L’insegnante Giuseppe Filippo ha inviato alla nostra redazione una nota per denunciare che dall’acquedotto rurale di Gorgoglione non scorga più una stilla d’acqua a causa delle trivellazioni che interessano l’area vicina al paese. Riportiamo di seguito il comunicato integrale.
Ricchezza e povertà. Dall’acquedotto rurale di Gorgoglione, alimentato dalle captazioni in contrada S.Cataldo, nei pressi della storica sorgente di Fontana di Guerra, non sgorga più una stilla d’acqua. Dopo una primavera statisticamente tra le più piovose, dopo oltre 20 anni di ininterrotto servizio alle aziende agricole cui era destinata, l’importante infrastruttura rischia di diventare il segno premonitore dei danni ambientali che si teme sono e probabilmente saranno perpetrati sul nostro territorio regionale in ragione del processo di sfruttamento delle altre risorse del sottosuolo che apparendo inevitabile, può solo essere sicuramente governato in modo tanto attento da evitare almeno i mali “minori”.La concomitanza di questo dannosissimo evento con i lavori di perforazione del pozzo “Gorgoglione 2” eseguiti dalla Total, nelle immediate vicinanze, in una zona immediatamente sovrastante la falda acquifera, è sicuramente qualcosa di più che una coincidenza. Che non si tratti di fenomeni siccitosi è dimostrato dalla constatazione empirica di una più copiosa presenza d’acqua in zone limitrofe, in fossi quasi sempre asciutti!Che altre sorgenti a servizio secolare di aziende agricole prospicienti come la masseria Gagliardi o le masserie Abbondanza abbiano negli ultimi mesi subito la stessa sorte, come lamentano gli agricoltori nati,vissuti ed è il caso di dirlo “pasciuti” lì, è più che una prova che sia accaduto qualcosa di imprevisto ed inusuale che ha sconvolto l’equilibrio del sottosuolo circostante, come le certe e documentabili sollecitazioni cui è stato sottoposto il sito oggetto delle perforazioni.Se a ciò aggiungiamo la considerazione e la valutazione della particolare consistenza della stratificazione geologica di natura flyshtoide, tipica dell’agro del comune di Gorgoglione, che, per inciso, sembra avere ostacolato non poco i lavori di perforazione, capiamo ancora meglio come tali sollecitazioni abbiano potuto provocare danni realmente irreparabili alle falde acquifere. Infatti, il Flysh che costituisce la vera ricchezza del nostro sottosuolo, con ricadute sensibili sull’economia del paese, dando luogo alla estrazione e lavorazione della famosa, conosciutissima “Pietra di Gorgoglione”, è stato da sempre anche un punto di debolezza costituendo, in caso di fratturazioni, un elemento devastante in termini di instabilità e franosità del territorio.Il problema, comunque, sorto già dall’inizio dell’estate, ai primi di luglio, è stato segnalato, con forza, alla Total, dal Sindaco del comune di Gorgoglione, ma ad oggi, nessuna comunicazione ufficiale di risposta sembra sia pervenuta. Nel frattempo molto lavoro è andato perduto, e i tanti disagi non saranno mai compensati. Ora viene da chiedersi veramente se come comunità Gorgoglionese e Regionale, siamo disposti a soggiacere a questo modo di fare da parte di questi “Signori”, nostro malgrado, legittimati a sfruttare le nostre risorse. Viene da chiedersi se c’è da augurarsi che qualcosa cambi, che accada, magari che le istituzioni per prime svolgano fino in fondo il loro ruolo, e, nel caso in questione, se la Regione Basilicata c’è batta un colpo! Occorre un intervento forte ed autorevole che costringa gli interlocutori a rispettare il territorio, i cittadini e il loro lavoro.
Insegnante Giuseppe Filippo
non se ne può più di sentire certe cose!qui si è arrivati al dispotismo più totale!mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e del territorio!!!che questi politicanti e queste infami compagnie petrolifere possano essere maledette in eterno!!!
Salve, ringrazio il caro “Maestro Pinuccio” per l’intervento, sono un ragazzo che ha una piccola azienda agricola a pochi passi dalla masseria Gagliardi, l’acqua per noi è sempre stata poca, il problema è che ora non esiste proprio più…i pozzi si sono prosciugati. Dobbiamo raccogliere l’acqua piovana, che vai a sapere quanto è PULITA… La Sorgente Fontana di Guerra è appartenente alla mia famiglia da molti anni e da almeno un paio non fornisce acqua come prima, pochi litri al giorno per bere, lavarsi e abbeverare centinaia e centinaia di capi di bestiame. Ringraziamo la Total e la Regione. Grazie di Cuore.