teatro con risorse personali.
Per questo motivo Carnovale ringrazia ancora una volta il Ministro Barbara Lezzi per l’attenzione rivolta al teatro costruito dal nonno Antonio Andrisani e ribadisce l’utilità di un incontro con le massime Autorità competenti, già richiesto da mesi, al fine di chiarire ogni dubbio anche procedurale.
Nel frattempo da qualche giorno le carte della Società E. R. Teatro Duni srl, proprietaria del Teatro, sono all’attenzione della magistratura per la nomina di un liquidatore giudiziario.